Non si vinceva a Parma dalla stagione 1964-65, 50 anni esatti ma bisognerà aspettare ancora per qualche altro anno, il Parma virtualmente retrocesso, ha messo in campo oltre all'orgoglio, una buonissima organizzazione di gioco e un gruppo coeso, ducali mai domi, stanchi, arroccati, compatti, ma mai domi, ultimi in classifica ma grande dignità, si facciano qualche domanda al Milan.
Chiusa subito la polemica con i rossoneri, il Parma ha conquistato 3 punti importanti, non tanto per la salvezza, che pur non essendo sancita dalla matematica, è diciamo cosa fatta, ma per il morale, per continuare a garantire l'interesse e regolarità del campionato, una volta il più bello del mondo.
Dall'altra parte un Palermo decisamente sotto tono e sprecone, lento, con il freno a mano tirato, prima la traversa con Gobbi, poi il fallo da rigore di Rispoli sempre su Gobbi, che Nocerino segna da buon ex, innescando la reazione dei rosa, tanto che, prima Chochev, poi Lazaar, segue Vazquez e infine Dybala, la porta di Mirante è messa sotto assedio, ma senza sortisce effetti.
Chochev e Lazaar vanno molto vicini al gol, ma niente da fare, Jachini impreca e scuote la testa, si fa sentire come suo solito anche negli spogliatoi, ma con Dybala e Vazquez "distratti", non si fanno i miracoli, sebbene "el mudo" ci sia andato molto vicino, a colpire l'ennesimo palo stagionale, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto.
Il Palermo ha giocato bene solo a tratti, non è stata una delle sue migliori partite, ma a questo punto del campionato, la sconfitta ci può stare, mercoledì contro il Torino, non sarà sicuramente una gara facile, il Toro arriva gasato dalla vittoria contro la Juventus ed è lanciato verso la "riconquista" di un posto in Europa, sarà difficile mettere in bacheca una bella vittoria.
Oramai è così, niente di scontato, belle partite, altre disastrose, voci di mercato e trattative, speriamo almeno di divertirci e di centrare l'ottavo posto, in maniera da potere lavorare meglio in estate, a proposito di mercato, Atalanta e Palermo sono entrambi sul 24enne centrocampista dei Colorado Rapids, Dillon Powers, capace di abbinare qualità e quantità, di passaporto italiano, potrebbe essere lui il dopo Maresca.
Foto tratte dal web.
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