mercoledì 14 dicembre 2022

Un altro scontro diretto, finito con un nulla di fatto.

Corini cambia ancora la formazione e propone almeno inizialmente un 3-5-2, con Pigliacelli tra i pali, Bettella, Nedelcearu, che va in campo nonostante il lutto per la scomparsa del padre, (la notizia arrivata poco prima della partita) e Marconi in difesa, Sala e Valente esterni a tutta fascia, Segre, Stulac e Gomes il trio in mediana, con Di Mariano e Brunori in avanti. 

I rosanero disputano un primo tempo intenso ed equilibrato, tutto sommato è un buon Palermo, che pareggia anche con la Spal, è il secondo pareggio consecutivo, dopo la vittoria con il Benevento e infila un effimero terzo risultato utile consecutivo, perché è vero che continua a muovere la classifica, ma praticamente è sempre allo stesso punto.

Tolti come sempre Frosinone a 36 e Reggina a 32, il Bari si stacca a 29, seguito da Genoa a 27 e Ternana a 26, in zona play off il Brescia a 24, con il Parma, il Pisa e il Südtirol a 23, in pratica il Palermo è passato da 5 punti dalla zona play off, a soli 3 punti dalla zona a lui più congeniale, davanti a ai rosa però ci sono: Ascoli e Cagliari a 22, Benevento e Modena a 21, il Palermo a 20 punti quindi, è solo a 3 punti dalla zona play off, ma anche solo a 1 punto dalla zona play out, con Venezia e Cittadella a 19, Spal e Cosenza a 17 e quindi pure a 3 punti dalla retrocessione diretta, dove si trovano Como 16 e Perugia 13.

L’ 1 a 1 finale, è un risultato che lascia scontenti le due squadre, ma in campo comunque si è visto un calcio abbastanza piacevole, il primo tempo è stato molto frizzante da parte di un'ottima Spal fino alla mezzora, prima che il Palermo prenda un po’ il pallino del gioco in mano, un buon punto, anche se alle due società sarebbe servito un altro risultato, per uscire dalle zone calde.

Per il Palermo almeno si tratta di un minimo di continuità, cinque punti in tre partite, in questo campionato di serie B, possono essere accettabili, anche in virtù dei costanti segnali di crescita, in intensità, in solidità, in attenzione, in carattere e incisività, la manovra resta piuttosto asfittica ed è Brunori dipendente, tant’è che è italo brasiliano a togliere sempre le castagne dal fuoco.

Dopo un avvio di gara tentennante e complicato, dove la Spal si era fatta preferire ai rosa, marcando una certa supremazia territoriale e con il Palermo che in questi venti minuti, era stato fin troppo accorto e remissivo, il primo tempo diventa equilibrato e Brunori risponde a Meccariello, che con un destro volante su calcio d’angolo, aveva portato in vantaggio gli spallini.

Nel primo tempo i padroni di casa fanno la partita e danno la sensazione di essere più intensi e brillanti, tanto che il Palermo resta basso e corto a protezione della propria porta, non pressa con i tempi giusti i giocatori ferraresi e fa fatica a schermare le trame avversarie, tanto da lasciare presagire il peggio, chiaramente non possono bastare un paio di ribaltamenti di fronte operati da Di Mariano (tra i migliori), per giustificare ancora questa guida tecnica.

Poi come per incanto il Palermo cresce, raggiunge un giro palla interessante e poco dopo Brunori controlla sullo stretto e con uno splendido rasoterra bacia il palo interno e gonfia la rete per il pareggio, non so bene fino a quel punto, quanto fosse meritato, però dopo il gol il Palermo alza il baricentro e cresce in convinzione e intensità, il primo tempo finisce così 1 a 1.

Nella ripresa il Palermo si abbassa troppo e non riesce a creare grandi pericoli, in compenso Pigliacelli evita la sconfitta con interventi importanti, la Spal ha iniziato il secondo tempo con maggiore determinazione, il Palermo invece comincia ad avvertire un po' di stanchezza, anche se il centrocampo rosanero appare efficace, in mezzo c’è la giusta densità e questo complica la vita alla Spal.

I ritmi si abbassano, anche a causa del campo pesante per la pioggia, dopo l’ora di gioco, solita girandola di sostituzioni, entrano in sequenza Broh, Vido, Saric e Soleri, per Stulac, Di Mariano, Segre e Brunori, ancora una volta Saric è stato impalpabile, perde un paio di palloni letali sulla trequarti, per eccesso di personalismo ed è bravo Pigliacelli a metterci una pezza.

Se si eccettua un colpo di testa centrale di Brunori su cross di Segre, la quota offensiva dei rosa nella ripresa, può ritenersi quasi nulla, al netto degli acclarati limiti strutturali e dell'evidente ritardo di condizione, di coloro che avrebbero dovuto, almeno sulla carta, fare la differenza nei rispettivi ruoli, il punto ottenuto va accolto con moderata soddisfazione.

Lo sforzo collettivo di migliorarsi è tangibile, tuttavia è innegabile che la sola buona volontà non basta, per cambiare marcia e di conseguenza la collocazione in classifica, purtroppo servono prestazioni di ben altro livello, adesso l’appuntamento con la vittoria, è rimandato forse a domenica prossima al Barbera, nel derby delle isole contro il Cagliari di Liverani.

I sardi partiti per una risalita trionfale in serie A, annaspano a metà classifica a 22 punti, a solo 2 punti dal Palermo, solo che i rossoblù hanno un potenziale tecnico, almeno due volte quello del Palermo, potenziale tecnico che Rinaudo e & devono rivedere nel mercato di gennaio, magari consultandosi con il nuovo allenatore. 

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