mercoledì 28 dicembre 2022

Brescia e Palermo, non vanno oltre l’1 a 1.

Nel primo tempo a fare la partita è la squadra di Aglietti, complice la scelta deliberata di Corini di chiudersi a testuggine con il suo 3-5-2 e cercare di affondare il colpo in contropiede, il ritmo è sostenuto da entrambi le squadre, ma il piano di Corini non ingrana, l’unico pericolo abbozzato dalle parti del portiere delle rondinelle, è un colpo di testa centrale di Marconi, viziato peraltro da un probabile fallo su Ndoj.

Il Brescia costruisce con pazienza e sfiora il vantaggio attorno alla mezzora con Bianchi, che però impatta male e grazia Pigliacelli, il resto del primo tempo è caratterizzato da una leggera e costante supremazia bresciana, con sprazzi di gioco rosanero, che dà i frutti sperati da Corini, quello di contenere efficacemente i padroni di casa.

Noia e sbadigli al Rigamonti per tutto il primo tempo tra Brescia e Palermo, uno 0 a 0 che non si può di certo imputare alle tante assenze tra le fila dei rosanero, a Nedelcearu squalificato e a Gomes infortunato, si sono aggiunti all’ultimo minuto le indisponibilità di Stulac e Valente e né tanto meno lo 0 a 0 si piò imputare alla piena crisi di risultati dei lombardi, a cui non poteva bastare il recentissimo avvicendamento in panchina.

Primo tempo soporifero, che si chiude senza nessun sussulto di rilievo, il Palermo sembra patire oltremodo le assenze, quella di Stulac e Nedelcearu in particolare e fatica a trovare tracce di automatismi in fase propositiva, tanto che si va all'intervallo con le due squadre sullo 0 a 0.

Il Palermo dopo un primo tempo abbastanza compassato, cresce nella ripresa, forse svegliato dalla rete dei lombardi, succede tutto in un minuto, Segre risponde a Galazzi e i rosa chiudono il 2022 col quinto risultato utile consecutivo, fatto di 1 vittoria e 4 pareggi, al 13esimo posto a 24 punti, a soli 2 punti dalla zona play out, un pari che muove la classifica all’indietro però.

Damiani sostituisce mirabilmente Gomes, a lui viene affidata l’impostazione dell’azione rosanero, partono dai suoi piedi le verticalizzazioni per le ripartenze in contropiede dei rosa, a mio avviso l’ex Empoli è superiore all’ex City, Di Mariano prende il posto di Valente sulla corsia di destra a tutta fascia e fa un partitone, Vido va a fare coppia in avanti dal primo minuto con Brunori, ma neanche lui risulta una buona spalla per l’italo brasiliano.

Ancora un’ottima partita di Segre e una buonissima prestazione di Mateju, Sala e Bettella, dopo il botta e risposta la gara alza i ritmi e si scaldano anche gli animi, Aglietti attinge a tutte le risorse a disposizione, cambiano gli interpreti ma non la sostanza, la classifica vede il Frosinone sempre più leader e campione d’inverno a 39 punti, seguito da un’ottima Reggina a 36, terzo il Genoa a 33, che sta beneficiando della cura Gilardino, con 3 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 4 partite.

Benissimo sta facendo anche il Bari quarto a 30 punti e il Pisa quinto a 29, grazie al ritorno di D’Angelo, scartato quest’estate dal Palermo, il Parma non riesce a trovare continuità di gioco e di risultati, ma resta attaccato al treno play off con 27 punti, così come il Südtirol, che sta facendo abbastanza bene come neo promossa, al settimo posto con 26 punti insieme alla Ternana, i rossoverdi sono in linea con le aspettative della vigilia, anche se rispetto alla partenza, sono una grande delusione.

Ascoli e Modena a 25, sono anche loro in linea con le aspettative, a 25 punti c’è anche il Cagliari, la più deludente di tutte, un po' come il Brescia, anche lei a 25 punti, il Palermo a 24 doveva sicuramente fare meglio, per le attese e la qualità dell’organico, dovrebbe stare almeno al settimo posto, l’altra grande delusione è il Benevento a 22 punti, a pari punti con il Como, da cui ci si aspettava qualcosa in più.

Altra delusione è la Spal, forse non gli si chiedeva di vincere il campionato, ma neanche di stare in questa posizione di classifica a 20 punti dove c’è pure il Venezia, per cui ci si aspettava un posto tra le squadre dei play off, segue il Perugia a 19 punti e in risalita, forse non è squadra da l’ultimo posto, ma una squadra con quell’allenatore non va molto lontano, a 19 punti anche il disastro Cittadella penultima e in caduta libera, chiude all’ultimo posto, ma non inaspettatamente a 17 punti il Cosenza.

Si avvicina il mercato invernale di riparazione e credo che in questa finestra di mercato, il Palermo debba cercare di sistemare l’organico e di provvedere a qualche mancanza estiva, deve inserire qualche elemento che possa elevare il tasso qualitativo, il Palermo è a soli due punti dalla zona play-off, ma anche a due punti da quella play out, zona che non rientra negli obiettivi societari, che per questa stagione sono il consolidamento della categoria, ecco perché sicuramente farà qualche operazione di mercato.

Quindi c’è la necessità di liberare posti nella lista over e i papabili alla cessione dovrebbero essere almeno, Floriano e Lancini e poi bisognerà snellire anche la lista dei giovani e qui gli indiziati dovrebbero essere Doda e Peretti, che potrebbero andare in prestito per giocare di più, Accardi invece non rientra nella lista degli over, è un giocatore bandiera e sarebbe ceduto soltanto per consentire al giocatore di andare a giocare, ma non libererebbe nessun posto nella lista.

La società sicuramente interverrà (deve) in difesa e soprattutto sulla corsia di sinistra, dove potrebbe essere ceduto Crivello, con Devetak che diventa sostituto di Bettella, oramai a suo agio nel ruolo di braccetto di sinistra e non è da escludere, che i rosa possano acquistare un giocatore che copra tutta la fascia.

Stesso discorso sulla corsia di destra, visto lo stop a lungo tempo di Elia, anche se a me è piaciuto Di Mariano come suo sostituto e che fra l’altro e meno adatto a giocare come spalla di Brunori, ruolo per il quale, sembra essere candidato l’ex Valerio Verre, attualmente alla Sampdoria e finito nel mirino anche, di Bari e Cagliari.

Anche per il centravanti serve un vice Brunori da acquistare nel mercato invernale, visto che né Vido e né Soleri hanno queste caratteristiche, dove non si prevedono grossi movimenti è a centrocampo, vista l’abbondanza e la qualità dei giocatori in organico. 

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