Il 29 maggio non è una poesia, casomai è sinfonia, per due volte nell'era Zamaprini, il 29 maggio è stato il giorno della gloria e dell'orgoglio rosanero, 29 maggio 2004, è la notte della grande festa, è la notte del tanto agognato ritorno del Palermo in serie A dopo 31 anni, è la notte della grande gioia, è la notte della gloria.
Invitata alla festa del "Barbera" la Triestina, Toni a segno per due volte e un gol di Emanuele Filippini danno l'ufficialità del ritorno rosa in massima serie, si scatena la festa il Palermo è di nuovo in Serie A e poi il 29 maggio del 2011, sette anni dopo all' Olimpico di Roma, dove il Palermo aveva già giocato e perso la prima finale di coppa italia della sua storia, il Palermo scende in campo contro l'Inter per disputare la sua terza finale della coppa nazionale.
E' Delio Rossi a guidare i "picciotti" rosanero e sette anni dopo come Guidolin, si presenta all'appuntamento con la storia, Eto'o e Pandev infrangono il sogno di 40 mila tifosi palermitani e non bastano il gol di Munoz e la classe di Pastore, ma nonostante la sconfitta, il Palermo esce tra gli applausi dei propri sostenitori.
Orgoglio e amarezza, medaglie e lacrime, quelle di Delio Rossi che con Guidolin restano allenatori amati, accomunati anche dal "29 maggio" pur di due anni diversi, il 29 maggio è il giorno preferito nella storia del Palermo e il presidente il 29 maggio 2015 non ci sta, dopo tanti, troppi intoppi burocratici Zamparini si incazza (come spesso accade) e per queste lungaggini, pare che avrebbe deciso di non costruire più il centro sportivo di Carini.
Le elezioni amministrative con tutto quanto ne consegue, avrebbero fatto slittare l'espletato delle pratiche per il Credito sportivo a settembre, termine considerato troppo tardi per il Palermo, ancora una volta la burocrazia, frena la crescita sportiva ed economica della provincia, prima lo stadio e poi il centro sportivo, ma l'amarezza diventa enorme, se poi la Primavera rosanero continua a dare soddisfazioni, i ragazzi di Bosi sono stati sconfitti solo ai rigori, nei play-off contro la Lazio, sfiorando l'impresa e dimostrano una maturità straordinaria.
Anche il Palermo dei grandi chiude col botto, ciliegina sulla torta di una brillante stagione, la vittoria all'Olimpico contro la Roma, una vittoria meritata a suggello di un campionato che ha sottolineato la maturità tecnica e la preparazione raggiunta da Jachini, che ha fatto rendere al massimo ogni calciatore della sua squadra, ottenendo 49 punti con una squadra data per già retrocessa ad inizio campionato.
Mentre i giocatori prima di andare in vacanza, sosterranno alcune gare con le loro nazionali, per la dirigenza rosanero inizierà il lavoro, per la costruire una squadra per il prossimo anno, che possa fare ancora meglio, anche se non sarà facile, fatto salvo che non si peschi sul mercato un altro talento o che la coppia Vazquez - Belotti, confermi le prestazioni di Roma.
Attorno a loro, le sorprese Lazaar, Chochev, Rigoni e le certezze Sorrentino e Gonzalez, con in più quei 4/5 giocatori da acquisire come dice il presidente, un gruppo che verrà plasmato dandogli un gioco e un’identità, dal "guerriero" Jachini, sperando che ci si possa togliere qualche soddisfazione in più, con una squadra più forte, più competitiva, per raggiungere livelli più consoni ai rosa, ovvero l’Europa piccola che manca già da anni.
Il Presidente Zamparini ha fatto un pò il punto per il futuro, parla della cessione di 4 o 5 giocatori, per me sono molti di più, almeno il doppio ed escluso Barreto e poi come sempre accade con precisione scientifica, cambierà il Direttore sportivo e qui si rifanno sempre i nomi di Foschi e Perinetti, gli unici che riescono a convivere meglio con gli umori del capo.Le elezioni amministrative con tutto quanto ne consegue, avrebbero fatto slittare l'espletato delle pratiche per il Credito sportivo a settembre, termine considerato troppo tardi per il Palermo, ancora una volta la burocrazia, frena la crescita sportiva ed economica della provincia, prima lo stadio e poi il centro sportivo, ma l'amarezza diventa enorme, se poi la Primavera rosanero continua a dare soddisfazioni, i ragazzi di Bosi sono stati sconfitti solo ai rigori, nei play-off contro la Lazio, sfiorando l'impresa e dimostrano una maturità straordinaria.
Anche il Palermo dei grandi chiude col botto, ciliegina sulla torta di una brillante stagione, la vittoria all'Olimpico contro la Roma, una vittoria meritata a suggello di un campionato che ha sottolineato la maturità tecnica e la preparazione raggiunta da Jachini, che ha fatto rendere al massimo ogni calciatore della sua squadra, ottenendo 49 punti con una squadra data per già retrocessa ad inizio campionato.
Mentre i giocatori prima di andare in vacanza, sosterranno alcune gare con le loro nazionali, per la dirigenza rosanero inizierà il lavoro, per la costruire una squadra per il prossimo anno, che possa fare ancora meglio, anche se non sarà facile, fatto salvo che non si peschi sul mercato un altro talento o che la coppia Vazquez - Belotti, confermi le prestazioni di Roma.
Attorno a loro, le sorprese Lazaar, Chochev, Rigoni e le certezze Sorrentino e Gonzalez, con in più quei 4/5 giocatori da acquisire come dice il presidente, un gruppo che verrà plasmato dandogli un gioco e un’identità, dal "guerriero" Jachini, sperando che ci si possa togliere qualche soddisfazione in più, con una squadra più forte, più competitiva, per raggiungere livelli più consoni ai rosa, ovvero l’Europa piccola che manca già da anni.
Baccin pare per sua decisione, torni al settore giovanile, Zamparini pensa che con Gerolin e in sinergia con tecnico e società, non occorra la figura del D.S. ha poi inevitabilmente parlato di rafforzamento la squadra, del centro sportivo e dello stadio, che dopo le ultime vicende burocratiche, hanno convinto il "patron" a mettere il Palermo in vendita.
La rabbia poi passerà e allora contiamo questi 4 o 5 calciatori che lasceranno il Palermo, Barreto già andato via da tempo non lo contiamo, quindi uno è Ujkani che vuole giocare e nel Palermo non ha questa possibilità, il secondo è Joao Silva, fuori dal progetto fin da subito, dovrebbe rescindere ed andare via, il terzo è Terzi, già in procinto di andare via a gennaio e ora spinto fuori dai nuovi arrivi, Velazquez e Goldaniga.
Il quarto è Daprelà richiesto dal Catania, tre calciatori per lo stesso ruolo sono troppi, anche perchè si vuole dare spazio ad Emerson Palmieri, e infine il quinto è Bolzoni, anche lui poco utilizzo e vorrebbe giocare di più, ma a questi 5 bisogna ancora aggiungere: Milanovic che non ha disputato neanche un minuto e che come Terzi è spinto dai nuovi arrivi.
Il settimo a partire è Makienok, anche lui come Joao Silva e Milanovic "bocciati" subito, ma a questi si potrebbero aggiungere e per motivi diversi, almeno altri tre calciatori e saremmo a 10 più Barreto, il primo è Belotti, il ragazzo è ottimo profilo e anche di prospettiva, ma Jachini deve cambiare troppo per ritagliargli uno spazio e allora visto l'interessamento dell'Atalanta, potrebbe partire per una circa attorno ai 7 milioni di euro.
L'attaccante bergamasco, non è considerato il giocatore in grado di sostituire Dybala, per un motivo molto semplice, non si integra con Vazquez, giudicato punto fermo del futuro, Belotti così farà posto a qualcuno che si integrerà meglio con l'italo-argentino, quasi sicuramente Cassini, di cui si aspetta solo l'ufficialità.
L'attaccante con passaporto italiano, arriverà per una cifra attorno a 1,5 milioni di euro e oltre che a giocare da prima punta, può fare il trequartista o la seconda punta, l'altro è Maresca, con Jajalo titolarissimo e l'imminente arrivo di Viviani, non c'è più posto per lui, mentre Andelkovic considerato da sempre l'anello debole della difesa, potrebbe andare al Carpi e poi sempre in tema di difensori, io penso che Rispoli farà il titolare e che Morganella potrebbe essere ceduto, per fare spazio a Struna e sarebbero 12.
La tredicesima cessione infine sarà Ortiz, anche lui mai impiegato e subito bocciato, così come non è detto che sia Struna l'alternativa a Rispoli, il ragazzo potrebbe restare a maturare ancora a Carpi e a Palermo potrebbe arrivare Zambelli, che potrebbe liberarsi con la clausola che lo svincola in caso di retrocessione in Lega Pro del Brescia, anche se è nel mirino di Chievo ed Empoli e poi c'è Viola, il centrocampista della Ternana, che gli umbri pensano di lasciare al Palermo, a fronte di un accordo.
Come abbiamo visto si tratta di ben 13 calciatori che lasceranno Palermo, quindi c'è da spendere e con i 40 milioni incassati per Dybala, speriamo che non succeda come è successo per Pastore, anche lui venduto per una cifra similare, ma i soldi furono utilizzati malissimo, fu da lì che cominciò l'inesorabile discesa, ottavi nel 2010-2011 e sedicesimi nel 2011-2012 e con la retrocessione rimandata al 2011-2012.
Foto tratte dal web.
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