A 13 giorni dalla conclusione del calciomercato e a 8 dalla prima di campionato, il Palermo che dopo tanti anni non è entrato in europa league, tira le somme della sua preparazione con il terzo turno di Tim cup (coppa italia) ospitando la Cremonese compagine di vertice di prima divisione.
Certo le due categorie di differenza non possono essere un banco di prova importante, ma per continuare ad oleare i meccanismi va bene e così al Barbera richiamati dal 4 a 1 con il Parma, dai biglietti mercati e anche dal fatto che c'è meno gente in vacanza, si sono presentati in 12 mila praticamente il doppio che con i ducali e dopo il netto 3 a 1 con i griggiorossi, contro il Napoli di Cavani l'entusiasmo per questo nuovo ciclo, potrebbe far riempire la "favorita".
Dobbiamo dire che Sannino ha centrato il primo obiettivo che era quello di riportare la gente allo stadio, ora il secondo è quello di mantenercela con prestazioni spettacolari e una classifica da posizioni europee e il Napoli domenica dovrebbe subito chiarirci tutto perchè ho avuto l'impressione che la rivoluzione ha avuto un effetto positivo.
Dopo le dichiarazioni di Cetto e su Cetto da parte di Zamparini, con l'imminente arrivo di Von Berger mi ero convinto che Sannino e la dirigenza avessero optato definitivamente per uno schieramento tipo con il 3-5-2, invece poi forse in virtù dell'arrivo quasi certo di Antonelli, il Palermo si è schierato con il 4-4-2, dove Garcia su tutti ha dimostrato la bontà del nuovo corso, ma così stando le cose ci sono due centrali di difesa che dovranno fare le valigie e credo si tratti di Munoz e Labrin.
Perchè loro. Perchè Von Berger e Mantovani saranno i titolari, Cetto e rimasto ed è stato tra i migliori e Milanovic tra i tre giovani è il prescelto, così come a centrocampo al centro i titolari saranno Rios e Donati e dietro di loro Barreto e Kurtic, Migliaccio andrà via e forse anche Viola per potere maturare giocando con continuità e anche in attacco Vazquez e Zahawi andranno via e forse anche Budan.
Ma torniamo alla gara, dopo un inizio stentato il Palermo ha imposto la sua supremazia tecnica e chiuso la Cremonese nella sua metà campo gestendo la forze oramai esigue per la dura preparazione, tanto che sul finire di gara alcuni giocatori hanno accusato crampi, ma che ha messo in evidenza oltre a Cetto e Garzia, la fantasia spettacolare dei piccoli trentatreenni palermitani Miccoli e Brienza, una parte della storia rosanero.
Milanovic: 6,5 Il ragazzo c'è e per fermare Djuric tutto chili e centimetri, ci mette il fisico e la tecnica. Poco appariscente ma efficace, anche quando il centrocampo lascia passare di tutto. Il fatto che Djuric non tiri nemmeno una volta in porta parla da sé.
Cetto: 6,5 L'età si fa sentire in termini d'esperienza, si arrabbia parecchio e dimostra personalità, l'intesa con Milanovic non c'è e non ci sarà, sopperisce a qualche limite tecnico con il carattere.
Garcia: 7 ...anche per i due assist di pregevolissima fattura, con il primo calibra una palla sulla testa di Miccoli che insacca, mentre il secondo sembra una svirgolata e invece è un rasoterra intelligente che taglia tutta la difesa grigiorossa per incontrare l'inserimento di Ilicic. Meglio nella ripresa e poi è ancora da valutare la fase difensiva con avversari più consistenti.
Hernandez: 6,5 Gioca 25 minuti e se non è l'Hernandez dei tempi migliori poco ci manca. L'infortunio sembra alle spalle, scatti imprendibili e fisico, facendo a sportellate con gli avversari, segno che sta bene fisicamente, non trova il gol ma lavora molto, sè troverà continuità sarà devastante.
Kurtic: 7 Gioca 35 minuti, non si vede molto ma fa un lavorone, recuperando palla e scaricandola avanti, non sbaglia quasi un passaggio. Varese è stata ottima per la sua maturazione.
Brienza: 6 Duecentesima partita in rosanero, volenteroso ma discontinuo, sempre pericoloso quando la palla arriva dalle sue parti con i suoi guizzi e la sua tecnica, si estranea spesso però dalla manovra.
Miccoli: 7,5 Ora segna pure di testa e poi il suo repertorio, tiri a giro e contropiede e poi si procura il rigore, il capitano c'è e si fa sentire. Errori di imprecisione e di egoismo, spesso ritarda a dare la palla, una prestazione comunque per cui gli si può perdonare tutto. Morganella: 6 Dieci minuti dove si sbatte e combatte, corre così tanto che a volte esagera, non è male e poi ha tanta grinta.
Ilicic:7 Sicuramente il migliore, perfettamente a suo agio nel ruolo di mezzapunta, non fosse per la minia del colpo di tacco, una magia nel secondo tempo lo porta ad esagerare e poi nè sbaglia due di fila. Parte piano ma poi carbura e sembra tornato l'Ilicic di due anni fa, anche da esterno per uno scampolo di gara non sfigura. Trova il gol con un tiro in corsa secco e preciso. Ottimo inizio.
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