Della partita fra Inter e Milan ne parlerò in un altro post, come tutti devo prima parlare del vergognoso battibecco fra Ibrahimovic e Lukaku, è vergognoso per chiunque se ne renda protagonista, lo è ancora di più, se i partecipanti di questo teatrino sono due professionisti lautamente pagati, poi tutto si amplifica quando c’è di mezzo Ibrahimovic e diventa denigratorio quando qualcuno o qualcosa è dipinta di rosso e di nero.
Ibrahimovic ha sbagliato quando si è
inserito nella lite tra Lukaku e Romagnoli, dando dell’Asino (così si dice) al
belga, ma non capisco perché Lukaku che è un gigante buono, subisce un doppio
fallo di gioco nella stessa azione, prima da Kessie e poi da Romagnoli, ma parliamo
di due normali falli di gioco, in un gioco notoriamente di contatto, si sia infastidito
al punto tale da, alzarsi da terra e rincorre anche se per pochi metri Romagnoli.
Nella normalità del calcio è una cosa che
ci sta, come ci stanno i due falli non cattivi per altro puniti dall’arbitro, i
due iniziano a “litigare verbalmente” e diventa normale che gli animi attorno a
loro si surriscaldano, Saelemaekers connazionale di Lukaku prova a calmarlo, ma
“il gigante buono” rifiuta di dargli la mano, come se Romagnoli lo avesse
massacrato di botte, a quel punto è intervenuto Ibrahimovic, come sarebbe
intervenuto qualsiasi altro giocatore, uno come Bonucci per esempio o qualche
altro un po' più fumantino.
Chiunque, davanti alla mancata stretta di
mano di Lukaku, avrebbe detto rivolgendosi al belga: “dai non fare lo stupido”
oppure “dai ASINO dagli la mano”, così come ha fatto Ibra, solo che fra
loro non corre buon sangue dai tempi del Manchester United e da dei semplici
screzi, a mio avviso ingigantiti da Lukaku che era già “furibondo”, senza un
motivo plausibile, si è passati a pesanti insulti e allo spettacolo vergognoso.
Sicuramente Zlatan ha le sue colpe, ma
Lukaku è stato quello che a ogni insulto ne ha aumentato il livello e poi ha
grandissime colpe anche Valeri, doveva intervenire su Lukaku che si scagliava
con veemenza su Romagnoli (avrebbe limitato altre reazioni), possibilmente
ammonendolo, perché quella reazione è assolutamente inappropriata e poi doveva
mettersi in mezzo tra Zlatan e Romero senza farli arrivare allo scontro ravvicinato
e una volta che gli ha concesso il duello “rusticano”, doveva si ammonirli, ma
lo reiterarsi della disputa che era degenerata, andava punita con la reciproca
espulsione.
Non c’è dubbio che Valeri non ha gestito
al meglio la situazione, come gli succede sempre quando arbitra il Milan,
invece di seguire lo svolgimento della lite e magari fermarla drasticamente, fischia
la fine del primo tempo e rientra negli spogliatoi, fregandosene di quanto
stava succedendo in campo e che poteva anche degenerare, entra negli spogliatoi
per evitare di dovere espellere Lukaku e poi non poterla giustificare a Conte, che
platealmente lo avrebbe “ammonito” tipo Maresca.
Io ho alle spalle 750 panchine tra i
dilettanti in tutte le categorie e in situazioni del genere l’arbitro si stacca
dal gruppetto per osservare e prendere le sue decisioni con estrema
razionalità, appuntando poi tutto sul referto, quindi non può andare negli
spogliatoi, perché deve fare referto sull’accaduto, tranne se non vuole dispiacersi
qualcuno e da come arbitra contro i rossoneri, non credo che non volesse
dispiacere il Milan, Zlatan avrà pure sbagliato, ma è Lukaku che perde la testa
cercando il confronto fisico e poi era particolarmente nervoso di suo.
Ma del resto nel calcio, con le grida, con le minacce e con le allusioni, forse si vince più di quanto si possa con la tecnica, Conte e Gasperini lo sanno e la prova a condizionare chi arbitra l’hanno fatta, tanto che se non fossimo rimasti inopinatamente in dieci, questa partita l’avremmo vinta, perché il Milan nonostante le assenze non è stato mai in grosse difficoltà (11 vs 11), il Milan è stato sempre in partita e abbiamo perso solo perché in 10 per un’espulsione inesistente e per un calcio ci punizione, ottenuto con una simulazione di Martinez.
I due episodi rivisti alla moviola dicono
con certezza che, Kolarov nel calciare prende la gamba di Ibrahimovic e quindi
non è un fallo da dietro, può essere punizione ma non è ammonizione perché non
c’è l’intenzione di fare fallo e quindi non saremmo rimasti in dieci, nel
calcio di punizione assegnato per fallo di Meité su Lautaro Martinez, il
francese non tocca il piede dell’argentino che si lascia cadere simulando il
contatto.
Comunque non è per piangerci addosso, così come fanno
gli altri, era solo per puntualizzare e per sottolineare che il Milan non ha
nessuna crisi e non ha nessun aiutino, il Milan ha solo una infinita emergenza,
abbiamo giusto il tempo di recuperare un giocatore, che ne perdiamo due, perché a parte l’errore dell’arbitro o di Ibrahimovic sul
secondo giallo, il Milan ha dimostrato una grande compattezza.
Chiudo questo post extra
partita, per ricordare a chi continua a prenderci per poveracci, che oltre al
più 12 % dell’atra settimana, il Milan ha uno dei bilanci più solidi tra i
grandi club calcistici europei e quindi del mondo, chiaramente non dico io, ma
lo dicono i numeri, il Milan è al trentesimo posto tra le società di calcio
europee per valore del suo fatturato, non ha ancora un fatturato da prime
posizioni, ma finalmente abbiamo un bilancio solido da presentare all’UEFA.