martedì 15 agosto 2023

Beh! Comunque è un buon Palermo.

Il Palermo esce sconfitto dopo i tempi supplementari, nella sfida di coppa Italia con Cagliari, in un finale rocambolesco, con due reti segnate in due minuti, il pareggio di Soleri al 121esimo con una bella incornata e sempre nel recupero però, i rosanero disattentissimi, si fanno beffare al 123esimo da Di Pardo, che sfrutta bene un cross di Luvumbo.

Una prestazione complessivamente positiva per il Palermo, ma come sempre una partita giocata sull’attendismo e poi sulla veloce ripartenza, con uno sviluppato della manovra offensiva non sempre buona, in questo modo nel primo il Palermo ha creato diverse occasioni da gol, tutte neutralizzate da Radunovic e sempre nel primo tempo Pigliacelli ha parato un rigore a Pavoletti.

Nel Palermo manca l’inventiva, voglio sperare che sia a causa della differenza di categoria, ma quando dopo un’ora di gioco è uscito dal campo di Stulac, la luce si è spenta completamente, Insigne non si è visto per quasi un’ora, la sua prima giocata degna di nota è un bel cross per la testa di Vasic, una cosa che l’ex Frosinone dovrebbe fare con più continuità, nella prima ora è apparso spaesato sulla fascia destra e il suo debutto non è memorabile.

Con l’uscita di Stulac, il Palermo ha fatto maggiore fatica nel trovare spazi e geometrie, perdendo anche quell’ordine nel giro palla che aveva contribuito a mantenere un certo equilibrio in campo, Stulac è completamente recuperato, è concentrato e nel vivo dell’azione, esce perché in debito d’ossigeno e Corini realizza la sua fissazione, mettendo al suo posto Gomes anziché Damiani, sicuramente il fissato sarò io, ma il francese non è un vero play, perché si ostina a farlo giocare in quel ruolo?

A questo punto penso di essere io prevenuto nei confronti di Gomes, o Corini non capisce nulla di calcio, oppure, sono io che vedo il calcio in maniera diversa, fatto sta che da parte di Gomes, non ho mai visto una giocata “illuminante”, non ho visto “geometrie” da parte del francese, è un moto perpetuo, ma per me senza nessun costrutto, è sicuramente il più avanti con la condizione atletica, vincere tanti duelli a centrocampo e poi?

In avanti Corini si affida al tridente quasi titolare: Insigne-Brunori-Di Mariano (al suo posto c’era Valencia e si aspetta Rivas), di Insigne abbiamo detto, Di Mariano ha dimostrato di essere in buone condizioni fisiche, è stato molto reattivo e voglioso, si impegna in tante rincorse, solo che ha quasi sempre perso la palla e Zappa sulla fascia ha fatto tutto quello che voleva.

Brunori è in grande spolvero, all’inizio della partita regala la cosa più bella della serata, liberandosi in area del diretto avversario con un delizioso colpo di tacco e tirando in porta sul secondo palo, è assistito poco dalla squadra, ma tiene in apprensione tutta la difesa cagliaritana ed è quello che tira sempre in porta, ha il carisma e la personalità, che gli permetterebbero di giocare anche in serie A, tant’è che l’italo-brasiliano è sul taccuino del Cagliari per sostituire Lapadula.

In difesa Mateju comincia male e il Palermo soffre sulla catena di destra, palla al piede non indovina mai la giocata, Augello e Azzi sono i padroni di quella fascia ed è questo uno dei due problemi evidenziati dal Palermo a Cagliari, Lucioni ha disputato una grande partita, con chiusure preziose sino alla fine, il suo debutto è in linea con le attese, difensore arcigno e di personalità, coraggioso, provvidenziale e reattivo su ogni intervento.

Lucioni ha giovato pure a Marconi, ha avuto qualche difficoltà con l’avversario in velocità, ma è stato utile specialmente sulle palle aeree, Ceccaroni terzino sinistro “adattato”, non ha la scioltezza dei movimenti e si nota soprattutto nella metà campo avversaria, il Palermo parte con grande sicurezza nel fraseggio e nei cambi di gioco, è ben messo in campo e prova a giocare un buon calcio, Vasic ha confermato quanto di buono fatto vedere nel ritiro in Trentino Alto Adige.

Il fatto che Corini lo schieri dall’inizio è il segnale di come ci sia attenzione sulle sue qualità, che si vedono, anche se gioca pochissimi palloni, sembra quasi avulso dal gioco, ma si vede quando fa quegli improvvisi inserimenti in area avversaria con i tempi giusti, peccato per Segre che non ha più molta possibilità per mettersi in mostra, è disciplinato tatticamente nel 4-4-2 finale del Palermo, però fa poco oltre la metà campo.

Saric dimostra voglia di giocare, anche se è difficile come sempre, incidere in una partita che ha già la sua storia, l’ex Ascoli ha già raggiunto l’accordo con il club turco, resta da convincere il Palermo che non vuole arrendersi facilmente e non avrebbe ancora approvato il trasferimento, anche perché i rosa hanno incassato (almeno al momento) il no di Prati e Morutan, tanto che il Palermo ha ripreso i contatti col Frosinone per Caso, sull'esterno destro c’è pure la Sampdoria.

Vero è che Damiani ha le valigie in mano, ma io considero lui il naturale sostituto di Stulac, tant’è che non capisco perché da play, Corini prima ci ha spostato Gomes e poi lo ha sostituito con Damiani, ma non vi preoccupate, sono io quello sbagliato, comunque, centrocampo e difesa a parte, il Palermo ha giocato di rimessa e qui sono venuti fuori, Pigliacelli e gli attaccanti, quelli veri però.

Pigliacelli è bravissimo a parare il calcio di rigore di Pavoletti, che avrebbe potuto cambiare la partita, azzarda un po' con i piedi, ma è sempre propositivo, decisivo su Viola all’inizio dei supplementari, non può nulla sul gol di Dossena ed è sfortunato sulla rete di Di Pardo, mentre Mancuso entra quando Corini decide di passare al 4-4-2 e lui fa l’appoggio di Brunori, non la vede quasi mai, ma sul suo corner arriva il pareggio di Soleri.

È la mossa della disperazione degli allenatori del Palermo, quando la partita è segnata e nessuno ha le energie per cambiare il corso della storia, come sempre trova il guizzo giusto per segnare di testa, la sua magia dei gol dalla panchina non si è interrotta, il Palermo chiude in avanti i primi 90 minuti, con Mancuso che sfiora la rete del vantaggio all’ultimo secondo e si va ai tempi supplementari e ancora Mancuso sfiora la rete con un forte tiro mancino, dopo aver controllato un pallone complicato. 

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