martedì 10 novembre 2020

Torna dopo sette anni, il derby Palermo-Catania.

 

Dopo sette anni, la grande storia dei derby tra Palermo e Catania, torna ad arricchirsi di una nuova pagina, con il Palermo che continua ad avere bisogno di cambiare passo, almeno sotto l’aspetto della classifica, una svolta che sia decisiva per cominciare una grande rincorsa, troppo pochi tre punti in cinque partite, per quelle che erano e restano le ambizioni del Palermo, ambizioni di promozione che al momento non sono in linea con il rendimento della squadra.

La Ternana non è in fuga, ma sta monopolizzando il girone con 21 punti, ben 18 punti in più dei rosa, Bari e Teramo a 17 punti sono subito dietro e addirittura rispettivamente con una e con due partite in meno, sinceramente pensare di potere realizzare una rincorsa così importante è assurdo, specialmente in queste condizioni di Covid, inoltre (e questa potrebbe essere una grande opportunità), i campionati potrebbero essere nuovamente sospesi e la vincente potrebbe essere decretata (dopo gli opportuni recuperi) attraverso i play off.

Chiaramente i play off sarebbero allargati, presuppongo alle prime otto e in questo caso, dovremmo raggiungere (in fretta) almeno l’ottavo posto, distante circa dieci punti, superando in classifica squadre come: Foggia, Catania, Potenza e Monopoli, eppure ancora i margini per recuperare ci sono, il Palermo deve recuperare tre partite sulla carta non impossibili, con Potenza, Turris e Viterbese, nove punti più i tre attualmente fatti, porterebbero il Palermo a quota 12, a ridosso della Juve Stabia che le ha giocate tutte ed è al sesto posto con 13 punti.

Tre vittorie significherebbero per il Palermo, il raggiungimento di una posizione di classifica in piena zona playoff, obiettivamente al momento l’unico obiettivo possibile, perché c’è troppa differenza tecnica e di organico, per sperare in una promozione diretta.

Però deve succedere qualcosa, non si può continuare a giocare e ad allenarsi in emergenza, giocando fra l’altro ogni tre giorni, tecnicamente una svolta c’è stata, quel cambio di passo auspicato è avvenuto, perché il Palermo di Catanzaro e questo con il Catania è un altro Palermo nonostante tutto, adesso a me il Palermo piace, peccato la sterilità la davanti.

Una squadra come il Palermo, è inconcepibile che non abbia un attaccante e un trequartista come si deve, per potere puntare a posizioni di classifica più importanti, in questi due ruoli il Palermo deve intervenire perentoriamente sul mercato, come ripeto da sempre, la squadra, soprattutto in attacco è incompleta e servirebbero almeno tre innesti di qualità.

Con questo organico, con questi giocatori, non credo che il 4-2-3-1 sia il modulo più adatto e alla luce delle ultime due partite, credo (covid permettendo) che occorrerà qualche “rivisitazione” tattica, per sfruttare al meglio l’organico.

Le due partite contro Catanzaro e Catania, hanno detto che Palazzi nel ruolo di centrale difensivo e in coppia con Marconi va benissimo, con Alamici a destra e Crivello a sinistra, in difesa penso che siamo competitivi, fra l’altro con Palazzi dietro, potremmo cominciare a sviluppare l’azione già dalla difesa.

Vero è che si verrebbe a sguarnire il centrocampo, ma intanto bisogna fare alcune precisazioni, due uomini a centrocampo sono pochi, poi manca un regista e si sente, io ho avuto la fortuna di vedere giocare due volte Martin e mi è sempre piaciuto, per me è quel regista qualitativo che ci manca.

Quindi Martin andrebbe a prendere il posto di Palazzi a centrocampo, in un centrocampo a tre con lui regista e affiancato da due mezzali, Luperini e Odjer (io gli preferisco Broh), sacrificando un esterno d’attacco che ad oggi a mio avviso, hanno avuto una resa pressoché nulla.

In attacco e qui casca l’asino, dopo la partita fatta da Saraniti contro il Catania, posso dirvi che finalmente il calciatore mi è piaciuto, ma non come punta centrale, bensì da seconda punta o addirittura da trequartista, fuori dall’area di rigore si è mosso bene e ha pure tirato tanto, quindi più di un 2-1  in attacco o un attacco a tre, vedrei bene un 1-2 al posto del 3-1 attuale, con Saraniti trequartista, Lucca punta centrale e Rauti seconda punta a svariare.

Lo so che da casa siamo tutti bravi, ma questo è quello che ho visto nelle ultime due partite, così come ho visto che il Palermo è notevolmente migliorato nel rendimento, tatticamente, fisicamente e mentalmente, so che la situazione non è delle migliori per potere lavorare e provare, del resto fin qui, Boscaglia non ha potuto fare altro che provare, contro il Catania si è rivista la grinta, l’abnegazione e il sacrificio di Catanzaro.

In questa squadra è cresciuta l’autostima e il senso di appartenenza, il Palermo ha fatto due pareggi che a livello morale rappresentano due vittorie, solo che i punti conquistati sono solo due e i punti servono come il pane, abbiamo cambiato l’atteggiamento e l’approccio alla partita, adesso dobbiamo dare continuità a quello che si è fatto a Catanzaro e con il Catania.

È un vero peccato, contro il Catania il Palermo ha sfiorato l’impresa, in campo si è visto un gruppo unito che nelle difficoltà ha fatto la partita, castigato nell’unico errore difensivo, con un gol nemmeno tanto regolare, dagli errori sotto porta e dalla stanchezza nel finale.

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