giovedì 26 novembre 2020

La Turris frena il Palermo.

Il Palermo ha perso contro la Turris, il recupero della sesta giornata non disputata a causa del Covid, i rosa hanno tenuto per grandi tratti le redini della gara, andando vicino al gol in diverse occasioni, specie nel primo tempo, dove si è visto un buon Palermo, a cui è mancato solamente la rete.

È stata una sconfitta tanto clamorosa, quanto immeritata, che interrompe la striscia positiva di cinque risultati utili consecutivi e frena la rincorsa verso i play off, il Palermo come sempre ha palesato la difficoltà di creare occasioni da gol, ma ancora di più, la difficoltà di trasformare in rete quelle poche occasioni create.

Nella prima frazione di gioco, il Palermo ha avuto almeno tre nitide occasioni da gol, una con Rauti (oggi si è visto poco) che spreca da pochi passi e un’altra con Broh (meglio nel primo tempo) finita fuori di poco fuori, per il resto la Turris ha fatto poco e nulla in fase offensiva, con Pelagotti che compie un ottimo intervento nell'unica occasione avversaria e poi è praticamente inoperoso.

Nel secondo tempo, Boscaglia ha provato come nelle partite precedenti, a cambiare l’inerzia della gara, mettendo in campo Silipo (entra bene in partita, ma gli manca la giocata decisiva) e Luperini (non riesce ad entrare in partita), ma non migliorano la squadra, che invece subisce una involuzione nel gioco.

La Turris è stata impeccabile in difesa, non ha sbagliato quasi nulla e sul finire della gara, ha cominciato ad articolare alcuni contropiedi, ben contenuti da Accardi (sempre puntuale e preciso, con la consueta grinta) e

Marconi (sicuro in difesa), specialmente con Giannone in un paio di occasioni.

Nel recupero come sempre accade, al 95esimo il Palermo tenta il tutto per tutto, qualcuno vorrebbe anche Pelagotti a saltare in area su quel calcio d’angolo e invece il Palermo o meglio Boscaglia fa l’errore che fanno tutti gli allenatori, quello di lasciare non solo soli due difendenti davanti al portiere, ma due che non sono difensori, così nel più classico dei contropiedi, Pandolfi ha regalato una clamorosa vittoria alla Turris.

Per certi versi è stata una partita strana, brava sicuramente la Turris in fase di contenimento ed interdizione, anche se molto meno, se non quasi nulla in fase propositiva, il Palermo è stato sicuramente positivo e gli è mancato solo il gol, ma deve essere più deciso, più cinico, se vorrà vincere le prossime partite.

Perdere così è un vero peccato, perché interrompe la rincorsa verso i quartieri alti, ma non il percorso di crescita della squadra, perché la squadra è cresciuta e ha ancora margini di crescita, ma non potrà mai ovviare a quelle che sono le carenze strutturali della squadra (l'assenza di un rifinitore e di un centravanti, forti) e di convinzione del tecnico.

Questa squadra non può continuare a giocare con soli due uomini a centrocampo: Broh e Odjer, che hanno fatto una partita sostanza e anche se sono migliorati in fase d'impostazione, restano sempre due e per giunta “medianacci”, nel senso buono della parola, dobbiamo abituarci a questo tipo di partita, perché anche se non c’è il pubblico, al Barbera verranno a giocare tutte così.

Comunque sia, tutte le squadre hanno paura del Palermo e come hanno fatto Potenza e Turris, giocheranno chiuse per il punto e agendo di rimessa, nulla è compromesso, il Palermo è a 11 punti dalle seconde (Bari e Teramo 23) e a 8 punti da quello che potrebbe essere il posto della migliore quarta, che è proprio la Turris e che non mi è sembrata trascendentale.

Chiaro che il Palermo non potrà sbagliare ancora, dovrà riprendere a vincere e risalire la classifica, già da domenica pomeriggio in casa contro il Monopoli, che ha solo un punto in più di noi e come noi ha ancora una partita da recuperare. 

sabato 21 novembre 2020

Terza vittoria consecutiva.

Il Palermo con una grande prova di maturità, ha ottenuto la terza vittoria consecutiva in campionato, battendo in casa nel recupero della seconda giornata, il Potenza per una rete a zero, è stata una gara che ha visto il Palermo fare la partita, tenendo saldamente in mano il pallino del gioco per tutta la gara, il Potenza ha badato esclusivamente a difendersi e rinunciando ad attaccare.

Stavolta al contrario di quanto succedeva nelle precedenti partite, il Palermo ha giocato meglio nel secondo tempo, dimostrando di avere raggiunto anche una buona condizione atletica e mentale, anche questa è stata una vittoria meritata, meritatissima se si considera con quale voglia e caparbietà è stata cercata e voluta, non ché per le tante occasioni create.

Con questa vittoria il Palermo sale al nono posto in classifica con 12 punti, agganciando Vibonese e Catanzaro, a un punto dal Foggia che è ottavo, a due dalla Juve Stabia che è settimo, a tre dall’Avellino sesto e a quattro da Turris e Catanzaro che sono quarti, domenica il Palermo riposerà e finalmente i giocatori potranno recuperare un po' di energie, nel frattempo si proverà a recuperare alcuni giocatori per la prossima partita, che sarà il recupero della 6ª giornata in casa con la Turris e vista la posizione di classifica dei campani, sarà sicuramente un grande banco di prova, per la crescita della squadra.

Nel Palermo comincia a vedersi la mano di Boscaglia, una crescita che si nota di partita in partita e che fa ben sperare, anche perché i margini di miglioramento sono molto ampi, è inutile dire che dobbiamo continuare così, perché questa è la strada giusta e poi devono ancora rientrare Somma, Lancini e Santana, fermo restando che la squadra va comunque completata, perché come dice Boscaglia, non abbiamo fatto ancora nulla.

Una grande partita, dove tutti i giocatori del Palermo hanno giocato bene, un’altra prestazione importante per Almici, che si vede che è giocatore di un'altra categoria, bene Peretti, Marconi, Crivello, Odjer, Broh, Floriano, Saraniti, Lucca e Accardi, un po' sottotono Rauti e Kanoute, eccezionali invece Luperini e Silipo, nonostante abbiano giocato solo una quarantina di minuti. 

martedì 17 novembre 2020

Nel secondo tempo stanchezza e confusione.

La vigilia della gara con la Paganese, si apre con la comunicazione delle modifiche al regolamento dei play off e play out, per il campionato di serie C 2020/2021, sono state confermate le promozioni dirette in serie B per le prime dei tre gironi e la vincitrice dei play off, ma la novità è costituita dal fatto, che fra le 28 partecipanti non ci sarà più la vincitrice della coppa Italia di C, in quanto quest’anno non è stata disputata, il suo posto verrà preso dall'undicesima classificata, del girone in cui sarà “ripescata” la migliore quarta classificata.

Riassumendo quindi, verrà individuata fra i tre gironi la migliore quarta tra quelle classificate, che in pratica passerà i primi due turni dei play off, andando direttamente alle final four con le seconde, dallo stesso girone dove è stata presa la quarta squadra che è passata direttamente alla fase finale dei play off, viene presa per disputare la prima fase dei play off quella dei gironi, l’undicesima classifica indipendentemente dalla migliore, tutto il resto rimane invariato.

Prendendo ad esempio il girone C che è quello che ci interessa al momento, ad oggi, supponendo che la Ternana venga promossa in serie C e che il Teramo approdi alle final four, Bari, Turris, Catanzaro, Avellino, Juve Stabia, Foggia, Vibonese e Paganese, andrebbero alla prima fase dei play off, il Palermo no perché è undicesimo (considerando come se le partite si fossero giocate tutte), però se la Turris passasse alle final four come migliore quarta, il Palermo entrerebbe nella prima fase, pur essendo undicesimo.

Penso di essere stato chiaro, l’ho spiegato ad un bambino di cinque anni e mi ha guardato brutto però, quindi la prima fase vedrà la seconda contro la decima e così via in gara secca, le quattro qualificate di ogni girone disputeranno i play off nazionali, con gare di andata e ritorno, le sei vincenti approderanno alle final four e si aggiungeranno alle quattro già entrate di diritto (le seconde più la migliore quarta) e sempre con gare di andata e ritorno, alla fine di questi estenuanti play off, verrà determinata la quarta squadra promossa in serie B.

Per il Palermo il peggio sembra essere passato e adesso si intravedono addirittura i play off, la vittoria sulla Juve Stabia (la prima vittoria in campionato) e quella sulla Paganese, hanno rilanciato la squadra che ora guarda (e anche noi tifosi) con maggiore ottimismo al futuro, perché a parte i risultati, il Palermo cresce in gioco ed intensità.

Adesso il Palermo ha altre quattro partite consecutive da giocare in casa, vero è che si gioca in assenza di pubblico e che il fattore campo è praticamente annullato, ma giocare nella propria città, allenarsi in maniera regolare, evitare i viaggi e la differenza di temperatura con tutto quello che comporta e così via tutte quelle piccole cose, potrebbero permettere al Palermo di proiettarsi verso le zone più nobili della classifica.

Si comincerà con il recupero infrasettimanale con il Potenza, poi la domenica riposerà (perfetto per recuperare) e poi ci sarà l’altro recupero infrasettimanale con la Turris (quarta), la domenica successiva l’incontro con il Monopoli e infine l’ultimo recupero infrasettimanale con la Viterbese.

Con la seconda vittoria stagionale, il Palermo passa dall’ultimo posto in classifica all’undicesimo, se pur in coabitazione con: Catania, Monopoli, Francavilla e Potenza (quello di mercoledì 18 è uno scontro diretto), comunque si allontana finalmente dai bassi fondi della classifica e da seguito al periodo positivo della squadra.

E’ stata una vittoria ottenuta al termine di una prestazione dominata nella prima parte, che il calo fisico non ha permesso di chiuderla e che nel secondo tempo (causa anche le sostituzioni), stanchezza e confusione l’hanno fatta da padroni, specialmente nelle ripartenze che non hanno avuto un ottimo risultato, con Floriano oggi troppo evanescente e che fatto più errori che cose buone.

Anche Saraniti nonostante un’altra prestazione generosa e un altro gol, nel secondo tempo ha commesso errori di stanchezza, tanto che poi è stato sostituito da Lucca, certo se comincia a segnare con questa regolarità tanto di cappello, Lucca ha commesso molti errori, imputabili più che per la stanchezza alla gioventù, però bisogna dire che ci mette grande impegno. 

Al contrario invece l’altro 2000 Rauti, è sempre meglio e sempre più dentro al gioco del Palermo, ancora in notevole crescita, gioca una buonissima partita e realizza pure il primo gol (primo per lui in rosa), importante il ritorno in campo di Silipo, che prova a dare anche lui il suo contributo, ottima la prova di Kanoute, che con Rauti sono stati i migliori in campo, finalmente una prestazione d'alto livello.

Ottimo anche il primo tempo del Palermo, ma molto male invece il secondo, dove il Palermo ha rischiato la rimonta, a causa come dicevamo del sistematico calo fisico, che oramai è diventato una costante, viste le tante partite giocate a distanza ravvicinata per via del Covid.

Nel secondo tempo la Paganese fa gioco e il Palermo si limita a difendersi, allentando ogni tanto la pressione con qualche ripartenza mal sfruttata, il gol degli ospiti al settimo da inizio alla solita sofferenza, che mette in bilico la gara fino alla fine, il Palermo per fortuna resiste e porta a casa altri tre punti, meritando ampiamente la conquista della piena posta messa in palio e ora avanti verso il Potenza senza paura, per provare a vincere anche la prossima partita.

sabato 14 novembre 2020

Palermo, finalmente la prima vittoria.

 

Dopo essere andato vicino alla prima vittoria nel derby, il Palermo vince finalmente per la prima volta in questa stagione, con un 2 a 1 in casa della Juve Stabia, squadra su cui il Palermo può fare la corsa in caso di play off allargati.

La vittoria è firmata dalle reti di Saraniti e Floriano, il centravanti palermitano ha avuto però la sfortuna di dover uscire per infortunio, fino a quel momento aveva giocato benissimo e a mio avviso era stato il migliore in campo, poi con la sua sostituzione, il Palermo che fino a quel punto aveva giocato bene e aveva messo in mostra un gioco corale e a tratti spettacolare si è afflosciato.

Così il Palermo finalmente dopo sette giornate riesce a vincere la prima partita stagionale, è stata una vittoria importante che ci permette di lasciare l’ultimo posto e provare a risalire le posizioni, il Palermo ora è a quota sei punti in sette gare e punta la Paganese prossima avversaria al Barbera, che si trova all’ottavo posto con 10 punti in 10 partite.

Finisce 2 a 1, ma è stata anche questa una partita di sofferenza, i padroni di casa dopo l’uscita di Saraniti, hanno sempre avuto in mano il pallino del gioco, anche se non hanno quasi mai impensierito i rosa, tranne nell’arrembaggio finale, la Juve Stabia nonostante fosse una squadra retrocessa dalla B, non ha mostrato un grande spessore tecnico.

Vittoria meritatissima, anche se il Palermo nel secondo tempo ancora sull’1 a 0, a mio avviso è graziato dall’arbitro per un mani in area (volontario) di Peretti e una seconda volta sempre per un fallo in area, ma stavolta eravamo sul 2 a 0 e infine dopo un paio di interventi determinanti di Pelagotti, al 95esimo per fallo in area di Corrado, è arrivato il rigore per il gol della bandiera segnato da Mastalli.

Certo tra un presunto rigore (per me c’erano tutti e tre) e quello realizzato, il Palermo non è rimasto a guardare, dimostrandosi micidiali in contropiede due volte con Floriano, che alla mezzora del secondo tempo chiude la partita segnando il 2 a 0.

Dopo le buonissime prove contro Catanzaro e Catania, è arrivata un'altra prova convincente, cosa che fa ben sperare per la continuazione del campionato, in una situazione così complessa e complicata sarebbe assurdo cercare il pelo nell’uovo, ma per onestà intellettuale devo dire che tanti errori sono stati commessi, da parte del comunque bravissimo tecnico Boscaglia, la mia vuole essere una critica costruttiva di un collega che tiene a lui e al Palermo.

Trovo importante mettere i giocatori al posto giusto, so che non ne ha avuto ancora la piena possibilità, però non capisco a chi è affidata la regia, non posso pensare che un tecnico bravo e competente come Boscaglia, non possa tenere in considerazione e dare più spazio a giocatori di esperienza, diciamo della vecchia guardia, per guidare i giovani di valore come Rauti, in questa possibile e indispensabile risalita in classifica.

Quindi perché sostituire sempre Martin? Perché non può fare parte del progetto almeno fino a gennaio? Martin è il cervello della squadra senza se e senza ma, specialmente se Palazzi dovrà continuare a giocare in difesa, Martin pur non essendo molto appariscente, dà ordine e sostanza alla squadra e a tutta la manovra, quando è uscito e senza Almici e Saraniti, la squadra è andata in grossa difficoltà, specie il duo di centrocampo Odjer e Broh.

Un altro appunto è sulla sostituzione di Almici, giusta se il giocatore fosse stanco e avesse chiesto la sostituzione, in caso contrario però non doveva essere sostituito, perché è un calciatore che mette in campo tecnica ed esperienza e non ci saremmo trovati a gestire l’arrembaggio finale con tre ragazzi in difesa (Accardi, Perretti e Corrado), guarda caso gli autori dei tre rigori.

Anche con Palazzi poi spostato a centrocampo, nella zona nevralgica eravamo sempre in inferiorità numerica, inferiorità che costringe i due centrocampisti (Broh e Odjer) a fare sempre fallo, tant’è che finiscono la partita sempre ammoniti.

Per me dobbiamo giocare con tre centrocampisti, Martin e Floriano devono giocare sempre, perché la loro qualità è superiore alla media della squadra, danno dinamismo e qualità, di gran lunga superiore  a Valente o ad altre alternative, per me restano le soluzioni migliori, specialmente ad oggi che l’organico non è completo e che il Palermo ha iniziato un percorso di crescita importante, per tornare a lottare per le prime posizioni.

Il Palermo contro la Juve Stabia ha dovuto fare di necessità virtù, l’indisponibilità di diversi calciatori ha imposto il 4-3-2-1, il modulo migliore che al momento possiamo fare e il campo mi ha dato ragione, continuo a ritenere che con questo modulo è possibile una svolta reale, anche perché il Palermo deve ancora recuperare 3 gare rinviate per via del Covid-19 e domenica c’è altra partita importantissima al Barbera contro la Paganese.

Mi piace pensare che a Castellamare di Stabia, possa essere cominciata la rincorsa verso i play off, sono d’accordo con Boscaglia che la stanchezza si è fatta sentire e che i calciatori hanno fatto tre partite in una settimana, ma qui non si tratta di critiche feroci, però l’impostazione tattica va rimodulata, per quanto mi riguarda questo atteggiamento tattico “imposto” dalle circostanze e che mi piace, deve essere il motivo per cavalcare l'onda verso la serie B.

Adesso la reazione c'è e i giocatori sono uniti, la squadra sta giocando un calcio semplice e concreto e sembra finalmente essersi lasciata alle spalle il periodo nero, adesso il Palermo ha carattere e ha il modulo giusto con cui giocare, Rauti ha fatto una partita di grande sostanza, capace di contenere e attaccare, sia da trequartista che da esterno.

La squadra sta iniziando a funzionare e i risultati per scalare le posizioni in classifica adesso potrebbero anche arrivare, ottima la gara di Palazzi, bene sia in difesa che a centrocampo e di Marconi, che ha disputato una partita sontuosa con diversi interventi di altissimo livello e per finire Floriano, entrato nell’ultima mezzora e anche se ancora non al 100%, è entrato in campo con grandi meriti.

giovedì 12 novembre 2020

Tornare a marzo per giocare solo il girone di andata

 

Sospesi i campionati provinciali, da domenica 14 ottobre la Roxius non ha più giocato, in un primo momento il Settore giovanile e scolastico della Figc, ha disposto la sospensione dal 31 ottobre al 24 novembre, la disputa delle gare dei campionati nazionali U.18, U.17, U.16 e U.15, riservati alle società di serie A e B; U.17, U.16 e U.15 riservati alle società di serie C; U.17 e U.15 femminili; U.14 Pro e U.13 Pro e tutta l’attività di base a livello provinciale, consentendo solamente gli allenamenti individuali a distanza di sicurezza.

Dopo una sola settimana di allenamento in condizioni disastrosi a causa delle limitazioni, la Roxius e altre società dilettantistiche (poche per la verità), al fine di evitare inutili contagi, ha deciso di sospendere tutti gli allenamenti in attesa di capire come si muove la curva dei contagi, una decisione sofferta e maturata a tutela della salute di tutti i tesserati.

I dirigenti delle società nonostante i sacrifici per adeguarsi alle disposizioni di sicurezza, davanti all’avanzare del virus hanno deciso di sospendere le attività, con la speranza di per poter riprendere quanto prima l’attività, poi con il successivo DPCM del 3 novembre, il termine dell’ordinanza è stato spostato al 3 dicembre 2020, data in cui se si dovessero abbassare notevolmente i contagi, anche se non riprenderanno i campionati, ci sarà quanto meno la ripresa delle attività, sempre con i soli allenamenti distanziati.

La speranza è quella di potere ripartire a gennaio con i tanti recuperi e poi il 7 febbraio riprendere la stagione regolare fino al termine del girone di andata, a quel punto salterebbe tutto il girone di ritorno e verrebbero disputati i playoff e i playout per decretare le promozioni e le retrocessioni, mentre ad oggi le disposizioni di legge sono le seguenti:

• Proseguire con l’eventuale svolgimento di allenamenti all’aperto, in forma individuale e nel rispetto delle norme di distanziamento e delle altre misure cautelari anche con la presenza di un allenatore/istruttore;
• Sospensione dell’attività agonistica sino al 3 dicembre 2020 così come da ultimo DPCM del 3/11/2020 che sostituisce quello del 24/10/2020;

• In attesa dell’evolversi della situazione e in virtù di eventuali ulteriori provvedimenti restrittivi, prevedere che il mese di dicembre possa eventualmente essere dedicato ad un periodo di allenamento per quelle società che hanno gare da recuperare;

• Mese di gennaio 2021 dedicato ai recuperi;

• Domenica 7 febbraio 2021 inizio attività con svolgimento dei Gironi con sole gare di andata e previsione di play off e play out. 

Dopo due settimane dalla sospensione e difronte alla curva dei contagi in crescendo, l’ipotesi più accreditata per la ripartenza dei dilettanti, è quella di tornare a marzo per giocare solo il girone di andata, sostanzialmente non cambia molto rispetto alla prima ipotesi, viene solo spostato l’inizio di qualche mese.

Una ripartenza a gennaio o febbraio per giocare regolarmente i campionati con andata e ritorno, costringerebbero a un considerevole numero di turni infrasettimanale, disputare solo l'andata e poi passare ai playoff e playout, appare la strada più accreditata.

Dall’ultimo Dpcm si registra lo stop agli allenamenti nelle zone rosse e arancioni, mentre nelle gialle sono chiusi gli spogliatoi, sul tavolo restano quattro scenari possibili: la ripartenza a fine gennaio (il 24 o il 31) mentre nelle tre domeniche precedenti si andrebbero a recuperare tutte le gare rinviate nelle prime tre giornate, ipotesi questa che appare irrealizzabile perché difficilmente le squadre potranno tornare ad allenarsi liberamente già a dicembre.

La seconda ipotesi è simile alla prima ma con una differenza, cioè ripartenza il 24 o il 31 gennaio con i recuperi fissati come infrasettimanali tra febbraio e marzo, soluzione che comporterebbe però un considerevole numero di partite al mercoledì per rimanere in linea con la fine dei campionati.

La terza ipotesi prevede una ripartenza a metà febbraio, anche questa soluzione comporta però delle problematiche in termini di tempo perché ripartendo così tardi si renderebbero necessari ben 14 turni infrasettimanali, una quantità mostruosa per il calcio dilettantistico, perché significherebbe giocare ogni tre giorni nei successivi tre mesi.

La quarta e ultima possibilità è quella che, ad oggi, risulta essere il più plausibile: ripartenza a fine febbraio o inizio marzo, disputa del solo girone di andata e poi il via ai playoff e playout nei mesi più caldi. Da un punto di vista “numerico” di partite da disputare questa risulterebbe essere la via più percorribile ma c’è da capire se le società, vorranno giocarsi le loro chance giocando solo un girone, cioè la metà delle partite.
La decisione comunque è stata rinviata a dopo il 4 dicembre (ammesso che già allora si possa decidere anche se in maniera provvisoria) quando scadrà l’ultimo Dpcm e si potranno avere le idee più chiare sulla situazione, sempre che nel frattempo non ne venga fuori un altro.

Nel frattempo, si sta parlando di dare il via alla nuova riforma, ovvero un contratto Inps per i dilettanti, con il nuovo decreto legislativo attuativo, anche i calciatori Dilettanti saranno iscritti all’Inps, una legge che era già in programma addirittura dal Governo Conte I, ma che dopo un incontro tra lo stesso premier e il ministro Spadafora è stato ulteriormente limato.

Un calciatore o un dirigente dilettante sono da considerare lavoratori sportivi, come riporta la legge, sono definiti lavoratori sportivi, “l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercita un’attività sportiva verso un corrispettivo al di fuori delle prestazioni amatoriali.”

Una grossa novità, visto che fino ad ora per gli sportivi del mondo dilettantistico era “esclusa ogni forma di lavoro, sia autonomo che subordinato”.

I dilettanti avranno dunque le stesse tutele dei professionisti, potendo beneficiare anche del fondo pensioni, l’attività di lavoro sportivo può costituire oggetto di un rapporto di lavoro subordinato, autonomo o occasionale.

martedì 10 novembre 2020

Torna dopo sette anni, il derby Palermo-Catania.

 

Dopo sette anni, la grande storia dei derby tra Palermo e Catania, torna ad arricchirsi di una nuova pagina, con il Palermo che continua ad avere bisogno di cambiare passo, almeno sotto l’aspetto della classifica, una svolta che sia decisiva per cominciare una grande rincorsa, troppo pochi tre punti in cinque partite, per quelle che erano e restano le ambizioni del Palermo, ambizioni di promozione che al momento non sono in linea con il rendimento della squadra.

La Ternana non è in fuga, ma sta monopolizzando il girone con 21 punti, ben 18 punti in più dei rosa, Bari e Teramo a 17 punti sono subito dietro e addirittura rispettivamente con una e con due partite in meno, sinceramente pensare di potere realizzare una rincorsa così importante è assurdo, specialmente in queste condizioni di Covid, inoltre (e questa potrebbe essere una grande opportunità), i campionati potrebbero essere nuovamente sospesi e la vincente potrebbe essere decretata (dopo gli opportuni recuperi) attraverso i play off.

Chiaramente i play off sarebbero allargati, presuppongo alle prime otto e in questo caso, dovremmo raggiungere (in fretta) almeno l’ottavo posto, distante circa dieci punti, superando in classifica squadre come: Foggia, Catania, Potenza e Monopoli, eppure ancora i margini per recuperare ci sono, il Palermo deve recuperare tre partite sulla carta non impossibili, con Potenza, Turris e Viterbese, nove punti più i tre attualmente fatti, porterebbero il Palermo a quota 12, a ridosso della Juve Stabia che le ha giocate tutte ed è al sesto posto con 13 punti.

Tre vittorie significherebbero per il Palermo, il raggiungimento di una posizione di classifica in piena zona playoff, obiettivamente al momento l’unico obiettivo possibile, perché c’è troppa differenza tecnica e di organico, per sperare in una promozione diretta.

Però deve succedere qualcosa, non si può continuare a giocare e ad allenarsi in emergenza, giocando fra l’altro ogni tre giorni, tecnicamente una svolta c’è stata, quel cambio di passo auspicato è avvenuto, perché il Palermo di Catanzaro e questo con il Catania è un altro Palermo nonostante tutto, adesso a me il Palermo piace, peccato la sterilità la davanti.

Una squadra come il Palermo, è inconcepibile che non abbia un attaccante e un trequartista come si deve, per potere puntare a posizioni di classifica più importanti, in questi due ruoli il Palermo deve intervenire perentoriamente sul mercato, come ripeto da sempre, la squadra, soprattutto in attacco è incompleta e servirebbero almeno tre innesti di qualità.

Con questo organico, con questi giocatori, non credo che il 4-2-3-1 sia il modulo più adatto e alla luce delle ultime due partite, credo (covid permettendo) che occorrerà qualche “rivisitazione” tattica, per sfruttare al meglio l’organico.

Le due partite contro Catanzaro e Catania, hanno detto che Palazzi nel ruolo di centrale difensivo e in coppia con Marconi va benissimo, con Alamici a destra e Crivello a sinistra, in difesa penso che siamo competitivi, fra l’altro con Palazzi dietro, potremmo cominciare a sviluppare l’azione già dalla difesa.

Vero è che si verrebbe a sguarnire il centrocampo, ma intanto bisogna fare alcune precisazioni, due uomini a centrocampo sono pochi, poi manca un regista e si sente, io ho avuto la fortuna di vedere giocare due volte Martin e mi è sempre piaciuto, per me è quel regista qualitativo che ci manca.

Quindi Martin andrebbe a prendere il posto di Palazzi a centrocampo, in un centrocampo a tre con lui regista e affiancato da due mezzali, Luperini e Odjer (io gli preferisco Broh), sacrificando un esterno d’attacco che ad oggi a mio avviso, hanno avuto una resa pressoché nulla.

In attacco e qui casca l’asino, dopo la partita fatta da Saraniti contro il Catania, posso dirvi che finalmente il calciatore mi è piaciuto, ma non come punta centrale, bensì da seconda punta o addirittura da trequartista, fuori dall’area di rigore si è mosso bene e ha pure tirato tanto, quindi più di un 2-1  in attacco o un attacco a tre, vedrei bene un 1-2 al posto del 3-1 attuale, con Saraniti trequartista, Lucca punta centrale e Rauti seconda punta a svariare.

Lo so che da casa siamo tutti bravi, ma questo è quello che ho visto nelle ultime due partite, così come ho visto che il Palermo è notevolmente migliorato nel rendimento, tatticamente, fisicamente e mentalmente, so che la situazione non è delle migliori per potere lavorare e provare, del resto fin qui, Boscaglia non ha potuto fare altro che provare, contro il Catania si è rivista la grinta, l’abnegazione e il sacrificio di Catanzaro.

In questa squadra è cresciuta l’autostima e il senso di appartenenza, il Palermo ha fatto due pareggi che a livello morale rappresentano due vittorie, solo che i punti conquistati sono solo due e i punti servono come il pane, abbiamo cambiato l’atteggiamento e l’approccio alla partita, adesso dobbiamo dare continuità a quello che si è fatto a Catanzaro e con il Catania.

È un vero peccato, contro il Catania il Palermo ha sfiorato l’impresa, in campo si è visto un gruppo unito che nelle difficoltà ha fatto la partita, castigato nell’unico errore difensivo, con un gol nemmeno tanto regolare, dagli errori sotto porta e dalla stanchezza nel finale.

giovedì 5 novembre 2020

Impresa del Palermo che pareggia in 9

 

Settimana ricca di emozioni per il Palermo, la ricorrenza dei suoi 120 anni di vita, l’arresto dei fratelli Tuttolomondo, il ritorno in campo per una partita dopo 17 giorni, la sfida con il Catanzaro che mancava esattamente da 30 anni e il derby di lunedì prossimo, poi emozioni nelle emozioni, la squadra ridotta in 9 per due espulsioni e un pareggio meritato raggiunto negli ultimi minuti in inferiorità numerica.

La nostra tradizione vuole che nel giorno dei morti, i bambini palermitani ricevano dei doni, portati dai parenti morti (per noi non c’era babbo Natale) ai bambini bravi e 120 anni fa, i morti hanno portato ai bambini bravi di allora il calcio, il foot-ball (u fubbal come diceva mio nonno), hanno avuto in dono la squadra del Palermo.

La prima squadra di calcio a Palermo nasce come consuetudine di allora grazie agli inglesi, che alla fine dell’ottocento erano presenti numerosi a Palermo, a causa dei tanti affari che avevano con la città, il presidente Withaker (già allora non avevamo imprenditori disponibili per il calcio) raccolse attorno a sé la gente più in vista della città e con alcuni altri inglesi, diedero vita all’Anglo Palermitan Athletic and Football club.

La prima maglia è stata una camicia metà rossa e metà blu, come i colori della bandiera britannica, ma ben presto il Palermo adotterà i colori rosa e nero: “rosa come il dolce e nero come l’amaro”, suggeriti da Giuseppe Airoldi nella sua celebre lettera a Giosuè Withaker.

Sapete tutti che per me e per la stragrande maggioranza dei Palermitani è una fede, una passione, una questione di appartenenza, tramandata di padre in figlio, mio nonno era un abbonato di tribuna, mio padre era l’idraulico ufficiale della società rosanero, io muovo i primi calci da giocatore nel Palermo, con l’allenatore “ninetto” De Grandi e mio figlio ogni anno riceveva in “dono” l’abbonamento in curva per il Palermo di Zamparini.

Sono stato allenato da quel De Grandi, quello che è stato l’ultimo allenatore a portare il Palermo in serie A prima di Guidolin, quel De Grandi il quale figlio ha realizzato il disegno del francobollo della celebrazione.

Una grande storia che passa anche dalla gestione Zamparini, considerato il miglior periodo in assoluto, con cinque qualificazioni in Europa League e due qualificazioni in Champions League mancate per un paio di punti, ma soprattutto è da attribuire a lui l’ultimo incredibile e rocambolesco fallimento, per i quali sono stati arrestati i fratelli Tuttolomondo.

Un intreccio che ancora oggi ha dell’incredibile, gli ultimi proprietari dell'ormai fallito vecchio Palermo, i due fratelli Tuttolomondo, sono accusati di bancarotta fraudolenta, indebita compensazione di imposte con crediti inesistenti, autoriciclaggio, falso e ostacolo alle funzioni di vigilanza della COVISOC, i due fratelli avrebbero anche sottratto dalle casse della Società gli ultimi soldi rimasti, camuffando l'esborso come pagamento di consulenze per Società riconducibili agli stessi, un’opera cominciata da Zamparini e portata a termine dai due fratelli. 

Ma passiamo al ritorno del Palermo ad una partita di calcio dopo il Covid, la partita valida per la settima giornata d’andata, fa registrare un’impresa per il Palermo, che a Catanzaro rimasti in nove per le espulsi di Broh e Crivello, dopo essere andati sotto di una rete, nel finale riescono a pareggiare con Almici e a conquistare un punto insperato.

Protagonista Almici su punizione, che ci aveva già provato qualche minuto prima, nella prima occasione era stato bravo il portiere ad intervenire, nella seconda occasione segna con la complicità di Evacuo che si rende autore della sfortunata deviazione, che fissa il risultato sull’1 a 1.

Il Palermo così ottiene il suo secondo punto stagionale in campionato (entrambi ottenuti fuori casa), in una gara dalle due facce, con il Palermo partito bene per i primi venti minuti ma dopo si è perso, in 10 uomini prima e in 9 poi per l'espulsione di Broh e di Crivello, pagano con l’1 a 0 l’inconsistenza sottoporta dei primi 20 minuti.

L’arbitro con il suo eccesso di zelo ha un po' condizionato la gara, poteva esserci l’espulsione di Broh e il rigore, ma il cartellino rosso a Crivello è stato esagerato, obiettivamente il risultato è giusto, il Palermo doveva fare molto di più per come aveva cominciato, nel complesso e considerata l’inferiorità numerica, il Palermo ha giocato decisamente meglio, rispetto alle precedenti gare di campionato.

È un Palermo che per le tante defezioni non si può valutare e poi il Catanzaro è stato poca cosa, non si può però fare a meno di costatare che sono troppo pochi due punti in cinque partite, per una squadra che è partita con obiettivi ben più importanti, non si può non rimarcare, che manca la punta centrale capace di segnare e tanto, per non parlare di un centrocampista dai piedi buoni, che possa impostare le azioni per il finalizzatore, queste sono i pezzi mancanti e si sente, meno male che Pelagotti è stato uno dei migliori in campo.

C'è tanto da lavorare, ripartire almeno dalle poche cose buone viste in questa partita, ripartire da Almici, che ha fatto un’ottima prestazione come laterale destro, da Palazzi che ha giocato in un ruolo non suo e lo ha interpretato molto bene, da Marconi che finalmente è stato reattivo negli e ha trasmesso sicurezza alla squadra nonostante tutto, per gli altri mi riservo di giudicarli più avanti, magari lunedì sera nel derby con il Catania.

Comunque alla fine il Palermo strappa un pareggio a Catanzaro, nel primo dei quattro recuperi post Covid, trovando la forza di reagire, un pareggio sostanzialmente meritato, soprattutto per quanto fatto vedere nel primo tempo, un buon possesso palla, discrete verticalizzazioni, peccato l’atavica poca incisività sotto porta.

Una prestazione sicuramente migliore alle precedenti, con Filippi (allenatore in seconda) che ha guidato con veemenza ed efficacia la squadra, una squadra che ha dimostra grandissimo carattere, a cui Filippi a trasferito tutta la sua grinta nell’intero arco dei 90 minuti.

La lega Pro ha comunicato le date dei tre recuperi rimanenti, il 18 novembre verrà recuperata la gara con il Potenza, il 25 quella con la Turris e il 2 dicembre quella con la Viterbese, la Lega Pro inoltre ha ipotizzato, i possibili scenari nel caso di peggioramento della situazione epidemiologica, queste le tre ipotesi:

a)    slittamento calendario senza playoff;

b)    solo girone d’andata con play off e play out;

c)     play off allargati per determinare le promosse.

Ovviamente le tre soluzioni saranno valutate e dipenderanno da quando e dal perché si fermerebbe il campionato.