lunedì 28 novembre 2011

dottor Jekyll e mister Hyde

Inispiegabile la "metamorfosi" che distingue il Palermo 2011-2012 tra fuori e dentro casa, una cosa alla Dottor Jekyll tanto per intenderci anche sè per me lo si spiega con la poca qualità e personalità di molti giocatori e in specialmodo a centrocampo.
Non nego che fa piacere stare al 5° posto della classifica, ma quello che fa specie secondo me è l'effimera illusione di essere grandi, perchè tutto è rinconducibile a una particolare coincidenza di fattori, abbiamo tirato due sole volte in porta (non ricordo una parata di Boruc o di un altro portiere in un altra partita) e abbiamo fatto due reti, non è cinismo o altro è solo .....fortuna.
Non che dispiaccia essere fortunati ma quando la ruota non girerà più ? Mangia azzecca tutto ma è solo e sempre bravura ? Continueremo a far goal sempre senza punte ?
Bravo Benussi ma poteva anche non essere così, discretamente in difesa Pisano e Mantovani mentre ottimi Silvestre e Migliaccio ma poi sè escludiamo Acquah, mediocrità totale e assoluta, Bacinovic ha solo picchiato, Barreto si è mosso senza costrutto, Zahavi incostante e Lores invisibile.
Discorso a parte per Ilicic che ha fatto meglio delle altre volte ma non è ancora quel calciatore indispensabile che dice Zamaprini, lui e tutti quelli che superano la metà campo non si capisce perchè anzicchè approfittare della parità numerica e allargare i difensori avversari, ci si imbuca centrali abbozzando improponibili dribbling.
Ma la cosa che più mi stupisce è questa certezza convinta che in attacco non diamo punti di riferimento e per questo vinciamo le partite, giocare senza punti di riferimento significa attaccanti che arretrando o allargandosi "favoriscono l'inserimento dei centrocampisti", ma chi ?
Non dava punti di riferimento la Roma di Spalletti con Totti che rientrava e creava lo spazio per l'inserimento di Perrotta e De Rossi, gioca senza punti di riferimento il Milan con Ibra che viene incontro e poi manda in area sugli spazi Aquilani, Nocerino, Seedorf o Boateng, gioca senza punti di riferimento il Barcellona che sì sfonda centrale, ma con un inumerovole e veloci uno-due con i centrocampisti che aggrediscono lo spazio e persa palla pressano gli avversari per la riconquista, ma noi non lo facciamo, allora finiamola di giustificare con un genialata il fatto che siamo senza punte e che Zamparini no nè vuole comprare.
Per il resto 6^ vittoria interna consecutiva in casa vicini al record di 7, stabilito 2 volte e rispettivamente una volta per campionato da Delio Rossi, 2 punti in più della scorsa stagione, ma anche 4 reti in meno e  fuori casa nessuna vittoria e nessun goal.

lunedì 21 novembre 2011

Un film già visto.

Apro questo blog con una foto dedicata a Gaspare, questa è la porta interna del mio box se vuoi la puoi copiare sulla porta intena di casa tua.
Il Palermo non segna un goal fuori casa dal 15 Maggio 2011 ben 581 minuti, è stato Pinilla a segnarlo a Genova contro la Sampdoria e questo rischia di diventare un record.
Si sapeva che per la legge dei grandi numeri non potevamo continuare a vincere a Torino, ma ci si aspettava che per la stessa legge il Palermo potesse vincere finalmente fuori casa, invece i rosa hanno confermato la solita gara senza personalità da fuori casa.
Attenzione Mangia con questa squadra sta facendo i miracoli (almeno in casa), appena questi miracoli finiranno rischiamo veramente di essere risucchiati in quella zona retrocessione che avevo previsto alla vigilia del campionato e che è la sua giusta collocazione.
Fuori casa il Palermo diventa una squadra di almeno due categorie inferiori, in casa la spinta del pubblico colma la mancanza di personalità e poi al Barbera sembra andare tutto per il verso giusto, compreso il fatto di realizzare 3 reti al Bologna senza punte in campo.
A proposito di punte continuo a non capire come mai Budan (che è guarito) non figuri mai tra i convocati e nemmeno una delle punte della primavera, ma quella è un'altra storia, la storia vera è che fuori casa i giocatori si disuniscono subito alla prima difficoltà e poi come è successo ieri nessuno mai supera la sifficienza nella loro prestazione.
Osservato speciale Ilicic un pò per il goal segnato lo scorso anno, un pò per la possibilità eventuale di acquistarlo la prossima stagione e Ilicic si è presentato 3 volte (gli unici tiri del Palermo) davanti a Buffon che ha parato, lui al di là dei tiri è l'emblema della mancanza di personalità.
Cosa c'è da dire in questa ennesima sconfitta esterna, la squadra non esiste e come puoi parlare di una cosa che non c'è, il Genoa pensa ancora a Gilardino mentre noi a Vazquez è chiaro che ci sarà una differenza di personalità, purtroppo non si può solo valorizzare i giovani, bisogna farli crescere in una intelaiatura di calciatori che con la loro personalità, guidano, spronano e "contaggiano" i giovani.

lunedì 7 novembre 2011

Giocasse sempre al Barbera...

In casa il Palermo è un rullo compressore anche senza punte, quinta partita in casa e quinto successo chiaramente consecutivo, un ruolino di marcia degno delle più grandi squadre europee, solo City, Real, Benfica e Alkmaar hanno fatto il pieno, cosa che non è riuscita nemmeno a Barcellona, Bayern e Psg, un Palermo in casa implacabile quanto insignificante fuori dalle mura amiche.
Quello che colpisce nel Palermo è la grande convinzione che mette nell'affrontare gli avversari al Barbera e non si capisce perchè questa convinzione fuori casa non esista completamente, perchè sarebbe bastato portare un paio di pareggi da fuori casa (Roma e Atalanta), per essere là, in zona champions.
Una media da scudetto sè vogliamo, visto che in dieci partite ha incontrato: Inter, Milan, Roma, Lazio e Udinese e sè poi ci mettiamo Cagliari e Atalanta che in questo inizio di stagione stanno attraversando un ottimo momento, è quanto dire.
Poteva essere la giornata della rivalsa per il tecnico felsineo Pioli, liquidato in meno di 50 giorni ed invece è stato il giorno della rivalsa di Ilicic che dopo un inizio con luci e ombre (quando la smetterà di fare quegli strani tacchi) ha finalmente lasciato il segno sulla partita con una buonissima prova inferiore solo alla prestazione di Tzorvas sempre più sicuro e sempre più determinante.
Ormai stabilito il modulo di gioco come chiedevo io qualche settimana fà, occorre invertire solo la tendenza negativa di fuori casa, certo sè il Palermo vuole fare un campionato di vertice Pisano non mi sembra ancora all'altezza, così come Aguirregaray e poi a centrocampo resto convinto che una delle due mezzeali deve avere più qualità rispetto a Migliaccio e Acquah, e questo Lores visto ieri per la prima volta in campo, mi sembra uno che ha qualità e personalità, anche sè molto giovane ma proprio per questo di prospettiva.

Ilicic e Zahavy si possono alternare come trequartisti come Bacinovic e Barreto al centro del centrocampo a tre, ma oggi a parte i tanti giocatori in sovranumero da sistemare, il problema più importante resta l'attacco, dove ci sono 3 ottimi giocatori, ma sono sempre infortunati e sè sabato è andata bene, non sarà sempre così.
Zamparini ha finito di litigare con Sogliano, affidando il ruolo di direttore sportivo al capo degli osservatori Luca Cattani, che dovrebbe gestire a gennaio le cessioni e portare in rosa oltre a Vasquez, due attaccanti stando a quanto detto dal presidente, uno pare sia la punta ventiduenne del Malmo Agon Mehmeti.
L'altro è il ventenne attaccante dello Zurigo Admir Mehmedi, ma il Palermo ha bisogno di altro, cioè attaccanti veri e già pronti, chi lo sà che Perinetti nonostante si dica legato al Siena possa entro gennaio diventare il "Galliani" del Palermo e magari portarsi dietro il duo Destro (calciatore di proprietà del Genoa con cui c'è in ballo Bovo) e il palermitano Calaiò ( Gonzalez è già a Siena).