venerdì 28 maggio 2021

Un sogno spezzato.

Il Palermo nella gara di ritorno contro l’Avellino, ha abbandonato le residue speranze di andare in serie B, però un grazie e questi ragazzi e al loro tecnico va sicuramente tributato, per il loro impegno, la loro trasformazione, per il fatto di averci creduto e di averci fatto sognare.

Poi risvegliandoci dal sogno, la realtà dice che, da come eravamo messi, arrivare nel primo turno playoff della fase nazionale ed essere eliminato dall'Avellino arrivata terza in classifica, solo perché meglio classificata, addolcisce almeno il sapore amaro della sconfitta.

La partita di ritorno ad Avellino, è stata molto brutta nel suo complesso, poco gioco, poche occasioni da gol, ma c’è da considerare anche la grande posta in palio e poi come dicevo per DNA al sud si gioca per non fare giocare gli avversari, è un vero peccato, perché chi lo sa cosa poteva accadere al secondo turno dei play off nazionale.

Il Palermo è stato meno "cattivo" dell’Avellino, che comunque anche nei singoli ha dimostrato di essere più forte, anche se per gli irpini l’unica vera palla gol è stata quella di D'Angelo che ha deciso la partita, per noi solo due tiri da fuori di Kanoutè che scheggia la traversa e di Valente che sorvola sempre la traversa.

Troppo poco come reazione e per sperare di passare il turno, per una squadra dove non ha funzionato bene il centrocampo ed ha giocato un primo tempo sotto tono, con i padroni di casa che pur non brillando, hanno giocato decisamente meglio, nel secondo tempo la partita è stata un po’ più equilibrata, anche perché l'Avellino ha pensato più a difendere che ad attaccare, con i rosanero ancora una volta molto imprecisi e che hanno sprecato tanto.

Ora si dovrà lavorare alla prossima stagione, aggiungendo alcuni elementi di categoria superiore (cosa che non è stata fatta quest’anno) a quello zoccolo duro, che dovrebbe essere confermato assieme al tecnico Filippi, che ha sostituito ottimamente Boscaglia, salvando la pessima stagione e che al netto di eventuali voli pindarici di rivoluzioni societarie (non credo), merita di essere confermato.

Il Palermo di Filippi ha fatto quello che dovevamo fare, che coincide con quello che non ha fatto Boscaglia e che non hanno fatto i dirigenti, la squadra comincia a piacermi, anche se non in tutti i suoi elementi, il Palermo ha uno zoccolo duro di giovani di prospettiva e da queste basi bisogna ripartire per il futuro.

In serie C, il Palermo deve essere protagonista e di passaggio, la società quest’anno deve muoversi per tempo, non può temporeggiare come ha fatto lo scorso anno, pur essendo stata promossa con largo anticipo.

Deve fare una squadra forte, capace come la Ternana di andare in serie B senza alcun dubbio, stracciando gli avversari e macinando record, gli errori (voluti) dello scorso anno non vanno ripetuti, l'organico deve essere pronto prima del ritiro e deve essere completato da giocatori affidabili e di categoria.

Certamente tutto deve partire dalla scelta dell’allenatore, dobbiamo essere sicuri che Filippi possa essere l’allenatore del futuro e non un allenatore a tempo, alla sua prima esperienza ha dimostrato di avere le qualità tecniche, morali ed umane per gestire il Palermo, quindi spero in una sua riconferma.

Filippi ha dimostrato di essere un grande lavoratore, serio ed umile, la squadra ha assimilato una mentalità di gioco ben precisa, ha un altro anno di contratto, ma se la società non lo considera idoneo questo non deve significare nulla, non possiamo sbagliare un altro anno il tecnico.

Quanto prima però, credo che capiremo quali sono le intenzioni della società, anche perché io non sono tanto sicuro che questa società e questa dirigenza resti al comando, anzi forse sarà proprio per questo che anche quest’anno si perderà del tempo prezioso.

Credo che da parte di Filippi ci sia la massima disponibilità a restare, era il suo sogno e credo che per lui sia un onore, credo e spero che nei prossimi giorni si possano avere notizie più dettagliate sul futuro, il Palermo ha delle buone basi per costruire un organico di tutto rispetto, specialmente nei giovani, per quanto riguarda la costruzione della squadra, si dovranno però valutare bene le caratteristiche dei giocatori. 

Sicuramente la prossima stagione, non può essere fatta tra alti e bassi come quest’anno, alcuni giocatori hanno brillato e resteranno, gli altri saranno valutati e spero che si accasino altrove, oltre ai prestiti che rientreranno alla base, non sarà riscattato il 21enne Corrado e il 25enne Palazzi e dovrebbe fare ritorno al Monza.

Il 20enne portiere Fallani, non è mai sceso in campo e quindi è difficile da giudicare, stesso discorso per il 21enne Rauti, inizialmente ha fatto bene e poi si è un po' perso, fra l’altro non garantisce un adeguato numero di gol, per questo tornerà al Torino. 

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