mercoledì 26 marzo 2014

Nel segno di Lafferty.

Il Palermo nonostante il pareggio, aumenta il suo vantaggio sull' Empoli seconda in classifica, portandolo a 10 punti, ed è ufficialmente ormai l'unica destinata a conquistare la promozione diretta in Serie A, anche per la lentezza delle inseguitrici, Empoli e Lanciano hanno perso entrambe 1-0 da Varese e Crotone, i ragazzi di Drago sono al settimo successo esterno che li lancia al terzo posto, insieme al Trapani, entrambe distanti 11 punti dai rosa. 
Il pareggio tra Palermo e Siena, vede grande protagonista Lafferty, che a mio avviso è il migliore in campo, sul terreno allentato per la pioggia, le due squadre hanno dato vita ad una bella partita, specie nel primo tempo, erano difronte le due squadre che avevano conquistato più punti in campionato e piena di ex, da una parte e dall'altra.
Tra i rosa, oltre a Perinetti e Jachini, si presentano: Terzi, Bolzoni, Milanovic, Verre e Vitiello, mentre tra i bianconeri; Giacomazzi e Fabbrini e il palermitano non ex D'Agostino, un Siena che ha molti calciatori sicuramente di serie A, Angelo, Pulzetti e Rosina, oltre ai già citati.
Lafferty ha deciso che quella col Siena doveva essere la sua partita, così si presenta subito al primo minuto va al tiro dalla distanza con palla alta sopra la traversa, nei primi 15 minuti, è il Palermo a fare la partita nella metà campo del Siena, gara vivace, nonostante le difficoltosa per i giocatori di stare in piedi, su un campo appesantito dalla pioggia, il  maggior possesso palla del Palermo si concretizza con un cross di Lazaar, per Lafferty che gira fuori.
Nel calcio si sà e mentre il Palermo è padrone della partita, attorno al 20° il Siena passa in vantaggio con il giovane Rosseti, il Palermo risponde con gran confusione e 5 minuti dopo riesce pure a segnare, ma il gol di Maresca viene annullato, per un fallo di Lafferty su Ceccarelli, ma è solo una questione di minuti, ne passano solo 2 e arriva il pareggio, errore di Lamanna che respinge addosso a Lafferty, che quasi involontariamente mette dentro.
Ristabilita la parità la partita decolla, e il Siena interrompe il monologo dell'irlandese, presentandosi due volte nell'area dei rosa e poi ancora Lafferty, prima un miracolo di Lamanna che respinge d'intuito un colpo di testa da distanza ravvicinata e poi si libera sulla trequarti e con un potente rasoterra colpisce la base del palo.
Il secondo tempo va avanti con ritmi decisamente più bassi e con le due squadre che si limitano ad uno sterile possesso palla, ci provano Spinazzola da una parte e ancora Lafferty dall'altra, ma entrambi senza centrare la porta, a 10 minuti dalla fine, Bolzoni da 25 metri sfiora il vantaggio, con la palla che sfiora il palo.
Il Palermo prova a vincere la partita, mandando dopo Belotti in campo anche Hernandez, ma il risultato non cambia, il Palermo consolida la sua posizione, mentre il Siena a quota 46 si gode la piena zona playoff, nonostante i 7 punti di penalizzazione.
Foto tratte dal web.

domenica 23 marzo 2014

Profumo di A, chi ciavoro !

Pescara - Palermo arriva in un momento positivo degli adriatici, che da quando sono guidati dall'ex Cosmi, sono in serie positiva con 2 vittorie e 1 pareggio, il Pescara vuole agganciare il treno dei play off, a parte il dente avvelenato che Cosmi si porta dietro dalla scorsa stagione.
La squadra di Cosmi, è una squadra di tutto rispetto, tra le sue fila, spiccano nomi di spessore e non ancora da pensione, specialmente in serie B, Pelizzoli in porta, i tre di difesa; Zauri, Schiavi e Bocchetti e poi Balzano, RagusaSforzini, Belardi, Caprari, Cutolo,  Maniero, Nielsen e gli ex Bovo e Mascara, una signora squadra.
Nel Palermo rientra Andelkovic dal turno di squalifica e Milanovic prende il posto di Terzi, per il resto tutto confermato, compreso la coppia d'attacco Vazquez-Dybala, ad eccezione di Pisano al posto di Stevanovic, che difende meglio, per un incontro in trasferta e con una squadra di tutto rispetto, per provare ad allungare la fuga, verso la serie A, chi ciavoro.
I primi 10 minuti di gioco sono tutti di rosa e Lazaar si conferma molto attivo e un acquisto azzeccato, si è inserito subito nel gioco e nella realtà rosanero e così al dodicesimo, al primo tiro nello specchio della porta il Palermo è in vantaggio con Dybala, al centro dell'area di rigore, un rigore in movimento con palla all'angolino, imparabile per Pelizzoli.
I ritmi si abbassano, Il Pescara un pò in confusione, prova ad impensierire i rosanero, con palle inattive, mentre, la rapidità di Dybala mette in crisi la difesa pescarese, il primo tempo termina con il possesso palla del Palermo, che legittima il vantaggio.
La ripresa comincia con un doppio cambio nel Pescara, dentro Cutolo e Mascara al posto di Politano e Ragusa, Cosmi vuole cambiare l'inerzia della partita e il Pescara appare più vivace, rispetto al primo tempo e adesso è il Palermo a soffrire la vivacità del Pescara con i rosanero tutti dietro la linea della palla.
I dieci minuti di pressione del Pescara, lo portano al pareggio, gol dell'ex segna Mascara, che si toglie spesso di questi sassolini con i rosa, l'attaccante di Caltagirone si trova tutto solo in area e infila in rete di testa e per il Palermo è tutto da rifare, anche se un pareggio a Pescara non è una brutta cosa.
Iachini non ci sta e dopo un ora di gioco decide di cambiare l'attacco: fuori Dybala e al suo posto Lafferty, esce Vazquez ed entra Belotti per dare maggiore consistenza al reparto offensivo, il Palermo torna di nuovo padrone del gioco e va vicino al gol con Lafferty con un tiro da 25 metri che Pelizzoli manda in corner, ma è il preludio al vantaggio rosanero e a un quarto d'ora dalla fine, segna Belotti, settimo centro stagionale per l'attaccante dell'under 21, calcio d'angolo battuto da Barreto: perfetto stacco e gira di testa all'incrocio, un gran gol per esecuzione e precisione.
Il Palermo prova a chiudere la partita, con Lafferty che cerca Belotti a centro area,ma la girata a volo,  sfiora la traversa, il Palermo chiude la partita senza affanni, continua la sua trionfale in attesa del Siena, che per rendimento al di là della penalizzazione, è la seconda forza del campionato, per i rosa, undici punti di vantaggio sulla terza in classifica, chi ciavoro !

Sopra il Palermo della stagione 55 / 56.
Foto tratte dal web.




domenica 16 marzo 2014

A passo spedito.

Poteva essere una partita complicata quella giocata ieri contro il Brescia, invece si è rivelata un’occasione per allungare sulle immediate inseguitrici, che adesso è di 9 punti sulle seconde, Empoli e Lanciano e di 11 sulle quarte: Trapani, Latina e Crotone, la squadra di Ivo Iaconi pur senza il bomber Caracciolo e nonostante i 16 punti, è una squadra che almeno quest' estate, puntava ai play off. 
Il Palermo nonostante il recupero di Lafferty, conferma il 3-5-2 delle ultime uscite, con la coppia di attaccanti argentini, Dybala - Vazquez, a spingere sulle fasce Stevanovic e Lazaar, che in pratica costituiscono le piacevoli novità, per il resto tutto il "collaudato", compreso l' alto il livello di concentrazione, che in questi casi potrebbe venire a mancare.
Nessun traguardo è stato ancora raggiunto, così il Palermo interpretando nel modo giusto il momento in classifica, non si lascia prendere dall'euforia e come un rullo compressore asfalta le rondinelle, dominando in lungo e in largo, divertendo e divertendosi, vincente e concreto, forse come prima non era mai stato, sarà perchè gioca con la mente sgombra per il vantaggio, o perchè finalmente in campo c'è qualità, ma questo è un grande Palermo.
A difendere i pali delle due porte, in campo due portieri di qualità, da una parte il 35enne Sorrentino, dall' altra parte il 20enne Cragno, con molta meno esperienza del suo collega, ma con tanta qualità, Cragno è il titolare del Brescia e da anni, nelle nazionali giovanili italiane, dopo Leali, il Brescia consegna al calcio italiano, un papabile all' eredità di Buffon.
Dicevamo di un Palermo che vince e domina, in campo e in classifica, la Juventus della serie B, come era stata definita quest'estate, come i bianconeri in serie A, hanno già emesso il loro verdetto, anche se pur sempre ufficioso, adesso si può pensare anche al prossimo campionato di serie A, ancor di più per quanto lenta è la marcia delle inseguitrici.
Nove punti di distacco dal secondo e terzo posto e l' assenza di una concorrente degna, sono un margine rassicurante, va bene la scaramanzia, ma è anche rassicurante l'esperienza di Jachini, che sa come si conquista una promozione in serie A e il Palermo quindi può preparare la festa, per il ritorno nella massima serie.

Finalmente un Palermo che gioca e diverte, sono stato e resto molto critico sulle possibilità di Jachini che possa allenare in serie A, ma la partita di ieri mi incuriosisce, perchè forse potrebbe avere "laureato", un Jachini che dopo avere tanto studiato, ora ha la maturità e l'esperienza per imporsi anche in serie A, lo testimonia con i redivivi Dybala e Vazquez, ma anche con il gran lavoro fatto con Stevanovic.
I tre calciatori rosa era oramai dati per dispersi e letteralmente rinati, recuperati dal tecnico rosanero e assoluti protagonisti e già proiettati verso l'anno che verrà, in casa rosanero si stanno ritrovando un pò tutti, un buon auspicio per questa fine di campionato e per le scelte future, si potrà operare almeno con cognizione, senza eventuali rimpianti.
E' molto importante avere un gruppo compatto e la concorrenza fa molto bene, ognuno deve sentirsi  importante in questa squadra ed avere la capacità di giocare in tante posizioni del campo, così da saper giocare con tranquillità quando vengono chiamati in causa.
Foto tratte dal web.


venerdì 14 marzo 2014

Una risposta alle vostre domande.

Il Palermo viaggia oramai spedito verso la promozione nella massima serie, quella per intenderci che più gli si addice e il confronto con l'ultima promozione targata Guidolin nasce spontaneo, i numeri depongono a favore di questo targato Jachini, anche se nessuno può superare in emozioni, quel Palermo 2003/04 che in un colpo solo ci fece dimenticare 32 anni di sofferenze e delusioni, aprendo le  porte a  scenari italiani ed europei, che qualche anno prima, nell'anno del fallimento, non avremo nemmeno sognato.
Quella fù una campagna acquisti di tutt'altra categoria, arrivarono giocatori in rampa di lancio come: Toni, Corini e Grosso, di un altro spessore rispetto ai, Lafferty, Maresca e Lazaar, anche se alla corrispettiva ventottesima giornata, i numeri danno ragione alla stagione di Jachini, con ben otto punti in più, rispetto a quella "stellare" di Guidolin, che nel giro di un anno e con qualche ritocco, avrebbero raggiunto la storica qualificazione in Europa League, allora "Coppa Uefa".
Però quel campionato di Serie B, era indubbiamente più difficile di questo, costituito da avversarie come il Livorno di Protti e Cristiano Lucarelli, il Cagliari di Zola e Suazo, l'Atalanta di Montolivo e Pazzini e la Fiorentina che fù promossa e da lì la sua rinascita,  quindi play off diversi dagli attuali, dove Latina, Trapani ed Avellino, che oltre ad avere un altro blasone, hanno anche altri organici.
Rispetto alla squadra di dieci anni fa, c'è da sottolineare la mancanza di un bomber "alla Toni", capace in attacco di fare reparto da solo, di un geometra di centrocampo come Corini e di difensori del calibro di Barzagli o Kjaer.
La promozione è a portata di mano a condizione che si resti sul pezzo, concentrati fino all'ultimo, il Palermo però vuole raggiungere l'obiettivo prima possibile, in modo da potere programmare per tempo, gli acquisti che dovranno servire a migliorare la squadra, che non può lottare per non retrocedere una volta ritornati in serie A, dove servirà gente che possa mantenere la categoria, 5 o 6 ritocchi dovrebbero bastare.
Intanto per la prossima stagione, Jachini resterà fino alla prima mini serie di sconfitte, e quindi per il momento..... Sorrentino e Ujikani sono due punti fermi, a loro poi bisognerà aggiungere un terzo portiere, dovrebbero restare Munoz, Terzi e Andelkovic, ma due centrali come Spolli e Roncaglia li prenderei, sulle fasce confermatissimi Lazaar e Daprelà con Stevanovic, che specie se migliora nella fase difensiva, è una bella realtà, qui bisogna prendere qualcuno.
Rosi del Sassuolo o Alvarez del Catania, penso possano fare al caso, mentre nei tre di centrocampo, confermando Barreto e Bolzoni, ma uno alterego dell'altro, resta Maresca che io accoppierei a Baselli o a Marrone e poi prenderei come interno, Kurtic e Vazquez come suo sostituto, in attacco ? tutto è legato ad Hernandez, dovesse andare via serve un attaccante di mestiere, uno come Matri o Berghessio, poi Belotti, Dybala e Lafferty, possono completare l'attacco. 
La cosa importante resta non ripetere le ultime stagioni negative, fatte da un errore dietro l'altro.

martedì 11 marzo 2014

Fuga per la vittoria.

A 14 partite dalla fine, il Palermo vola in fuga solitaria verso la vittoria finale, in poche parole verso il ritorno diretto in serie A, dopo solo un anno di purgatorio, ma bisogna comunque restare concentrati, perchè in 14 gare, 8 punti si possono recuperare e a quel punto passare dai ply off per la terza promozione, non sarebbe una situazione scontata.
Scontata come la vittoria contro la Juve Stabia, ultima in classifica a ben 35 punti di distanza dai rosa, una differenza che si è subito concretizzata con il vantaggio e il raddoppio entrambi di Bolzoni già nel primo quarto d'ora, evidenziando subito l'abisso tecnico tra le due compagini, ma che per mancanza di concentrazione del Palermo e l'entusiasmo delle vespe, poteva costituire una trappola.
Ancora protagonista nel Palermo è stato Franco Vazquez, che ha segnato il primo gol con la maglia rosanero, con il quale ha di fatto chiuso la partita, un giocatore messo inizialmente fuori rosa, con la valigia pronta per gennaio e che invece poi grazie ad avere lavorare bene e alla fiducia di Jachini, Franco ha potuto tirare fuori tutto il suo bagaglio tecnico. 

L' argentino è un calciatore in crescendo, sta cominciando ad abituarsi al calcio di casa nostra, in una posizione nevralgica del campo e poi non dobbiamo dimenticare che è sempre un giovane, questa sera forse complice un avversario modestissimo, ha fatto bene le due fasi, vedremo nei prossimi impegni se il centrocampo rosa, potrà contare su di lui anche per il prossimo anno.
Della partita resta poco di cui parlare, in pochi minuti Bolzoni prima e Vazquez poi, hanno ispento la partita che è diventata una sorta di amichevole di allenamento del giovedì, quelle fatte con un avversario di categoria inferiore che
non ti da nessuna indicazione, dice che per la Juve Stabia salvarsi è veramente un' impresa, cosa che hanno capito i numerosi tifosi, che dopo il 3 a 0 e con la squadra rassegnata, hanno contestato fischiando sonoramente.
Primi gol per Bolzoni e Vazquez, ci ha provato anche Maresca dal dischetto, ma quella di ieri era la sua giornata no, al secondo minuto ha sbagliato un retropassaggio, mettendo Sowe a tu per tu con Sorrentino, con palla al lato di pochissimo e poi a metà del primo tempo sul 2 a 0, ha fallito un rigore, che lui stesso aveva chiesto di tirare, con un rasoterra debole, preda di Benassi. 

Foto tratte dal web.


domenica 2 marzo 2014

I rosa cinici e mediocri.

A conclusione di una partita mediocre, forse anche per le prestazioni poco convincenti, dei confermatissimi Stevanovic e Daprelà, i rosa pur non giocando una buona partita, riescono a battere un Bari niente male, mettendo così, complici anche i pareggi di Empoli, Cesena, Trapani e Siena, 4 punti di distanza con la seconda e 6 con la terza. 
Nel secondo tempo, l'ingresso di Lazaar prima, di Vazquez e Dybala poi, hanno creato nel Palermo la cosidetta differenza, perchè il Palermo ha continuato a giocare la sua modesta partita, il marocchino entra e corre, dribbla, crossa, dimostrando di essere un giocatore con grosse potenzialità e considerato la giovane età, speriamo bene.
La stessa giovane età dei due sud-americani, Dybala che finalmente, tornato in forma dopo una serie di problemi fisici, ha messo a segna un gran bel gol e una mezz'oretta di grande livello e Vazquez, che magari non trova tanta continuità nel suo nuovo ruolo, ma ha tanta qualità.
La gara con il Bari è complicata come le ultime gare del Palermo, questa poi in maniera particolare, perchè nonostante il tracollo societario, i galletti hanno messo in evidenza un ottima circolazione di palla, un gioco fluido e corale, composto da sincronismi collaudati, che gli hanno permesso di comandare il gioco, per tutto il primo tempo, rendendosi pericolosi con Sciaudone, Defendi e Nadarevic.
Dall' altra parte c' era un Palermo ancora più impacciato e approssimativo del solito, che come al solito si reggeva sulle iniziative dei singoli, Hernandez e Lafferty per la precisione, è un Palermo che senza un uomo di regia stenta e Maresca spesso trova difficoltà a fare da collante, specie quando non ha gli uomini accanto, che gli permettono di dare sfogo alla manovra.
E come dicevamo proprio con l'ingresso di Lazaar, Maresca trova l'appoggio della sua manovra e il Palermo va in vantaggio con il solito Lafferty, ma non si fa in tempo a festeggiare che il Bari pareggia, e anche questo fa parte del solito Palermo che si fa pareggiare subito e poco dopo deve uscire Hernandez per Dybala.
L' infortunio dell'uruguaggio diventa la svolta della gara, perchè torna in campo Dybala, ma un nuovo Dybala che con Lazaar, trasforma il Palermo che adesso pressa il Bari e cerca con decione la vittoria, Jachini capisce che è il momento giusto e mette dentro anche Vazquez per Bolzoni, passano pochi minuti e il trio delle meraviglie, appena costituito, costruisce la palla del vanatggio rosa, Lazaar vede l'inserimento di Vazquez e lo serve, a rimorchio arriva Dybala che riceve dal "mudo", un tiro a girare e palla nel sacco.
Il finale è al cardiopalma, il Bari non ci sta e reagisce, ma per fortuna il risultato non cambia e il Palermo pur inanellando, l'ennesima prestazione modesta, aumenta il vantaggio dalle inseguitrici e corre spedito verso la serie A, che alla fine è quello che conta, ma l'importante è non farsi illusioni, questo è un Palermo mediocre in una serie B mediocre, per la seria A, occorre ben altra cosa, ben altra programmazione.

Foto tratte dal web.