martedì 29 settembre 2015

400

....erano giovani e forti e sono morti, no quelli erano 1000 e nemmeno i ladroni di alì babà perchè quelli erano 40, non sono i giorni del giro del mondo perchè erano 80, le carte da poker sono 52 e 120 sono i punti della briscola, ma questo 400 cos'è ?
Sempre di giorni si parla, ma sono quelli che mi separano dalla pensione, anzi dal prepensionamento, perchè ci sto rimettendo un bel 10 per cento e perchè un condomino giustamente mi ha detto: ma perchè signor Crisà è così vecchio ?, pensando all'età pensionabile della Fornero.
Dal 2016 i festeggiamenti per la liberazione, saranno effettuati due volte l'anno, il 25 aprile festa della liberazione dell'Italia dal nemico e il 3 Novembre, la mia festa della liberazione dal lavoro, non tanto da quello in ufficio, ma piuttosto da quello domestico.
Ricordate il film "bella di giorno" ? non fa niente, il 3 di novembre 2016, smetterò di essere "bello di pomeriggio", cosi come per l'interprete, che in breve tempo sdoppia la sua vita, di sera moglie dedita al calmo focolare e all'amore del marito, mentre di giorno si dedica alle soddisfazioni dei clienti che trova presso Madame Anaïs, io di pomeriggio smetto i panni del funzionario, per indossare quelle del "filippino".
Ancora è presto per dirlo, prima dovrò mettermi in pensione e poi dovrò metabolizzare la cosa, ma credo di potere già asserire, che questo cambio di vita non dovrebbe crearmi "rimpianti", come ho sempre detto in tempi non sospetti, la pensione è un problema per chi non fa niente e non sa fare niente (parole in musica del maestro Battiato).
Bazzico il nord-est oramai da 10 anni, io mi definisco figlio del mondo, perchè oltre alla voglia innata di viaggiare, sono pure camaleontico, riesco subito ad adattarmi alla nuova realtà senza problemi e poi io sono uno che fa bricolage, l'allenatore, scrivo on-line e monto foto, per non parlare che cucino, spazzo, ma non pulisco il water.
E poi vado a ricostituire trequarti di famiglia, mia moglie ha già comprato il gril, dice che il comune affitta per pochi euro un pezzo di terra da coltivare, lei già mi vede in una serra (costruita da me), come Nero Wolfe (ma spero di non diventare così "tanto") a coltivare tenerumi e ortaggi vari e poi la domenica, in un angoletto ci facciamo la bella "arrustuta" alla palermitana.
Certo mi mancherà il mare, Mondello, il clima, mi mancherà mio figlio che resterà a Palermo per questioni lavorative (il primo di ottobre passa a tempo indeterminato) e amorose, non mi mancherà l'ufficio, anche se ho trovato un gruppo di persone veramente meravigliose, si più che mancare porterò con me un grandissimo ricordo di loro.
All'inizio sono sicuro che li chiamerò spesso e poi come tutte le cose distanti, finiranno per scemare, ma lo ammetto due colleghi mi mancheranno di sicuro, non chiedetemi chi sono, perchè non lo dirò nemmeno sotto tortura, forse davanti ad un lauto pagamento in denaro, potrei "cascittiari".
Foto tratte dal web

mercoledì 16 settembre 2015

La gita a Favignana.

Agosto 1989, da quando è arrivata la mia secondo genita, pur continuando a non navigare nell'oro, la voglia di viaggiare che soffocavo a stento dentro di me, mi "acchiappava" sempre di più, il Natale del 1987 mi ero bruciato tutta la tredicesima, per andare a Torino dalla sorella di mio padre, stavolta avevo deciso di andare a Favignana, che non è Montecarlo, ma che per i poveracci come ero io allora, era un meta da sogno.
Ogni estate quella stessa sorella di mio padre, mandava in villeggiatura da mia madre i suoi due figli, che finita la scuola non aveva a chi lasciarli, stavolta era arrivata sola la piccola Rossana e avevo deciso di portarla con me in questa gita, insieme ad una delle mie cognate più piccole.
A mia moglie piace tanto la compagnia, così parlando con le mie e le sue sorelle già sposate, abbiamo organizzato questa "carovana", i problemi sono sorti quasi subito, non riuscivamo a trovare una data confacente per tutti, si rimandava un po per uno e un po per l'altro, le mie ferie stavano finendo ed io mi rodevo dentro.
Per non parlare di cosa dovevamo portarci da mangiare, io fabbro ferraio povero optavo per la "mappetella" alla palermitana, teglia di pasta al forno, cotolette impanate con l'uovo, panini, coca cola e pesce belle fresche, conservate con il beveraggio, dentro la borsa frigo da campeggio.
Gli altri che se la passavano molto meglio di me, volevano andare al ristorante, quelli invece che se la passavano un po meglio di me, volevano comprare da mangiare sul posto, ha vinto questa teoria e anche se a Favignana avremmo speso il doppio, pur di andarci in compagnia, amen.
Finalmente arriva il giorno designato, alla vigilia ci siamo messi d' accordo sugli ultimi dettagli, con la raccomandazione di non partire tardi, perchè bisognava andare fino a Trapani, dovevamo imbarcare, dovevamo andare a trovare la spiaggia, partire tardi significava starci poco e non sarebbe valsa neppure la pena, farsi tutta questa strada.
L'appuntamento era a casa mia, visto che ero l'ultimo in direzione per andare verso Trapani, alle 8 era sembrato troppo presto, alle 9 era sembrato giusto, siamo partiti alle 10 e mezza, non vi dico la mia incazzatura, primo perchè sono uno puntuale, poi perchè mi piace fare le cose con calma e infine perchè sapevo che avremmo speso un sacco di soldi, per stare poco e magari non trovare neanche posto in spiaggia.
Per strada sbollivo la mia rabbia, ascoltando Lucio Battisti e ricordando periodicamente a mia moglie, che la prossima volta saremmo andati in giro da soli e se lei da sola non si divertiva, andavo solo io, il viaggio fino a Trapani fu costellato da continue interruzioni, perchè ci perdevamo sempre qualcuno, alla fine attorno alle 12 e un quarto, siamo arrivati al porto per imbarcarci.
Io volevo prendere l'aliscafo che partiva alle 12 e 30 e arrivava all'una, gli altri cinque invece hanno scelto di imbarcare la macchina e partire quindi con il traghetto e così sia, imbarchiamo le auto e partiamo all'una per arrivare e sbarcare alle due, la prima cosa che abbiamo fatto e cercare un negozio aperto per comprare da mangiare, per evitare di restare digiuni e già erano le 2 e mezzo.
Ora bisognava trovare una spiaggia, meno male che ce ne era sola una, ma abbiamo sbagliato 3 o 4 volte la strada, con le mie budella che si attorcigliavano sempre di più, anche per la fame, finalmente la spiaggia, finalmente il bagno ed erano già le 3 e mezzo, la fame aveva oramai raggiunto dimensioni bibliche, ma non potevamo mangiare, perchè non potevamo aspettare la digestione per fare un altro bagno.
Alle 4 e mezzo siamo andati via, alla ricerca di un posto dove mangiare, che fosse vicino all'imbarco e così siamo andati in una vecchia cava abbandonata vicino al porto, forse sarebbe stato più giusto dire, in un aeroporto dismesso, perchè le api che si posavano sul mangiare era grandi almeno quanto un drone, le api e il fatto che dovevamo imbarcarci alle 5 e mezza, siamo scappati via mangiandoci addosso.
Il ritorno è stato più spedito, anche perchè appena sbarcati ognuno ha fatto strada per i fatti suoi, la prima tappa è stata Terrasini da mia madre, li abbiamo lasciato mia cugina e siamo stati informati, che il padre di un mio cognato, malato da tempo era morto, così verso le otto siamo arrivati a casa di mia suocera, abbiamo lasciato mia cognata e i miei figli e dopo una cena veloce, abbiamo concluso la giornata con una veglia funebre.
Non ditemi come era l'acqua perchè no ne ho capito niente, tra i nervi e la frenesia non sono riuscito a gustarmela, quelli partiti con l'aliscafo, sono partiti prima di noi e sono ritornati dopo di noi e non vi dico quanto mi è costata questa grande avventura, se la mente non mi inganna e non mi inganna, non sono più uscito con quella "carovana" e non sono più andato a Favignana, per un certo tempo la voglia di andare in giro mi era passata, poi mia figlia me la fatta tornare.

martedì 8 settembre 2015

Un agosto particolare.

E' stato un Agosto caldissimo e per me particolare, assimilato per certi versi la nuova situazione di impiegato "filippino" in attesa di pensione, i torridi giorni agostani, sono stati scanditi da ansie e preoccupazioni, per il grazioso accanimento del governatore Crocetta, nel mio caso e per una confusa riforma della scuola, nel caso di mia moglie.
Meno male che ci siamo fatti quei quattro giorni a Modica e d'intorni, la legge sul mio prepensionamento, ogni giorno subiva e subisce risistemazioni (in negativo per noi chiaramente) e le notizie della scuola erano sempre più confuse, con i vincitori dei ricorsi che si inserivano nelle graduatorie, spodestando chi si sentiva già di ruolo e poi è tornato precario.
Nel frattempo a questo si è aggiunta la carenza di posti nel nord di Padova e la conseguente paura di essere costretti a dover rinunciare, a causa della distanza notevole tra casa e cattedra, rinuncia che sarebbe stata per sempre, ad un posto di lavoro inseguito e conquistato con tanti sacrifici.
Il 6 agosto poi cominciano i temuti viaggi in "continente", prima per la questione inps-disoccupazione, poi per la scelta della sede, per la firma del contratto, per la presentazione dei documenti, i collegi scolastici e via discorrendo, morale: un agosto di biglietti, aeroporti, ansie e caldo, tanto caldo.
Alla fine mia moglie ha ottenuto per il rotto della cuffia, l'incarico a tempo indeterminato nella prima fase, sempre per il rotto della cuffia ha ottenuto una destinazione non lontano (15 Km), anche se pare sia da considerarsi un anno di prova, ma non si capisce cosa succederà dopo questa prova, mentre io continuo le mie battaglie contro le porcate del governo siciliano.
Alla fine e qui mi rifaccio al sottotitolo del blog "piccole gioie quotidiane", ho avuto mia figlia e il suo ragazzo qua in vacanza e mi hanno annunciato il loro matrimonio per agosto del prossimo anno, in tre/quattro mesi sono cambiate un sacco di cose, la mia pensione, la cattedra di mia moglie, il matrimonio di mia figlia e ora speriamo anche la sistemazione di mio figlio.
In tutto questo c'è anche una piccola novità, i post pubblicati precedentemente a detta di alcuni, sono risultati gradevoli e dopo avere avuto l'invito a scrivere per il sito di sport-calcio, "una questione di centimetri", mio figlio che è a conoscenza di tante storie particolari degli anni scorsi, mi ha esortato a scriverne qualcuna, quindi in attesa di eventi da scrivere, potrei di tanto in tanto annoiarvi con qualche storia di altri tempi.