lunedì 1 dicembre 2014

Quinto risultato utile.

Prima di ogni considerazione, sulla partita Palermo-Parma, il pensiero va a Tonino Cerro, spentosi a Palermo a soli 59 anni e per certi versi legato ad entrambe le compagini, che oggi si sono sfidate al Barbera, Cerro è stato un centrale di difesa, vestendo le maglie di diverse squadre siciliane, come Amat, Mazara ed Akragas, dove fu allenato da Biagini.
Comincia presto ad allenare, a soli 25 anni, nell' 87-88, lega il suo nome, alla promozione dalla C-2 alla C-1 del Palermo del dopo fallimento, come vice di Caramanno e poi l’anno successivo, si ripetono con il Foggia, dalla C1 alla B, proprio al posto del Palermo, proprio nella sfida diretta, nell’ultima di campionato.
Cerro prima di fondare e presiedere, la Scuola calcio Juventina Palermo, ha collaborato con Gianni Luna, al progetto Panormus, fu tra le prime società affiliata ad una squadra professionistica, il Parma di Tanzi e Tonino fu l'allenatore in eccellenza, per qualche anno.
Già qualche mese fa, in occasione del compleanno del maestro Carammanno, avevo dedicato  qualche riga anche a Tonino, uomo vero, garbato e appassionato, mai sopra le righe, "l'ultimo dei moicani", era rimasto l'unico a Palermo a fare calcio serio, era anche presidente dell'Aiac locale, diventando punto di riferimento per tanti allenatori dilettanti: dalla serie D alla Terza Categoria, addio Tonino.
Ma con la tristezza nel cuore, torniamo a Palermo-Parma, il miglior suffragio ad un uomo di campo, l'ultima volta che i rosa hanno giocato contro il Parma, quella partita segnò l'addio alla serie A da parte dei rosanero e anche l'ultima in rosanero per Miccoli, sotto di tre reti, al 30' minuto del secondo tempo, è capitan Miccoli che realizza su punizione il goal del 3 a 1.
Al triplice fischio, lo stadio Barbera applaude al suo capitano, ma non c'è niente da festeggiare, Miccoli lascia i rosanero, che dopo 9 anni salutano la serie A, per ritornarci solo dopo un anno di purgatorio e a posizioni invertite, adesso il Palermo è a metà classifica, mentre i ducali sono ultimi. 
Il Parma si presenta a Palermo con una squadra priva di moltissimi uomini, ma pur sempre con un tasso tecnico importante, Lodi, Galloppa, Cassano, Costa, Gobbi e via di seguito, non sono sicuramente inferiori ai giocatori del Palermo, ma si sa che quando le cose non devono andare è sempre così, tanto che pur avendo da parte dei rosa, un possesso palla efficace, i ducali in contropiede e specialmente grazie alle intuizioni di Cassano che ha imbeccato alla perfezione i suoi compagni, la partita è risultata spettacolare e combattuta.
Il Palermo ha meritato i tre punti, anche se ha rischiato moltissimo di pareggiare, sarà una questione di non credere completamente nei propri mezzi o magari si tratta di una questione di "esperienza", ma i rosa hanno tenuto un ritmo molto basso e poi in difesa sono stati troppo "molli", specie in occasione del pareggio subito.
Intanto non condivido il modo "moderno" di difendere, sulle palle inattive a proprio favore, resta sempre poca gente dietro, tanto che sulle ripartenze si verificano spessissimo, situazioni di parità numerica (2 contro 2 o 3 contro 3), in campo aperto e li si prende quasi sempre il gol, specie se a difendere in parità, ci lasci uno che non sa difendere come Lazaar.
Ma è tutto bene quel che finisce bene e poi non possiamo lamentarci di Jachini e compagnia, che danno il massimo delle loro potenzialità, premesso che il calcio non è una scienza esatta e risente di tutte le debolezze umane, errori in primis, intanto mettiamo fieno in cascina per la permanenza in A, mettiamo con grandissimo merito in fila il quinto risultato utile di fila, che ci hanno "regalato" la bellezza di 13 punti e anche se ancora non siamo riusciti a passare dal lato sinistro della classifica, guidiamo sempre comunque quella desta e poi a pari punti con L' Inter.
Se la situazione verrà gestita in maniera oculata e per "situazione" intendo non solo quella tecnica, ma anche quella economico-gestionale, si può considerare l'anno "uno" del nuovo progetto, quello del rilancio che ci possa riportare alla dimensione tecnico-tattica e di blasone, che avevamo raggiunto qualche anno fa.
Per il resto mi sono sembrati sotto tono magari per il caldo, Gonzalez, Maresca, Vazquez e Lazaar e questo pesa abbastanza in un organico risicato, ora sabato saremo di scena a Torino contro i granata, che vorranno rifarsi del derby perso immeritatamente e poi sono una buona squadra e con molti ex, peccato che ci andremo senza Vazquez, Barreto e Lazaar, ma Jachini si inventerà sicuramente qualcosa che ci stupirà.
Foto tratte dal web.

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