venerdì 30 dicembre 2022

Il Palermo lavora per sfoltire l'organico.

 

Il Palermo sta per definire la prima operazione in uscita, la collaudata coppia Rinaudo-Zavagno, sono a lavoro per sfoltire l’organico a disposizione di Corini e gettare le basi per eventuali e possibili nuovi innesti, la prima operazione in uscita è quella del difensore Accardi, il classe 1995 è praticamente oramai del Piacenza, i biancorossi hanno già annunciato l’acquisto, di cui manca solo l’ufficialità, dichiarando già che il calciatore si unirà a loro il 2 gennaio.

Il Palermo è già molto operoso sul calciomercato e continua il lavoro di sfoltimento dell’organico, dimostrando di avere già preparato le operazioni in precedenza e adesso le sta portando a termine, della lista dei partenti, Accardi è ormai virtualmente ceduto al Piacenza, ma anche per Devetak si parla di un’operazione conclusa solo da ufficializzare, il difensore serbo ex Vojvodina, dovrebbe andare in prestito alla Viterbese.

Il Cosenza invece starebbe pensando a Crivello, il classe 1991, anche lui palermitano come Accardi, con la sua partenza libererebbe uno slot nella lista dei 18 over 23, quello che ci permetterebbe di prendere Azzi o chi per lui, Fiorentina e Palermo, hanno preso una decisione su Edoardo Pierozzi, il terzino classe 2001 lascerà Palermo a gennaio, non appena saranno risolti gli ultimi cavilli burocratici.

Andrà di nuovo in prestito fino al termine del campionato, in una squadra di serie B (Como o Brescia), oppure in serie C, in una tra Reggiana, Pescara o Crotone, resta comunque da capire, il perché un giocatore che aveva fatto bene un anno fa in serie B con l’Alessandria, al punto da essere chiamato nello stage a Coverciano da Mancini, sia stato frettolosamente messo da parte da Corini, nonostante le necessità sulla fascia.

Ancora nessuna indiscrezione per quanto riguarda: Lancini, Peretti e Doda, sul secondo e anche sul terzo, una soluzione in serie C si trova, quello che preoccupa di più e la posizione di Lancini, che a parte il fatto che non rientra nel progetto Corini, qui al contrario di Pierozzi se ne capiscono le ragioni, la sua cessione serve anche a liberare uno slot nella lista dei 18 over 23, per fare spazio al primo acquisto di gennaio del Palermo.

Perché è fatta per il difensore Orihuela, che arriva a Palermo proprio per sostituire Lancini, l’affare è praticamente definito, visto che si tratta di un trasferimento tutto interno alla galassia City Football Group, arriva dal Montevideo City Torque (non so come mai il Palermo non si chiami “Palermo City”), è un difensore classe 2001, l'operazione è possibile perché ha un passaporto comunitario ed è stata definita a titolo temporaneo, l'ufficialità è attesa per la prossima settimana.

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Riese

Ultimo allenamento del 2022 per gli allievi del Riese, anzi, ultima amichevole del 2022 a Vallà, dove la squadra si è ritrovata per giocare la partita amichevole con i giovanissimi, in programma il 17 dicembre e poi rinviata al 30, per impraticabilità del campo, questa amichevole vinta 4 a 1, segue quella di giovedì 29 fatta con la juniores e persa per 3 a 1.

Quella con la Juniores ha dato ottime indicazioni al tecnico Crisà, questa con i giovanissimi un po' meno, alla fine dell’amichevole, si è svolta una grigliata di congedo, la ripresa degli allenamenti è prevista per mercoledì 4 gennaio 2023, in vista dell’amichevole dell’8 gennaio a Travettore, contro gli allievi del Transvector.

Ascoltiamo le parole del tecnico, dopo questa doppia amichevole, con una squadra di categoria superiore e l’altra di categoria inferiore, come giudica questi due test così diversi tra di loro:

"Per me lo scopo era quello di tenere sotto pressione i ragazzi in questi giorni, al di là dei giorni di festa, dobbiamo sempre cercare di stare in forma, fra poco arrivano i giorni in cui non ci si potrà rilassare e dovremo essere bravi a farci trovare pronti, per quello che ho visto, penso che siamo arrivati a un buon punto, alla fine di questo periodo di sosta.

In testa deve esserci sempre l'obiettivo della vittoria e l’amichevole contro la juniores, doveva darci l’impegno massimo del campionato, anche se non eravamo tutti, poi l’altro obiettivo era quello di dare a tutti minutaggio, anche a quelli che non hanno una condizione atletica ottimale.

Antei non è disponibile e quindi non ho ancora potuto provare con lui il nuovo sistema di gioco, dobbiamo correre di più, controllare meglio la partita e avere il predominio sulla squadra avversaria, dobbiamo migliorare la personalità per giocare a centrocampo ed esprimere un buon calcio.

Mercato? È arrivato Sulejmani e a gennaio arriverà anche D’amico, ma sono fermi entrambi da due anni, al momento sono concentrato su ciò che ho a disposizione e nel momento del bisogno spero di poter far salire qualche giovanissimo.

Il modulo? Un allenatore a volte deve cambiare sistema di gioco, c’è un lavoro extra da fare, ma a me piace sviluppare determinate situazioni, che per le assenze fino ad adesso non lo abbiamo fatto, il 4-3-3 è il mio sistema preferito, ma è il campo che ci darà le risposte, Soligo falso nove? Ho bisogno di maggiore sostanza in avanti, lui è il secondo marcatore della squadra ed è bravo nel giocare tra le linee, ho visto che lì davanti stiamo soffrendo e ho cambiato".

Palermo pronto a tuffarsi nel mercato.

È una speranza e allo stesso tempo una certezza, chi più e chi meno tutti ci siamo accorti, che in questa squadra ci sono cose da sistemare ricorrendo al mercato, se ne sarà accorto sicuramente Rinaudo, che fra l’altro sa se si può spendere oppure no e se ne sarà accorto anche Corini, visto che c’è gente che non ha mai visto il campo.

Che li abbia fornito Corini o che siano state decise dalla società, il Palermo dovrebbe avere già le sue linee guida per la sessione invernale del mercato, partendo dalla priorità di vendere, per fare spazio all’acquisto di nuovi giocatori e di qualità, in grado di migliorare tecnicamente l’organico a disposizione.

Non credo alle voci che il Palermo voglia cedere, solo per diminuire il peso del monte ingaggi, uno perché ci sono giocatori in esubero e devono andare via anche se costassero zero e due, perché ce ne sono degli altri che non sono adatti alle aspettative del Palermo e quindi bisogna fare spazio ai nuovi ingressi.

Il mercato e le operazioni in uscita, dovrebbero interessare sicuramente i cinque giocatori che non hanno visto campo: Accardi, Lancini, Doda, Peretti e Pierozzi, completamente fuori dal progetto tecnico rosanero e possibilmente poi anche Crivello, Vido e Soleri, poco utilizzati e che allo stesso tempo hanno reso pure poco.

La data ufficiale dell’apertura della sessione invernale è fissata per il 2 di gennaio, ma il Palermo sa già cosa deve fare e cercherà di sfruttare anche questi giorni che lo precedono, magari con delle ufficialità che dovranno essere ratificate poi a gennaio, le prime ufficialità dovrebbero arrivare dallo sfoltimento dell’organico e da alcune scadenze di contratto.

Cinque sono i possibili (sicuri) partenti e di sicuro qualcuno in più, quattro di loro (Accardi, Doda, Peretti e Pierozzi) non inciderebbero nelle liste e quindi, l’unico a liberare un posto per i nuovi arrivi sarebbe Lancini, l'intenzione è sicuramente quella di cederli a gennaio, anche se non sarà semplice, visto che di estimatori in questo momento non ce ne sono, ma quello che diventa più importante, è riuscire a cedere giocatori inseriti nelle liste e che abbiano mercato.

A quanto pare, risulta che ci siano corteggiatori in serie C per Soleri, che al di là di essere stato utilizzato poco e male, ha una condizione "gerarchica", che lo vede dietro a Brunori e a Vido, forse si salva Vido (arrivato a fine mercato estivo), anche se non ha mai convinto, il suo contratto scade nel 2023, ma il piano di Rinaudo è quello di cercare un vice Brunori, che abbia le caratteristiche della punta fisica e di peso e Vido non è quel genere di calciatore, questo potrebbe portarlo alla cessione già a gennaio.

In buona sostanza, Vido resta se non si trova il vice Brunori, un altro giocatore che potrebbe (per me dovrebbe) salutare è Crivello, ha un contratto in scadenza nel 2024, ma lui era già fuori rosa lo scorso campionato, speriamo che già a gennaio vada via, anche con la rescissione del contratto, insomma, dovrebbero partire in otto (io ci metterei anche Floriano), ma ci sarebbe posto solo per 4/5 nuovi innesti.

Il primo a partire sarà Accardi, che ha già trovato un accordo con il Piacenza in Serie C, l’affare è ai dettagli e quanto prima si avrà l’ufficialità, per quel che riguarda le operazioni in entrata, mancano un esterno destro, in difesa almeno un centrale e un terzino a sinistra, una punta da affiancare a Brunori e un suo vice, sarà il mercato delle occasioni, come spesso capita a gennaio, comprare solo per comprare non ne vale la pena, chi arriva (se arriva), deve essere sicuramente un giocatore di qualità e sarebbe il segno, che la società crede di potersi salvare tranquillamente e forse anche di potere ambire a qualcosa di più.

Tra i nomi che si fanno, c’è quello di Azzi terzino del Modena, il suo procuratore dice che non c’è niente di concreto, ma non è arrivata nemmeno nessuna smentita, nasce esterno offensivo e Tesser nel Modena lo trasforma in terzino, lo scorso anno in 37 presenze con il Modena, ha segnato 7 gol e fornito 7 assist, credo che per il modulo dei rosa, un giocatore così a tutta fascia, possa essere funzionale e poi è un vero e proprio jolly, visto che può giocare anche sulla fascia destra e ha un contratto che scade nel 2023.

Tanto che Devetak potrebbe approdare alla Viterbese, come Accardi anche lui in Serie C, in questo caso andrebbe in prestito, per fare esperienza nel calcio italiano, le uscite di Accardi e Devetak, verrebbero compensate dall’arrivo di Orihuela, difensore uruguayano classe 2001 in forza al Montevideo City, squadra della galassia City Group, così come non va sottovalutata, la possibilità di prendere Kastanos, il 24enne centrocampista della Salernitana, è seguito anche da alcune società di serie B. 

mercoledì 28 dicembre 2022

Brescia e Palermo, non vanno oltre l’1 a 1.

Nel primo tempo a fare la partita è la squadra di Aglietti, complice la scelta deliberata di Corini di chiudersi a testuggine con il suo 3-5-2 e cercare di affondare il colpo in contropiede, il ritmo è sostenuto da entrambi le squadre, ma il piano di Corini non ingrana, l’unico pericolo abbozzato dalle parti del portiere delle rondinelle, è un colpo di testa centrale di Marconi, viziato peraltro da un probabile fallo su Ndoj.

Il Brescia costruisce con pazienza e sfiora il vantaggio attorno alla mezzora con Bianchi, che però impatta male e grazia Pigliacelli, il resto del primo tempo è caratterizzato da una leggera e costante supremazia bresciana, con sprazzi di gioco rosanero, che dà i frutti sperati da Corini, quello di contenere efficacemente i padroni di casa.

Noia e sbadigli al Rigamonti per tutto il primo tempo tra Brescia e Palermo, uno 0 a 0 che non si può di certo imputare alle tante assenze tra le fila dei rosanero, a Nedelcearu squalificato e a Gomes infortunato, si sono aggiunti all’ultimo minuto le indisponibilità di Stulac e Valente e né tanto meno lo 0 a 0 si piò imputare alla piena crisi di risultati dei lombardi, a cui non poteva bastare il recentissimo avvicendamento in panchina.

Primo tempo soporifero, che si chiude senza nessun sussulto di rilievo, il Palermo sembra patire oltremodo le assenze, quella di Stulac e Nedelcearu in particolare e fatica a trovare tracce di automatismi in fase propositiva, tanto che si va all'intervallo con le due squadre sullo 0 a 0.

Il Palermo dopo un primo tempo abbastanza compassato, cresce nella ripresa, forse svegliato dalla rete dei lombardi, succede tutto in un minuto, Segre risponde a Galazzi e i rosa chiudono il 2022 col quinto risultato utile consecutivo, fatto di 1 vittoria e 4 pareggi, al 13esimo posto a 24 punti, a soli 2 punti dalla zona play out, un pari che muove la classifica all’indietro però.

Damiani sostituisce mirabilmente Gomes, a lui viene affidata l’impostazione dell’azione rosanero, partono dai suoi piedi le verticalizzazioni per le ripartenze in contropiede dei rosa, a mio avviso l’ex Empoli è superiore all’ex City, Di Mariano prende il posto di Valente sulla corsia di destra a tutta fascia e fa un partitone, Vido va a fare coppia in avanti dal primo minuto con Brunori, ma neanche lui risulta una buona spalla per l’italo brasiliano.

Ancora un’ottima partita di Segre e una buonissima prestazione di Mateju, Sala e Bettella, dopo il botta e risposta la gara alza i ritmi e si scaldano anche gli animi, Aglietti attinge a tutte le risorse a disposizione, cambiano gli interpreti ma non la sostanza, la classifica vede il Frosinone sempre più leader e campione d’inverno a 39 punti, seguito da un’ottima Reggina a 36, terzo il Genoa a 33, che sta beneficiando della cura Gilardino, con 3 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 4 partite.

Benissimo sta facendo anche il Bari quarto a 30 punti e il Pisa quinto a 29, grazie al ritorno di D’Angelo, scartato quest’estate dal Palermo, il Parma non riesce a trovare continuità di gioco e di risultati, ma resta attaccato al treno play off con 27 punti, così come il Südtirol, che sta facendo abbastanza bene come neo promossa, al settimo posto con 26 punti insieme alla Ternana, i rossoverdi sono in linea con le aspettative della vigilia, anche se rispetto alla partenza, sono una grande delusione.

Ascoli e Modena a 25, sono anche loro in linea con le aspettative, a 25 punti c’è anche il Cagliari, la più deludente di tutte, un po' come il Brescia, anche lei a 25 punti, il Palermo a 24 doveva sicuramente fare meglio, per le attese e la qualità dell’organico, dovrebbe stare almeno al settimo posto, l’altra grande delusione è il Benevento a 22 punti, a pari punti con il Como, da cui ci si aspettava qualcosa in più.

Altra delusione è la Spal, forse non gli si chiedeva di vincere il campionato, ma neanche di stare in questa posizione di classifica a 20 punti dove c’è pure il Venezia, per cui ci si aspettava un posto tra le squadre dei play off, segue il Perugia a 19 punti e in risalita, forse non è squadra da l’ultimo posto, ma una squadra con quell’allenatore non va molto lontano, a 19 punti anche il disastro Cittadella penultima e in caduta libera, chiude all’ultimo posto, ma non inaspettatamente a 17 punti il Cosenza.

Si avvicina il mercato invernale di riparazione e credo che in questa finestra di mercato, il Palermo debba cercare di sistemare l’organico e di provvedere a qualche mancanza estiva, deve inserire qualche elemento che possa elevare il tasso qualitativo, il Palermo è a soli due punti dalla zona play-off, ma anche a due punti da quella play out, zona che non rientra negli obiettivi societari, che per questa stagione sono il consolidamento della categoria, ecco perché sicuramente farà qualche operazione di mercato.

Quindi c’è la necessità di liberare posti nella lista over e i papabili alla cessione dovrebbero essere almeno, Floriano e Lancini e poi bisognerà snellire anche la lista dei giovani e qui gli indiziati dovrebbero essere Doda e Peretti, che potrebbero andare in prestito per giocare di più, Accardi invece non rientra nella lista degli over, è un giocatore bandiera e sarebbe ceduto soltanto per consentire al giocatore di andare a giocare, ma non libererebbe nessun posto nella lista.

La società sicuramente interverrà (deve) in difesa e soprattutto sulla corsia di sinistra, dove potrebbe essere ceduto Crivello, con Devetak che diventa sostituto di Bettella, oramai a suo agio nel ruolo di braccetto di sinistra e non è da escludere, che i rosa possano acquistare un giocatore che copra tutta la fascia.

Stesso discorso sulla corsia di destra, visto lo stop a lungo tempo di Elia, anche se a me è piaciuto Di Mariano come suo sostituto e che fra l’altro e meno adatto a giocare come spalla di Brunori, ruolo per il quale, sembra essere candidato l’ex Valerio Verre, attualmente alla Sampdoria e finito nel mirino anche, di Bari e Cagliari.

Anche per il centravanti serve un vice Brunori da acquistare nel mercato invernale, visto che né Vido e né Soleri hanno queste caratteristiche, dove non si prevedono grossi movimenti è a centrocampo, vista l’abbondanza e la qualità dei giocatori in organico. 

venerdì 23 dicembre 2022

Brescia, una partita per avvicinarsi ai play off.

 

Chiudere nella parte sinistra della classifica per il Palermo, significherebbe centrare l’obiettivo minimo che si era dato a inizio stagione e visto come si erano messe le cose, sarebbe un grande successo e darebbe morale ai rosa, tutto potrebbe essere possibile, a causa di una classifica cortissima e di un campionato livellato, ma una sconfitta potrebbe ricacciarci nella lotta per non retrocedere.

I tre punti della diciannovesima giornata, offrono un'opportunità particolarmente al Palermo, che vede la possibilità di chiudere il 2022 nella parte sinistra della classifica, in caso di successo, oltre a sorpassare lo stesso Brescia (solo di un punto più avanti), i rosa potrebbero affacciarsi alla zona playoff, sicuramente sarà una trasferta con vista sui play-off e che farebbe chiudere in bellezza l'anno solare.

Certamente in quella posizione, il Palermo potrebbe affrontare con un altro piglio il girone di ritorno, specialmente se Rinaudo avrà mandato di migliorare questa squadra, nella prossima sessione di mercato, Finire bene l’andata e poi pensare ai rinforzi, perché la classifica di serie B si restringe giornata dopo giornata e con questo brutto equilibrio che regna sovrano, può lanciarti verso i piani alti, come risucchiati nelle sabbie mobili della salvezza.

Il Palermo ha l’obbligo di migliorarsi, per spezzare quest’equilibrio e mettersi al riparo da ogni sorpresa, poi se questa rottura d’equilibrio ci rilancia per i play off meglio ancora, ma dobbiamo fare mercato, per uscire da questo enorme equivoco, prendendo intanto un altro che metta la palla in rete oltre a Brunori, perché sono tante le perplessità sul rendimento offensivo del resto della squadra.

Il Palermo è chiamato ad intervenire su più reparti, ma la zona del campo sulla quale urgono interventi maggiori è la panchina e non parlo solo dell’allenatore, col passaggio alla difesa a tre, Mateju e Buttaro sarebbero certamente più adatti a coprire il ruolo di braccetto di destra e non quello di esterno a tutta fascia.

Per sopperire all'assenza di Elia, il supporto di Valente è stato determinante, ma manca un’alternativa valida, sul fronte opposto dove c’è Sala, perché Devetak e specialmente Crivello, non sembrano adatti per il ruolo a tutta fascia e poi non considero Lancini e Marconi, delle buone riserve per la serie B, dunque, il Palermo ha la necessità, di rivedere molte cose in difesa e tanti i giocatori che vedono poco il campo, dovrebbe essere lasciarli partire.

A gennaio alcuni “senatori” come Marconi, Lancini, Floriano, Crivello e Accardi, possono salutare, non sono pochi quindi i calciatori rimasti fuori dal progetto in questa prima parte di stagione, specialmente Peretti, Doda e Pierozzi, un’abbondanza suggerita dalla regola degli Under 23 e dalle "bandiere", che consentono il tesseramento illimitato.

Brunori e altri due palermitani, hanno fatto lo stage di dicembre al centro federale di Coverciano, la notizia sapeva un po' da fantacalcio, invece Brunori è stato convocato davvero dal ct Mancini, con lui sono stati convocati altri due palermitani: Gallo terzino del Lecce e Quagliata terzino della Cremonese, per non contare che è stato convocato anche l'ex rosanero Lucca, oggi all'Ajax.

Nel 2004, era toccato a Toni essere convocato in Nazionale, al termine del campionato di serie B e proprio da Palermo e col Palermo, ha iniziato il suo percorso in azzurro, che lo ha portato a sollevare la Coppa del Mondo del 2006, speriamo che il percorso di Brunori sia molto simile a quello di Toni, come è simile l'esultanza, che un po' richiama quella del gigante emiliano, anche questo potrebbe essere un segno del destino.

Inizio modulo

 

lunedì 19 dicembre 2022

Battuto il Cagliari per 2 a 1.

 

Nella 18esima giornata del campionato di serie B, tonfo a sorpresa del Parma nel derby contro la Spal, che tenta di scappare dalla palude della zona retrocessione, l'Ascoli vince 3 a 1 a Cosenza e consolida la nona posizione in classifica, a ridosso dei play off, pari tra Modena e Benevento che non accontenta nessuno, ma che muove la classifica, impresa del Como che batte e umilia la Ternana, con un netto 3 a 0 in casa delle “fere” e infine, il sempre più sorprendente Sudtirol, si impone per 2 a 0 sul campo del Cittadella e la mette in guai seri.

Questa la classifica aggiornata del campionato di Serie B, dopo la 18esima giornata e in attesa di Venezia-Perugia: Frosinone 36; Reggina 33; Bari e Genoa 30 e alla prossima se la vedranno tra di loro, Pisa, Parma, Südtirol e Ternana a 26 punti, chiudono la zona play off, Ascoli 25; Brescia 24 e Palermo 23, costituiscono il centro classifica con vista sui play off e la prossima partita c’è Brescia-Palermo, Benevento, Modena e Cagliari a 22 punti, rischiano la zona calda della classifica, dove ci sono ancora: Spal 20; Venezia, Como e Cittadella 19, Cosenza 17 e Perugia 13.

Il Palermo tiene botta nell’affascinante derby delle isole tra Palermo e Cagliari, tra due squadre in cerca delle loro identità e degli obiettivi stagionali prefissati e per i quali entrambi stentano, i rosanero lasciano intravedere tenui e costanti segnali di crescita, sul piano del carattere, della compattezza e della tenacia, ma ancora nessun segnale sull'identità tattica.

Piano piano, sta uscendo dalle sabbie mobili della retrocessione in cui era caduto e punta con buone possibilità, alla zona play off sempre più vicina, grazie al quarto risultato utile consecutivo, il Cagliari è una “banda” di solisti, sinceramente tra le squadre più scarse viste fino ad adesso, eppure ha un ottimo organico, devo dire che mi ha colpito profondamente, ma in maniera negativa.

Il Palermo può vantarsi di avere un ottimo Pigliacelli tra i pali, un Segre in ottima forma e il “nazionale” Brunori, il Cagliari ha elementi di notevole spessore per la categoria: Nandez, Falco, Lapadula, Pavoletti, per non parlare degli assenti: Barreca, Rog e Goldaniga, il Palermo se pur faticosamente, in un campionato equilibrato e livellato verso il basso, sta avvicinandosi all’obiettivo dichiarato dei play off, mentre il Cagliari con la sua cifra tecnica, è stato costruito per centrare il salto di categoria.

Il Palermo scende in campo con la sua nuova “identità” tattica, un 5-3-2 prudente, coperto, accorto e abbottonato, contratto e votato a contenere l’avversario, con 9 uomini dietro la linea della palla, i rosa come è normale che sia, stentano ad arginare in pressing alto la manovra del Cagliari, che anche se non ha una certa linearità e fluidità, riesce ad essere avvolgente, sia sulla trequarti che in ampiezza.

Il Palermo gestisce con troppo affanno, la prima mezz'ora di partita, resta corto, ordinato e compatto, poi la svolta su un cross teso di Sala e il Cagliari regala un calcio d'angolo ai rosa, che diventa fatale per gli avversari, perché da questo corner nasce l'ingenuo fallo di Nandez su Stulac ed il conseguente calcio di rigore che rompe l'equilibrio.

Brunori si presenta ancora sul dischetto e stavolta fa centro, con un destro secco e preciso che spiazza Radunovic, sull'inerzia psicologica del vantaggio, il Palermo crea i presupposti per il raddoppio (sul finale di tempo un sinistro potente di Sala sfiora l'incrocio), il Cagliari non reagisce e nella ripresa tutti si aspettano la reazione dei rossoblù, che non c’è.

Nel secondo tempo invece il Cagliari resta a guardare, il Palermo parte con maggiore convinzione e all'8vo su azione d'angolo, Segre anticipa Obert e segna il 2 a 0, che di fatto chiude la partita, perché il Cagliari a quel punto non c’è più e i rosa controllano senza problemi l’incontro, il Cagliari è in palese difficoltà e si sbilancia allungandosi pericolosamente, permettendo al Palermo molte ripartenze.

In una di queste al 41esimo Di Mariano sfiora il tris, centrando Radunovic da due passi, dopo la prima mezz’ora del primo tempo, il Cagliari non ha tirato più, la prima conclusione arriva al 91esimo, con un sinistro senza pretese parato da Pigliacelli, al 95esimo invece su cross di Luvumbo, spizzata di Pereiro e rete di Pavoletti in scivolata.

Il gol accende gli ultimi minuti finali di un recupero di 9 minuti e oltre, dati giustamente da un mediocre Maresca (mediocre anche in serie B) e al 98esimo Pigliacelli salva il 2 a 2 sul sinistro di Carboni, finisce così con la vittoria del Palermo, che scavalca il Cagliari in classifica e si appresta a disputare lo scontro diretto con il Brescia, che potrebbe sistemare meglio la classifica e dare un’altra impronta al campionato di ritorno.

mercoledì 14 dicembre 2022

Un altro scontro diretto, finito con un nulla di fatto.

Corini cambia ancora la formazione e propone almeno inizialmente un 3-5-2, con Pigliacelli tra i pali, Bettella, Nedelcearu, che va in campo nonostante il lutto per la scomparsa del padre, (la notizia arrivata poco prima della partita) e Marconi in difesa, Sala e Valente esterni a tutta fascia, Segre, Stulac e Gomes il trio in mediana, con Di Mariano e Brunori in avanti. 

I rosanero disputano un primo tempo intenso ed equilibrato, tutto sommato è un buon Palermo, che pareggia anche con la Spal, è il secondo pareggio consecutivo, dopo la vittoria con il Benevento e infila un effimero terzo risultato utile consecutivo, perché è vero che continua a muovere la classifica, ma praticamente è sempre allo stesso punto.

Tolti come sempre Frosinone a 36 e Reggina a 32, il Bari si stacca a 29, seguito da Genoa a 27 e Ternana a 26, in zona play off il Brescia a 24, con il Parma, il Pisa e il Südtirol a 23, in pratica il Palermo è passato da 5 punti dalla zona play off, a soli 3 punti dalla zona a lui più congeniale, davanti a ai rosa però ci sono: Ascoli e Cagliari a 22, Benevento e Modena a 21, il Palermo a 20 punti quindi, è solo a 3 punti dalla zona play off, ma anche solo a 1 punto dalla zona play out, con Venezia e Cittadella a 19, Spal e Cosenza a 17 e quindi pure a 3 punti dalla retrocessione diretta, dove si trovano Como 16 e Perugia 13.

L’ 1 a 1 finale, è un risultato che lascia scontenti le due squadre, ma in campo comunque si è visto un calcio abbastanza piacevole, il primo tempo è stato molto frizzante da parte di un'ottima Spal fino alla mezzora, prima che il Palermo prenda un po’ il pallino del gioco in mano, un buon punto, anche se alle due società sarebbe servito un altro risultato, per uscire dalle zone calde.

Per il Palermo almeno si tratta di un minimo di continuità, cinque punti in tre partite, in questo campionato di serie B, possono essere accettabili, anche in virtù dei costanti segnali di crescita, in intensità, in solidità, in attenzione, in carattere e incisività, la manovra resta piuttosto asfittica ed è Brunori dipendente, tant’è che è italo brasiliano a togliere sempre le castagne dal fuoco.

Dopo un avvio di gara tentennante e complicato, dove la Spal si era fatta preferire ai rosa, marcando una certa supremazia territoriale e con il Palermo che in questi venti minuti, era stato fin troppo accorto e remissivo, il primo tempo diventa equilibrato e Brunori risponde a Meccariello, che con un destro volante su calcio d’angolo, aveva portato in vantaggio gli spallini.

Nel primo tempo i padroni di casa fanno la partita e danno la sensazione di essere più intensi e brillanti, tanto che il Palermo resta basso e corto a protezione della propria porta, non pressa con i tempi giusti i giocatori ferraresi e fa fatica a schermare le trame avversarie, tanto da lasciare presagire il peggio, chiaramente non possono bastare un paio di ribaltamenti di fronte operati da Di Mariano (tra i migliori), per giustificare ancora questa guida tecnica.

Poi come per incanto il Palermo cresce, raggiunge un giro palla interessante e poco dopo Brunori controlla sullo stretto e con uno splendido rasoterra bacia il palo interno e gonfia la rete per il pareggio, non so bene fino a quel punto, quanto fosse meritato, però dopo il gol il Palermo alza il baricentro e cresce in convinzione e intensità, il primo tempo finisce così 1 a 1.

Nella ripresa il Palermo si abbassa troppo e non riesce a creare grandi pericoli, in compenso Pigliacelli evita la sconfitta con interventi importanti, la Spal ha iniziato il secondo tempo con maggiore determinazione, il Palermo invece comincia ad avvertire un po' di stanchezza, anche se il centrocampo rosanero appare efficace, in mezzo c’è la giusta densità e questo complica la vita alla Spal.

I ritmi si abbassano, anche a causa del campo pesante per la pioggia, dopo l’ora di gioco, solita girandola di sostituzioni, entrano in sequenza Broh, Vido, Saric e Soleri, per Stulac, Di Mariano, Segre e Brunori, ancora una volta Saric è stato impalpabile, perde un paio di palloni letali sulla trequarti, per eccesso di personalismo ed è bravo Pigliacelli a metterci una pezza.

Se si eccettua un colpo di testa centrale di Brunori su cross di Segre, la quota offensiva dei rosa nella ripresa, può ritenersi quasi nulla, al netto degli acclarati limiti strutturali e dell'evidente ritardo di condizione, di coloro che avrebbero dovuto, almeno sulla carta, fare la differenza nei rispettivi ruoli, il punto ottenuto va accolto con moderata soddisfazione.

Lo sforzo collettivo di migliorarsi è tangibile, tuttavia è innegabile che la sola buona volontà non basta, per cambiare marcia e di conseguenza la collocazione in classifica, purtroppo servono prestazioni di ben altro livello, adesso l’appuntamento con la vittoria, è rimandato forse a domenica prossima al Barbera, nel derby delle isole contro il Cagliari di Liverani.

I sardi partiti per una risalita trionfale in serie A, annaspano a metà classifica a 22 punti, a solo 2 punti dal Palermo, solo che i rossoblù hanno un potenziale tecnico, almeno due volte quello del Palermo, potenziale tecnico che Rinaudo e & devono rivedere nel mercato di gennaio, magari consultandosi con il nuovo allenatore. 

venerdì 9 dicembre 2022

Al Barbera col Como finisce 0 a 0, un’altra occasione persa.

Il Palermo gioca un buon primo tempo, penso complice anche un modesto Como, in difesa e a centrocampo, si ha avuto l’impressione che qualcosa sia cambiato, invece nel secondo tempo i rosa non riescono ad impensierire gli avversari e perdono un’altra occasione, perché con una vittoria i rosanero sarebbero andati a -1 dalla zona playoff e invece siamo rimasti ad annaspare appena fuori dalle acque territoriali dei play out.

Il Como da parte sua blinda lo 0 a 0 e in attesa che rientrino Baselli e Fabregas, si accontenta di questo pareggio,

la partita è stata giocata a visto aperto, però se si eccettua il palo di Segre nei minuti iniziali, è stata una partita senza troppe azioni di rilievo, alla fine e lo si vede dai cambi, i due allenatori mirano a non perderla, il pareggio se vogliamo è giusto, in una partita caratterizzata da luci e ombre, dove nel primo tempo si è visto tutto sommato un buon Palermo, che ha sfiorato la rete con il palo di Segre e ha avuto qualche buona chance con Brunori, ma messo in difficoltà dal trio d’attacco del Como.

Corini ha lasciato a riposo Valente (penso ritenuto stanco) e lo ha sostituito con Vido, piazza Di Mariano a tutta fascia sulla destra, in mezzo conferma Damiani Gomes e Segre, mentre il Como scende in campo con un classico 4-3-3, con un tridente d’attacco di rispetto e prestigio, formato da Cutrone, Cerri e Mancuso, che già ci dice che il Como ha voglia di giocarsela a viso aperto.

Il Palermo nel primo tempo è brillante e in cerca di slancio e continuità, un avvio di gara scoppiettante e dopo la vittoria di Benevento, è un Palermo più intenso e dinamico, il Como tiene botta, vacilla un poco, ma non sta a guardare e prova a rispondere colpo su colpo, con il suo tridente offensivo di tutto rispetto. 

I rosa giocando a buon ritmo e in alcuni momenti la manovra è pure armoniosa, avvolgente e incisiva, tanto che arrivano pure le occasioni, Segre di testa prende il palo e la difesa lariana si salva per il rotto della cuffia, su una doppia conclusione ravvicinata di Brunori, il Como risponde con Mancuso che si presenta a tu per tu con Pigliacelli, che si oppone in uscita bassa, ancora Segre di testa e para in tuffo il portiere Vigorito.

Mancuso sfiora il gol con un bel mancino a giro dal limite, Damiani si conferma lucido e illuminante a centrocampo, il Palermo attacca con più uomini, ma si scopre un poco, prima Cutrone e poi Cerri mettono i brividi a Pigliacelli, non centrando la porta da ottima posizione.

Nel secondo tempo il Palermo non riesce più a rendersi pericoloso ed è il Como a sfiorare due volte il vantaggio e in una colpisce pure la traversa, grazie alla parata prodigiosa di Pigliacelli, nel secondo tempo c’è troppa confusione e imprecisione, che non consentono ai giocatori di sviluppare vere occasioni da rete, i cambi non incidono, i ritmi si abbassano e il Como si compatta.

A pochi secondi dalla fine, Brunori viene toccato da Binks, per l’arbitro non c’è nulla, ma c’è un tocco del difensore avversario sul piede del capitano rosanero, una situazione al limite, ma l’arbitro fischia la fine e decreta un pareggio che lascia l'amaro in bocca, il Palermo non riesce ad andare oltre al pareggio, un pareggio che è un’occasione persa, soprattutto alla luce degli altri risultati e domenica gioca contro la Spal in trasferta, un altro scontro diretto.



Riese, Crisà: “Giocare peggio di così è difficile”.

Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Riese, dopo l’amichevole contro il Roxius.

"Non posso essere chiaramente soddisfatto di questo risultato e di questa prestazione, quello che ho visto è francamente troppo poco, giocare peggio di così è difficile, 9 gol non li abbiamo presi in campionato, neanche da squadre molto più forti di questa, come sempre siamo partiti male e poi ci mancano soluzioni negli ultimi 20 metri”.  

Qual è il motivo dei tantissimi errori commessi nel corso della gara?

“La svogliatezza e il campo sintetico hanno giocato un ruolo determinante, detto questo, l’ho detto ai ragazzi: ho visto gli stessi errori che ho visto anche in altre partite, continuiamo a fare passi indietro anziché in avanti, dobbiamo dare e pretendere di più da noi stessi, se non giochiamo bene il responsabile non sono io, le cose gli e le ho dette in tutte le salse, ma sono refrattari a tutto”.

Sui singoli cosa ci dice:

 "Tutti come sempre, hanno evidenziato i loro limiti tecnici e mentali, Zampieri, un ragazzo in prestito dai giovanissimi, ha fatto quasi subito il suo ingresso in campo e la sua partita è stata molto promettente, mi piacerebbe poterlo riproporre, però…., Ceccato ha cominciato dall’inizio come mezzala, non stava tanto bene ed era prevista una staffetta con Sulejmani, ma questi però risentiva ancora di un affaticamento muscolare e Ceccato ha finito per fare tutta la partita ed ha finito in calando.

Besmir è quello che ha giocato di meno, ha cominciato da difensore centrale e poi è andato a fare la punta, non ha fatto male, ma merita un’altra chance, Simeoni sull’aut di destra ha fatto una prestazione senza lode e senza infamia, ha patito la fisicità degli avversari, ma non dimentichiamo che questi sono giovanissimi, non ha fatto una buona prova invece Berno, un po' perché costretto fuori ruolo e un po' perché anche lui ha sofferto la fisicità dell’avversario”.

Fin qui ha parlato dei giovanissimi che sono stati aggregati e dei suoi:

“Preferisco non parlarne, se no divento ancora più nervoso”.

L’attacco non ha fatto un tiro in porta per tutta la partita:

"Si! E sono preoccupato, come ha visto abbiamo provato soluzioni nuove, ma il risultato non è cambiato, anzi, forse si sono creati problemi da un’altra parte, ma in rosa non abbiamo altri giocatori, se potessi avere in pianta stabile almeno 3 dei 5 giovanissimi utilizzati oggi, non dico che avrei risolto i problemi offensivi, ma avremmo la possibilità di avere soluzioni diverse”.

L’analisi finale:

"Non sono contento della nostra prestazione di oggi e del campionato in generale, l’amichevole di oggi così come le altre, era importante per trovare nuove soluzioni importanti e per conoscere i giovanissimi, che saranno gli allievi del prossimo anno, dobbiamo essere bravi a non perdere la condizione, perché il campionato è ancora lungo, dobbiamo trovare in fretta il gioco e una nostra identità, dobbiamo subire di meno e creare di più e meglio, dobbiamo avere una pressione diversa sugli avversari, dobbiamo essere una squadra dominante, ma senza giocare a calcio è difficile”. 

martedì 6 dicembre 2022

Torna al gol Brunori e il Palermo esce dalla zona calda.

I rosanero tornano alla vittoria, dopo due sconfitte consecutive, a decidere la partita un gol di Brunori, tornato a segnare dopo due rigori sbagliati, il Palermo non ha disputato una grande partita, soprattutto nel primo tempo, il Benevento ha provato a vincere la gara, ma non ha creato grosse occasioni, la squadra di Cannavaro tutto sommato è apparsa abbastanza confusa e Pigliacelli è stato impegnato poco.

Di contro il Palermo ha giocano una partita di sacrificio, di attesa e di grande concentrazione, è stato attentissimo in difesa e cinico in attacco, sfruttando al massimo gli episodi a suo favore, questo gli ha permesso di portare a casa una vittoria fondamentale, tre punti che danno ossigeno e che portano il Palermo a quota 18, allontanandosi dalle zone caldissime.

Stupisce Bettella titolare con Nedelcearu e Damiani in mezzo con Segre e Gomes, mentre per Stulac c’è ancora la panchina, il Benevento ha spinto sull’acceleratore sin da subito, da parte dei rosa il ritmo è compassato e non mette a referto nessuna occasione da rete, poche, pochissime le emozioni regalate dai giallorossi invece nei primi quarantacinque minuti, nonostante avesse spinto di più e si va al riposo sullo 0 a 0.

Sui primi quarantacinque minuti c'è poco da raccontare, il Benevento prova a fare la partita, il Palermo si difende con ordine, con raddoppi e marcature strette, anche il secondo tempo riparte con lo stesso trend, che viene interrotto dal destro secco di Brunori, che cambia la partita, il Palermo ci crede e acquista in autostima, per il Benevento invece è un brutto colpo psicologico condizionante.

Il Palermo ha progressivamente stretto sempre di più le proprie linee, alzando al massimo la concentrazione, Corini manda forze fresche in campo, Broh prende il posto di Damiani e l’ex Sudtirol si schiera a difesa dell'assalto finale delle “streghe”, entrano Vido per Valente, Soleri per Brunori e Marconi per Di Mariano, il forcing sannita produceva solo una serie di cross parati bene da Pigliacelli e un tiro al volo di Improta, che ha lambito il palo alla destra del portiere.

Di contro il Palermo ha centrato un palo con Brunori a portiere battuto e Soleri si è anche divorato il raddoppio, facendosi deviare il tiro a tu per tu con Paleari, con umiltà e spirito di sacrificio, il Palermo porta a casa tre punti pesantissimi, che gli permettono di guardare con maggiore fiducia al futuro e in special modo a quello più prossimo, alla gara contro il Como.

Le vittorie di Perugia e Venezia, hanno accorciato la classifica in zona retrocessione, nonostante i 3 punti, il Palermo continua a non essere però convincente sul piano del gioco, il Palermo fatica a trovare l’identità tattica, gli equilibri, i meccanismi fluidi ed incisivi nello sviluppo della manovra, senza parlare delle lacune difensive, per una squadra che comunque ha “bucato” consecutivamente, due dei cinque scontri diretti.

Il campo fin qui ha certificato un ridimensionamento del campionato rosanero, più che un tranquillo consolidamento della categoria, la sensazione è che debba lottare per evitare la retrocessione, questo, purtroppo è quanto evidenziato ad oggi sul campo, fondamentale adesso diventa fare punti nelle prossime sfide salvezza contro Como e Spal.

Significative a questo proposito sono state le mosse di Bettella e di Damiani dal primo minuto, Bettella ha confermato di avere numeri e personalità per ben figurare, fisicità, esplosività, tempi di gioco in uscita e buona capacità di lettura delle azioni, se trova continuità di rendimento, può riprendersi la maglia da titolare e risolvere uno dei problemi dei rosa, così come era stato pensato in sede di calcio mercato.

Damiani ha dato un buon contributo e ha fornito le idee che fin qui sono mancate al centrocampo, con la limpidezza e la fluidità nel palleggio, l’eleganza e la lucidità in fase di costruzione, intenso e disciplinato in fase di non possesso, così come ci aveva abituato lo scorso anno, sperando che la vittoria con il Benevento, oltre a interrompere la striscia negativa, abbia fatto giare pagina al Palermo.

Riese: torna in campo il Mister dopo l’influenza.

Queste le parole sue parole dopo l’allenamento, che porterà gli allievi alle due amichevoli consecutive, di venerdì con il Roxius e domenica con i giovanissimi:

“E’ un momento particolare, quando cominciamo a fare qualcosa di buono, arriva sempre la sosta e ci tocca ricominciare da capo, queste amichevoli devono servirci per non perdere il tono muscolare e mantenere la concentrazione sul campionato, per evitare alla ripresa, di essere risucchiati nella parte bassa della classifica.

Appena riprendiamo abbiamo subito un paio di gare alla nostra portata, squadre che sono con noi nella stessa posizione di classifica, con cui abbiamo già vinto all’andata, dovremmo ripeterci per trovare le motivazioni per fare meglio nel girone di ritorno”.

  

lunedì 5 dicembre 2022

Palermo ancora in difficoltà, ma potrebbe avere cambiato marcia.

Il Palermo cancella in un sol colpo le sconfitte con Cosenza e Venezia, battendo 1 a 0 il Benevento, ha ottenuto se pur senza brillare, una vittoria fondamentale per centrare la salvezza e allontanarsi dalla zona calda, che era diventata caldissima, per certi versi i rosa sono stati fortunati, perché mai come quest’anno il campionato di serie B è stato così livello, tanto che adesso si trova a 4 punti dai play off.

Adesso senza fare voli pindarici, ma proprio per evidenziare il grande livellamento di questa serie B, che tutto sommato è venuto a vantaggio dei rosa, diamo uno sguardo alla classifica: Frosinone 32 e reggina 29, sono già molto staccate e queste stanno facendo un campionato in linea con le aspettative, Bari, Parma, Genoa e Brescia a 23, invece sono quelle che danno la dimensione del livellamento, chiaramente verso il basso della classifica.

E se il Palermo è a 4 punti dalla zona play off, da Ternana e Südtirol a 22 ed è pure a 5 punti dalla terza in classica che sono come abbiamo visto a 23 punti, ecco dov’è la pochezza del campionato che si annunciava scoppiettante e dove cresce il rammarico, perché con un altro allenatore, non ci saremmo invischiati nella lotta retrocessione, perché in fin dei conti oggi, resta quello l’obiettivo, di quelle lì davanti a noi abbiamo battuto solo Parma e Genoa, che sono in evidente crisi come noi.

Ci siamo avvicinati all’Ascoli a 21, al Modena a 20 e abbiamo agganciato il Pisa, il Cagliari e il Cittadella a 19, sotto i nostri 18 punti però, ci sono solo 6 squadre e ci sono 4 posti riservati alla serie C, quindi attenzione, perché poi fra l’altro nelle prossime 2 partite c’è il Como e la Spal, dicembre diciamo che è cominciato bene, però il trend della prestazione è lo stesso di prima, il Palermo ha vinto la partita con due tiri nello specchio della porta, di cui il primo quasi all’ora di gioco.

Il gol decisivo arriva al 54esimo, Gomes (finalmente una partita non solo di “distruzione”) ruba palla e lancia Brunori, stupidata del centrale difensivo del Benevento, che invece si affrontarlo fuori dall’area gli permette di entrare in area e il bomber con il destro batte un non perfetto Paleari, su quel vantaggio i rosanero costruiscono e legittimano la vittoria, come aveva fatto il Venezia a Palermo e comunque, un pareggio non sarebbe andato stretto ai rosa.

Il Palermo esce dalla zona bollente della classifica, ma dopo il primo tempo la sensazione era quella di assistere ad un’altra sconfitta (come dicevo io il tecnico lo cambierei a prescindere) e per me non si sono ancora chiariti gli ennesimi equivoci tattici, abbiamo cambiato il play davanti alla difesa 4 volte e dalle fasce (Di Mariano e Valente) non arriva un cross neanche a pagarlo, nel secondo tempo la maggiore grinta dei rosanero galvanizzati dal risultato, ha permesso al Palermo di capitalizzare il risultato.

Una vittoria di misura, con una condotta di gara tatticamente accorta e operaia, giocata in difesa e di rimessa, per cui possiamo dire alla fine, che per l’obiettivo ultimo per cui stiamo lottando, possiamo ritenerci soddisfatti, una boccata d'ossigeno che ci serviva, alla vigilia di due gare delicate e insidiose, che capitano in un momento complesso, il Palermo ha lottato, ha corso e ha stretto i denti, in campo si è notato un particolare spirito di sacrificio e un’importante cura della fase di non possesso.

È stato il solito Palermo prudente e conservativo, corto e compatto, che ha rischiato poco e ha proposto ancor meno in fase offensiva, difendendosi con ordine, in difesa si è fatto notare Bettella, che dirige bene la difesa con molta attenzione e sorprendentemente con tanto mestiere, sbagliando poco o niente all'interno della propria area di rigore.

Dopo un primo tempo scadente e soporifero, Claudio Gomes è stato in campo nonostante qualche acciacco e si rivela fondamentale, per limitare le ripartenze del Benevento e recuperare palloni, in uno di questi recuperi, ha sradicato la palla in pressing all'avversario e ha innescato con l’assist vincente Brunori, che con i già citati Gomes e Bettella, sono stati tra i pochi ad emergere, da una disarmante mediocrità.

Brunori era sorvegliato speciale, l'italo brasiliano ha avuto poche occasioni, ma oltre al gol, ha messo in luce la sua precisione balistica e qualche minuto dopo il gol, da circa cinquanta metri ha calibrato un “lob” di pregevole fattura, con Paleari fuori dai pali e ha centrato in pieno il palo, sarebbe stata la rete del raddoppio, impreziosita da un'esecuzione tecnicamente d'alta scuola.

Oggi e anche le altre volte, c’è da prendere soltanto i punti e il grande gesto tecnico, niente altro, il Palermo nonostante la fondamentale vittoria di misura, mostra ancora i propri limiti caratteriali, ma soprattutto tecnici. 

venerdì 2 dicembre 2022

Corini, ascolta Cannavaro.

Cannavaro è il prossimo avversario in panchina, che affronterà il Palermo e lui già qualche settimana fa aveva dato le dimissioni, che sono state rifiutate e per l’occasione in una intervista ha così dichiarato: “Le dimissioni? Un atto dovuto per fare chiarezza. Quando non arrivano i risultati, bisogna trarre le conseguenze e assumersi le proprie responsabilità. Non è stato un tentativo di abbandonare, anzi, il fatto che le dimissioni siano state respinte ha dato forza a me e responsabilizzato il gruppo”, cosa aspetta a farlo Corini?

La sconfitta contro il Venezia, ha accorciato tantissimo la bassa classifica, anche perché i rosa venivano da un’altra sconfitta e sempre con una rivale nella lotta per non retrocedere, i rosanero difatti sono distanti 4 punti dall’ultimo posto e solamente 1 dalla zona retrocessione, finalmente c’è qualche giornalista che invece di “leccare”, ammette che continuando così, il campionato del Palermo sarà solo per la lotta per restare in serie B e io aggiungo, con una elevata possibilità di retrocessione diretta, certo molto diverso dall’obiettivo del City Group, che era quello di consolidare la categoria, puntando magari ai play off.

La squadra fra l’altro non è più in fiducia, i tifosi chiedono l’esonero del tecnico, la squadra non ha un gioco e i risultati non arrivano neanche per niente, come avevo detto qualche mese fa, se entri in una spirale del genere non te ne esci più, come è successo al Crotone lo scorso anno, la situazione specialmente di classifica è critica, dobbiamo recuperare in fretta almeno il morale dei giocatori, perché adesso ci sono altri 3 scontri diretti.

In 8 giorni il Palermo dovrà incontrare: il Benevento che ha gli stessi punti e la stessa situazione, solo che ha un organico tecnicamente superiore, il Como che ha un punto in meno e un Fabregas in più e la Spal, che ha gli stessi punti dei rosa, chiaramente il City Group sta riflettendo sulla posizione del tecnico e l’arrivo a Palermo di De Vries ne è la prova.

Il rendimento della squadra è decisamente deludente, fa fatica a trovare una sua identità tattica e di gioco, con 
sette sconfitte in quattordici partite, è inevitabile legittimare più di una preoccupazione, De Vries, capo ufficiale
delle operazioni del City Group, non è venuto a Palermo solo per visionare le infrastrutture, ma sicuramente anche
per avere un contatto con Mirri e la dirigenza per parlare della crisi rosanero. 
Si è pure svolta una riunione on-line tra staff tecnico e dirigenza, per provare a trovare possibili soluzioni per
invertire il momento, personalmente quando si arriva al punto che lo staff tecnico, deve trovare soluzioni tecniche
alla dirigenza, mi pare che sia arrivato il momento di un altro cambio di guida tecnica, auspicata da gran parte dei
tifosi, per una gestione inadeguata da parte dell’allenatore. 
Il City Group, non prevede nel suo modo di operare, esoneri dopo così poco tempo, ma si lascia andare a
valutazioni e riflessioni (speriamo che non siano quelle dell’algoritmo) profonde, forse non hanno ancora capito
quanto sia “profondamente” vicina la serie C, certo il calendario è incalzante, almeno in questa settimana di sfide
dirette ravvicinate, non è il caso di fare scelte così drastiche, però se queste 3 partite dovessero andare male, 
saremmo nella “merda” più completa.
L’ipotesi del cambio di guida tecnica a fine di queste 3 partite, indipendentemente dai punti conquistati, per me
resta una cosa scontata, anche perché bisogna intervenire sul mercato e non possiamo fare l’errore di prendere
gente, che poi non servirebbe al nuovo allenatore (per me l’avventura Corini è finita), il City Group, Gardini, 
Rinaudo e Zavagno, devono trovare rapidamente la soluzione, perché la situazione comincia a farsi molto
preoccupante.

Contro il Benevento, Marconi è pronto a riprendere il suo posto (non è con Marconi che possiamo trovare il gioco), piuttosto auspico che Corini valuti dei cambiamenti a centrocampo, la probabile formazione potrebbe essere quella che ha iniziato la partita contro il Venezia, con l’inserimento di Marconi, visto che Bettella ha saltato qualche allenamento, così come Vido.

In avanti il tridente sarà confermato, mentre le novità potrebbero essere: Damiani e Stulac al posto di Broh e Segre, con Gomes che non avrebbe più il compito di organizzazione del gioco, infine, il comportamento dei tifosi a Cosenza non è piaciuto alle autorità competenti, che hanno vietato la vendita dei biglietti a tutti i residenti nella provincia di Palermo.