domenica 30 aprile 2023

Con il Benevento, si è visto un Palermo con poca personalità.

 

Altra prestazione scialba e sottotono per la squadra di Corini contro il Benevento, una costante nelle ultime 11 partite, accentuata dalla crisi di risultati, con una sola vittoria nelle ultime undici gare, dove il Palermo non è riuscito a fare il salto di qualità, dopo la vittoria di febbraio contro la Reggina, che lo vedeva al sesto in classifica e proiettato a un posto importante nei playoff, suffragato anche dal calciomercato invernale, i rosa invece si sono spenti.

Dopo la prima parte del campionato trascorsa nei bassifondi della classifica e dopo tutta quella serie di risultati positivi, l’obiettivo dichiarato e comunicato da società e allenatore, era chiaro: “si punta a qualcosa di più della salvezza, possiamo sognare in grande, ora viene il bello”, messaggio che è stato ribadito con la svolta tecnico/tattica di Corini, che poi si è rilevata controproducente.

Il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2 ‘ibrido’, l’inserimento a centrocampo di Gomes e Broh, il posizionamento di Di Mariano più vicino a Brunori, non ha dato maggiore brillantezza in fase conclusiva sotto porta e non è stato nemmeno più un Palermo propositivo nell’atteggiamento, gli arrivi di Tutino e soprattutto di Verre, dovevano essere decisivi, ma con Gomes e Broh a centrocampo, non abbiamo alzato il baricentro e non abbiamo neanche avuto un palleggio più qualitativo anche dal basso.

C’è stata pure qualche prestazione confortante, ma nel complesso si è trattato di prestazioni opache e con la mancanza di risultati, sono venute a mancare anche quelle certezze, che proprio i risultati avevano dato nel periodo precedente, troppi gli errori individuali, ma soprattutto di squadra, senza contare il calo e la collazione sbagliata di diversi giocatori chiave.

Gli infortuni forse hanno anche condizionato il percorso del Palermo, ma la rosa è comunque tanto profonda e di qualità, che non possono avere condizionato così tanto il campionato dei rosa, piuttosto il Palermo si è scoperto una squadra con poca personalità e poco equilibrio, nonostante tutto però, il Palermo è nono e ha speranze di poter ancora arrivare tra le prime otto e di salvarsi con tranquillità.



Vittoria in amichevole del Riese, battuto il Mottinello per 3 a 1

In campionato sarebbero stati tre punti d'oro, ma era soltanto un’amichevole, i gialloblu la vincono nella ripresa in rimonta, dopo che il primo tempo era finito 1 a 0 per i padroni di casa del Mottinello, con i gol di Antei, Bordin e Favaro.

Ci sono vittorie e vittorie, questa è una delle più prestigiose e importanti della stagione, perché anche se un’amichevole, ha prodotto una ripresa scoppiettante, che è un segnale grande e forte, per una squadra che ha finito il suo campionato un mese fa e ha ancora consapevolezza nei propri mezzi e tanta energia.

Un buon approccio quello del primo tempo, con ripartenze letali sciupate dagli avanti gialloblu e ripresa più concreta ed efficace, la grossa differenza l'hanno fatta l'1 a 1 e poi l’1 a 2 segnati in sequenza, in generale però va sottolineata l'intera prestazione di spicco da parte dei ragazzi, il prossimo impegno per proseguire questo finale di stagione positivo è già vicino, venerdì 5 maggio alle 18.30, il Riese sarà di scena a Rossano.

Il Roxius nell’amichevole di dicembre, ne aveva fatti 9 alla compagine di Riese, in una delle partite più balorde della stagione, a Mottinello, i padroni di casa ha cercato di imporre il proprio gioco manovrato, con impostazione dal basso e per certi versi ci riesce, ma il Riese è vigile e anche propositivo nel ripartire con efficacia, ma a turno Pozzati, Graziotto e lo stesso capitano Coletti, si divorano tre nitide occasioni per passare in vantaggio.

Al primo tiro in porta il Mottinello passa in vantaggio e poi per Colantuono è solo ordinaria amministrazione, anche se sul gol non è sembrato impeccabile, a inizio ripresa, Crisà che aveva già sostituito nel corso del primo tempo Danieli con Soligo, risultato poi il migliore in campo, cambia tutto là davanti, fuori gli evanescenti e imbarazzanti Pozzati e Graziotto e dentro Bendo all’esordio dopo il lungo infortunio e Bizzotto.

Il Riese ora pressa alto con Bordin, Coletti e Miron, la gara si squarcia e nel giro di una quindicina di minuti arriva il pareggio di Antei su calcio d’angolo battuto da Basso, il Mottinello non riesce più a far girare a fare il giro palla del primo tempo ed è costretto a buttare via il pallone, che è lavorato bene a centrocampo dal trio Soligo-Bendo-Bizzotto e a metà del secondo tempo arriva il vantaggio.

Ripartenza dei gialloblu, capitan Coletti vede libero sulla desta Bordin che arriva di gran carriera, lo serve, piattone dell’esterno destro e palla imparabile ad incrociare, nel finale gli ospiti gettano nella mischia il giovane Favaro (classe 2008) al posto di Miron, il ragazzo se pur lento, è però dotato di un sinistro sopraffino e incornicia la sua buona prestazione con il gol del 3 a 1.

Il commento di un raggiante Crisà: “Si sono raggiante, anche se si tratta di un amichevole di fine stagione, perché noi abbiamo ancora lo spirito di giocarcela e di vincere, questo per me è un gran pregio per la squadra e poi, la prestazione dei ragazzi mi è piaciuta, specialmente nel secondo tempo, abbiamo messo in campo una grande attenzione difensiva, il centrocampo a tre ha cantato e portato la croce e il tridente offensivo, ha interpretato bene il primo pressing sulla loro linea di difesa, di tutto questo sono soddisfatto”.

 

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