martedì 2 novembre 2021

Pareggio più che giusto, però ….

 

Se nella sfida con la Vibonese, il vento aveva mimetizzato l’opaca prestazione dei rosa, L’Avellino al Barbera ha messo a nudo tutte le sue lacune, ancora per un altro anno gli irpini gli sono dimostrati più forti, più squadra e più attrezzati del Palermo per la conquista della serie B, per quello che ho visto fino adesso, i bianco verdi mi sono sembrati superiori pure al Catanzaro.

Non capisco chiaramente come mai si trovino in quella posizione di classifica, che non si addice ai campani, non ho ancora visto il Bari, ma l’Avellino è una seria pretendente alla promozione, così come lo è stata lo scorso anno, molto più dei rosanero, specialmente con una classifica che non è poi così lunga.

Credo che il Palermo per quello che si è visto, dovrà fare molto di più che reintegrare Crivello, non ho nulla contro il calciatore, ma sentire che la scelta è stata condivisa al 100% mi lascia un po' perplesso, la scorsa stagione è stato se non il peggiore, uno dei peggiori anche nella seconda parte a firma Filippi, ma purtroppo questa società non ha i mezzi per sostenere il salto di categoria e dobbiamo farcene una ragione.

Sicuramente si è trattato di un'assurdità, tenere fuori rosa un calciatore che comunque continuava ad essere pagato profumatamente dalla società, ma nel calcio non c’è posto per la riconoscenza e né tanto meno per i trascorsi, tutto passa e tutto se ne va, io personalmente non lo trovo più competitivo a questi livelli o per lo meno nel Palermo.

Per tanto sono sicuro che la difesa del Palermo non migliorerà, perché come centrale Perrotta e Marconi sono di gran lunga migliori nel ruolo e sulla corsia sinistra, non si possono mettere in dubbio Valete e Giron, la vita è bella perché è varia e ognuno ha le sue idee, sarà il campo a dare le risposte.

Non credo che appena Marconi e Perrotta tornano dall’infermeria, la coppia di centrali sarà quella formata da Lancini e Crivello, fra l’altro in squadra c’è un giovanotto di nome Buttaro che sta facendo benissimo e non dimentichiamoci che in serie C c’è il minutaggio dei giovani che sono soldini.

Tornando alla partita con l’Avellino, il Palermo era passato in vantaggio con una rete di Lancini e poi è stato raggiunto dagli irpini sul finale e su calcio di rigore, rigore inesistente, ma la prestazione dei rosanero è stata buona fino al gol di Lancini, poi l’Avellino è venuto fuori e il Palermo si è difeso ad oltranza, senza più riuscire a prendere in mano il gioco.

Dopo l’espulsione di Doda, ha stretto i denti in inferiorità numerica, ma poi quando è stata ristabilita la parità numerica con l’espulsione di Rizzo, l’Avellino è riuscito a pareggiare su calcio di rigore (inesistente) trasformato da Tito, ma tra i due gol e le due espulsioni l’Avellino ha preso due pali con i palermitani Di Gaudio e D'Angelo.

Anche per il tifoso più scettico o per uno come me obiettivo c'è molta amarezza, perché il Palermo ha buttato via due punti, sicuramente non li avrebbe meritati, ma dopo avere resistito per tutto quel tempo e perdere due punti per un rigore che non c’era, è un risultato amaro per la classifica.

L’1 a 1 contro una squadra forte come l’Avellino è tutt’altro che disprezzabile e nel complesso giusto, ma che non ci dà la possibilità di agganciare il Monopoli e il Catanzaro, con tanti rimpianti per quello che poteva essere e non è stato (il secondo posto a 5 punti dal Bari)

La qualità dell’Avellino è venuta fuori gradualmente dopo il primo quarto d’ora di marca palermitana e il trend della partita è rimasto lo stesso, con l’Avellino proiettato in avanti alla ricerca del pari e perché no dell’intera posta in palio e il Palermo che si difende e si affida alle ripartenze, finché non arriva il pareggio al 76esimo.

Peretti rinvia male una palla che gli resta fra i piedi, Plescia, uno dei 5 palermitani che giocano fuori che farebbero al caso del Palermo, arriva primo sulla palla e la sposta, Peretti prova a calciare la palla che non c’è più, ma non c’è neanche il piede dell’attaccante irpino, che nel tentativo di evitare il calcio salta il difensore rosanero e cade.

Plescia si rialza per andare a prendere la palla, perché Peretti non lo ha colpito, non è dello stesso avviso l'arbitro, che ritiene di avere visto il contatto e decreta il rigore, per il resto non succede più nulla di importante e nel complesso forse è il risultato più giusto.

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