martedì 30 novembre 2021

Il Loria rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria.

Non è servito neanche incontrare la penultima in classifica, per portare a casa i primi tre punti dell’era Crisà, che fino ad adesso alterna un pareggio ad una sconfitta, ha perso la prima fuori casa con il Resana, ha pareggiato la seconda in casa con il Ponzano, ancora una sconfitta fuori con il San Gaetano e ancora un pareggio in casa con il Salvarosa.

Dopo la sosta ha perso ancora fuori casa con il Rio e stavolta è arrivato il primo punto fuori casa ad Asolo, 3 punti in 6 partite, sono un bottino troppo povero, a maggior ragione per una squadra che non ha mai sfigurato nel confronto con le altre e gli stessi risultati lo dimostrano, il 4 a 2 con il Resana prima in classifica, è arrivato con due autoreti e la squadra per mezz’ora ha giocato in dieci, dopo essere stata meritatamente in vantaggio per 2 a 0.

Con il San Gaetano che è terza in classifica, la sconfitta per 1 a 0 è nata su un retropassaggio sbagliato e contro il Salvarosa che è quarta in classifica, anche in quel 2 a 2 i due gol degli avversari sono state 2 autoreti, ma il problema è che la squadra perde i pezzi settimana dopo settimana, tanto che contro l’Asolo, erano solo 8 i superstiti dei 18 iniziali, componenti l’organico.

Contro l’Asolo la squadra ha fatto la peggiore prestazione della stagione, giustificata per certi versi dalla troppa disomogeneità del gruppo (troppa gente che non si conosce tra loro e troppa gente che gioca da sola) e dall’improvvisazione, come improvvisare una difesa a tre con gente che non si conosce e non si è mai allenata insieme, con due esterni bassi alla loro prima volta, senza averla mai provato.

Anzi! Menomale che gli avversari erano così scarsi, che almeno sono riusciti a portare a casa un punto e con gli avversari che sono passati in vantaggio, grazie ad un rimpallo, certo la prossima partita con il Caerano sarà tutta un’altra cosa, ma si spera nel frattempo di potere recuperare qualcuno nel mercato di dicembre, che si apre giorno uno.

La mancanza numerica di giocatori, oltre alla non elevatissima qualità degli stessi, non ha ancora permesso a Crisà, di fare la sua proposta di calcio, quella di una squadra dove lo spettacolo e il divertimento devono essere elementi imprescindibili, una squadra che gioca in trenta metri, con i giocatori e i reparti non distanti tra loro più di 10 metri, dove tutti partecipavano alla fase offensiva e alla fase difensiva e dove tutti sono polivalenti, uniti tra loro da un filo invisibile.

Una squadra che facesse del possesso palla la sua ragione di vita, tanto che gli piace dire: “se la palla ce l’abbiamo noi non ce l’hanno gli avversari e quando la perdiamo la dobbiamo riconquistare immediatamente”, invece ad ogni partita è costretto ad improvvisare sempre una soluzione diversa, ultimamente per dirne una, si è inventato la difesa a 3 per creare superiorità numerica.

Ogni allenatore ha il suo metodo di lavoro, ma va sottolineato il fascino del lavoro di Crisà, un uomo di 67 anni, che ha vinto e allenato in tutte le categorie dilettantistiche e che stupisce, per la sua determinazione, la sua voglia di vincere e di mettere a disposizione degli altri la sua esperienza. 

lunedì 22 novembre 2021

È arrivata la terza vittoria consecutiva.

 

Il Palermo ha battuto per 3 a 0 la Paganese, conquistando per la prima volta in questo campionato, la terza vittoria consecutiva e sfatando per certi versi un tabù, anche se non era la cosa più importante, ma che serve a dare la dimensione del campionato che sta facendo al momento il Palermo.

Partita giocata molto bene, giocata da squadra esperta che non si fa prendere la mano, che si sacrifica ed è equilibrata in ogni reparto, anche mentalmente, perché ti dà proprio l’impressione che siano concentrati e convinti di quello che stanno facendo.

Una squadra che partita dopo partita diventa sempre più sicura e cinica, una squadra che con il 3-5-2 ha trovato la giusta dimensione, i meccanismi giusti e adesso anche la continuità dei risultati, che la fanno la prima antagonista del Bari candidato alla promozione diretta.

Contro la Paganese il risultato non è mai stato messo in dubbio, neanche quando vigeva in campo la parità numerica prima dell’espulsione di Tissone, la nostra retroguardia non è stata messa mai in particolare apprensione, eppure la davanti la Paganese aveva gente di grande esperienza come Piovaccari.

Bella partita e risultato meritato, fin qui Filippi ha utilizzato quasi tutti i giocatori a disposizione, ma adesso e finalmente, dopo avere rischiato secondo me pure l’esonero, ha trovato il modulo e la formazione giusta, per ben figurare e possibilmente fare anche qualcosa di più, chissà che non possa regalare ai tifosi, addirittura qualcosa di importante.

Il Palermo non può nascondersi più e non sono d’accordo con Filippi quando dice che: "Nessuno ci considera concorrente del Bari”, perché deve essere un cieco chi lo dice, la classifica e le prestazioni post Turris, di una squadra solida e quadrata dicono invece in contrario.

Filippi invece se lo augura, così può lavorare meglio, con più tranquillità e meno pressioni, perché oggi a questa squadra non manca nulla, è una squadra completa e che sta lavorando bene, è una squadra che ha trovato la giusta dimensione e l’armonia del gruppo.

Col passare dei giorni, i giocatori si conoscono sempre meglio e di più, cresce l'affiatamento tra i compagni e i reparti, come dimostrano Buttaro, Marconi e Perrotta in difesa, De Rose, Odjer e Dall'Oglio a centrocampo, Almici e Valente sulle fasce laterali e i tre attaccanti la davanti.

Adesso bisogna continuare a tenere i ritmi alti, senza abbassare la guardia, non voglio fare il sapientone, ma io l’avevo detto che stavolta Castagnini aveva fatto una bella squadra, che finalmente è venuta fuori e adesso sono obbligati a vincere, anche perché ci sono ancora ampi margini di miglioramento.

A questa squadra adesso con il 3-5-2 manca qualcosa (un playmaker) e allo stesso tempo forse in qualche reparto c’è qualcuno in più, a questo punto a gennaio se ce ne sarà la possibilità, la società credo che non si tirerà indietro, perché la strada è quella giusta.

La squadra sta diventando sempre più solidità, forse deve diventare anche più cinica e concretizzare di più, per essere ancora più competitiva, fare sentire ancora di più il fiato sul collo al Bari e puntare al primo posto in classifica, sempre se la dirigenza riuscirà a prendere i giusti innesti nel mercato invernale, allora sì che diventerà un campionato ancora più entusiasmante, ma intanto il Palermo dovrà continuare a vincere.

Il sapientone già quando le cose non andavano bene, vi aveva detto che Fella doveva giocare di punta e non da trequartista e non mi sbagliavo, così come non mi sbaglierò, che Brunori e Soleri faranno più di 25 gol in due e l’ho detto su questo blog, qualche post fa, adesso invece vi dico un’altra minchiata, per me Soleri è più forte di Lucca.

Il Palermo ha giocato e vinto una partita con autorità, imponendosi in maniera perentoria e a tratti persino brillante, rilanciando con prepotenza la candidatura come concorrente del Bari alla promozione diretta in serie B e conferma come il Palermo di qualche mese fa, fosse lontano parente di quello visto in questo mese di novembre.

Si parla ancora di un eventuale cessione della società, ci sono vari interlocutori, ma in questo momento quello più interessato sembra essere un fondo, chiaramente non italiano, Mirri ha poi detto che potrebbe anche restare con una quota di minoranza, così come ha fatto Knaster con il Pisa, che ha acquistato la società (ha messo i soldi), ma non avendo esperienza nel calcio, ha lasciato la continuità dirigenziale, Mirri comunque resta determinato a cercare una soluzione in un partner forte e affidabile per il Palermo.

Rinviata all’11 dicembre la gara con l’ultima in classifica.

Loria-Pedernello è stata rinvitata alla fine del girone d’andata, a causa della concomitanza di date, tra la prima squadra (terza categoria) e le due Juniores (Loria A e Loria B), impegnate nella stessa giornata di Sabato 20 novembre.

È noto che la Juniores A è parte integrante della prima squadra, come in tutte le società che hanno una prima squadra e che hanno l’obbligo di impiegare un certo numero di under, proprio per il fatto che “condividano” molti giocatori e che si punti sempre più a prime squadre fatte di giovani, le juniores giocano in giornate diverse dalle prime squadre e una concomitanza del genere, ha fatto slittare la partita della Juniores A.

lunedì 15 novembre 2021

Il 3-5-2 convince sempre di più.

Il Palermo, ha battuto in casa per 2 a 0 il Potenza, non è stata una partita spettacolare, a tratti monotona, non è stata bella e nemmeno brutta, sicuramente ben gestita nei vari momenti della gara e in questo senso è stata una partita giocata bene, nella ripresa una volta sbloccato il risultato al quinto, si sono creare più occasioni, ma si è vissuta la solita apprensione del finale.

Conquistare la seconda vittoria consecutiva in campionato, il Palermo sale a 26 punti e consolida il secondo posto in classifica, ora è chiaro che la strada è segnata e non si può tornare indietro, si deve continuare così per mantenere questo secondo posto, che anche se dovesse restare tale fino alla fine del campionato, è già tanto roba per i play off promozione.

Bisogna restare nella scia del Bari e approfittare del primo “rettilineo” possibile, per operare il sorpasso e puntare al primo posto, il Palermo giocherà la prossima partita ancora in casa con la Paganese e chiaramente oramai dovrà sempre ottenere la piena posta in palio, specialmente con le squadre che non sono dirette avversarie alla promozione, continuare a mettere apprensione al Bari e sperare che perda punti per strada.

Non ho capito francamente, non tanto l’ingresso di Crivello (che da esubero è passato a prima scelta nei cambi), quanto il fatto che lo preferisca in quel ruolo a Giron, che per me ha sempre fatto bene ed è più di prospettiva rispetto a Crivello, ma alla fine finché si vince va tutto bene, l’importante è vincere ed abbandonare in fretta questa categoria.

Nelle ultime 4 partite il Palermo ne ha vinte 3 e pareggiata 1, è questa la media che deve tenere e la classifica lo dice, perché il campionato è ancora lungo e bisogna mettere fieno in cascina, ci sarà da correggere ancora qualcosa, c’è ancora tanto da lavorare, sia sul dominio della gara, che sulla gestione dei momenti difficili, che sulla tenuta della concentrazione, perché ripeto il campionato ancora è lungo.

Si parte da un dato importate, che è emerso in queste ultime 4 partite ed è che questa squadra sa soffrire, la squadra con un centrocampista in più ha più consistenza, anche se manca ancora chi rifinisce l’azione, credo che Filippi questo lo abbia notato e si vede da quanti moduli ha cambiato, per provare a colmare questa lacuna, la società sicuramente farà orecchie da mercante.

Il 3-5-2 dal punto di vista tattico, rappresenta il meglio offerto dal Palermo in questa stagione, è un modulo che ha dato più equilibrio e una copertura più omogenea, adesso la difesa a tre ha motivo di esistere, ma con questi interpreti però, che sono i migliori nel ruolo, la differenza non la fa tanto il centrocampo, quanto l’attacco a due.

I valori assoluti di organico non sono cambiati, la giusta impostazione tattica ha fatto la differenza e finalmente si è visto un altro Fella e Almici che è tornato quello di una volta, quello di quando è stato acquistato, che faceva splendide prestazioni con cross, assist e gol, ora sembra essere tornato un riferimento importante per i compagni, così come lo è Valente sull’altra fascia.

Filippi è stato bravo nel dare fiducia ad Almici e Fella, ad aspettarli ed ora si cominciano a vedere i risultati in campo.

 

Tonfo Loria

La Juniores del Loria è tornata in campo dopo la doppia sosta festività-campionato ed è stato sconfitto a Rio San Martino, dalla locale squadra in provincia di Venezia, nel territorio di Scorzè per 3 a 0 e sicuramente non può bastare l’ennesima formazione rimaneggiata a giustificare questo immenso passo indietro.

Da sottolineare le assenze di Todesco, Gazzola e Bortolotto convocati in prima squadra, quelle di Baldassin e Nazifoski infortunati, nonché quelle di Niang e Ferronato, assenti dall’undici iniziali per questioni disciplinari e non sono bastate nemmeno le presenze di alcuni ragazzi della squadra B, ad evitare la quarta sconfitta stagionale, una sconfitta inattesa per i miglioramenti mostrati contro il Salvarosa.

Una sconfitta che complica notevolmente la situazione di classifica, che ora vede il Loria al terz’ultimo posto e superata anche dal Rio, classifica che fotografa tutta la difficoltà di ritrovarsi che ha questa squadra, ma che non rispecchia i veri valori dell’organico rosso-blu, la squadra è apparsa slegata, superficiale e incapace di esprime gioco.

È sempre arrivata sistematicamente in ritardo su ogni pallone, sbagliando ogni tipo di intervento, anche il più banale, ribadendo se caso mai fosse necessario, un diffuso mancato senso di appartenenza e un ingiustificato nervosismo, che accentua ancora di più il momento negativo, c’è necessità di lavorare con il susseguirsi di risultati positivi, che possono essere un’iniezione di fiducia.

L’1 a 0 è arrivato alla fine del primo tempo, dopo che per lunghi tratti il Loria aveva gestito anche se in maniera sterile, la partita nella metà campo avversaria, nel secondo tempo la squadra ha subito la maggiore freschezza atletica degli avversari, che con lanci lunghi e pressione sui difensori rosso-blu, ha messo in apprensione tutta la retroguardia loriese.

Con i 4 cambi operati a mezz’ora dalla fine, il Loria ha cominciato a rendersi pericolosa, in una di queste azioni, il portiere avversario ha abbattuto l’attaccante loriese al limite dell’area ed è stato espulso, il Rio in 10 contro 11 si è chiuso a difesa del risultato, vanificando la reazione scomposta e nervosa dei rosso-blu, che al novantesimo vengono infilati da un contropiede avversario, che chiude la partita.

Nei 4 minuti di recupero, il Rio riesce a trovare anche il 3 a 0, su un Loria oramai allo sbando, questo risultato non aiuta la squadra ad uscire da questa crisi, bisogna essere bravi a fare gruppo e riuscire a fare le cose semplici, senza lasciare il pallone sempre agli avversari, il calcio è armonia di squadra e di movimenti ed essenzialmente è padronanza del pallone. 

lunedì 8 novembre 2021

Un secondo (posto) di sostanza.

 

Grazie alla seconda vittoria in trasferta di fila, la sesta vittoria in campionato e con i tre punti conquistati con la Fidelis Andria, il Palermo sale al secondo posto in classifica, a meno 4 punti dal Bari primo, anche se in coabitazione con il Monopoli e in attesa che giochi il Catanzaro.

Finalmente ha sfatato il tabù Fidelis (non aveva mai vinto ad Andria), però mi viene difficile dire che il Palermo ha giocato bene, è un Palermo che al gioco ha preferito la sostanza, non è bello da vedere però finalmente vince, dimostrando anche di essere molto cinico e sufficientemente compatto, sicuramente perché ha risolto l’equivoco di Fella trequartista.

Con il ritorno di Marconi e Perrotta, Filippi ha riproposto la difesa a 3, sgombrando i dubbi su un possibile impiego da titolare della coppia Lancini-Crivello, la difesa titolare dei rosa è quella con Buttaro, Marconi e Perrotta, quella utilizzata ad Andria, anche il centrocampo a 5 mi ha convinto, non fa parte della mia idea di calcio, ma mi ha convinto.

Abbiamo ritrovato un buonissimo Almici, che ha fatto gol e ha fatto coppia con il sempre bravo Valente dall’altra parte e funzionano meglio in impostazione anche le mezzali Dall’Oglio e De Rose, che hanno le spalle coperte da Odjer, ma per me la cosa più importante è quella di avere una coppia d’attaccanti, che forse non è la migliore, ma Brunori con un compagno in attacco è ancora meglio.

Il centravanti dei rosa è al quinto centro stagionale, da lui il Palermo se ne aspetta almeno 15 e i suoi gol potrebbero portare il Palermo a lottare veramente fino alla fine per la serie B, Filippi ha capito velocemente che bisognava cambiare e l’ha fatto, speriamo che la macchina rosanero sia partita spedita verso il traguardo finale.

Una partita giocata bene? contro l’ultima in classifica non mi pare, sicuramente si prevedeva una partita difficile e il fatto di avere ottenuto la seconda vittoria consecutiva in trasferta, fa ben sperare nel fatto, che il Palermo può avere trovato continuità di vittorie e Filippi la quadra, anche se ancora la strada è in salita.

Però se il Palermo riuscirà a mantenersi in scia con il Bari e a gennaio con qualche innesto, potrebbe veramente lottare per il primo posto, del resto sperare di giocare a calcio in serie C non è una cosa semplice, quindi meglio una squadra di sostanza che si è messa a meno 4 dal primo posto.

In settimana il Palermo ha dovuto dire addio alla Coppa Italia di serie C sconfitto dal Catanzaro, partita monotona ed equilibrata, decisa da un gran gol dell’ex Curiale, che ha evitato i quasi scontati tempi supplementari, il Palermo che esce dalla Coppa Italia, inevitabilmente deve mettere tutte le sue risorse solo sul campionato.

Servirà chiaramente continuare con la giusta cattiveria agonistica, continuare ad essere cinici sotto porta e avere la giusta motivazione, a maggior ragione adesso, in un campionato che ancora può e deve darci tanto. 

martedì 2 novembre 2021

Pareggio più che giusto, però ….

 

Se nella sfida con la Vibonese, il vento aveva mimetizzato l’opaca prestazione dei rosa, L’Avellino al Barbera ha messo a nudo tutte le sue lacune, ancora per un altro anno gli irpini gli sono dimostrati più forti, più squadra e più attrezzati del Palermo per la conquista della serie B, per quello che ho visto fino adesso, i bianco verdi mi sono sembrati superiori pure al Catanzaro.

Non capisco chiaramente come mai si trovino in quella posizione di classifica, che non si addice ai campani, non ho ancora visto il Bari, ma l’Avellino è una seria pretendente alla promozione, così come lo è stata lo scorso anno, molto più dei rosanero, specialmente con una classifica che non è poi così lunga.

Credo che il Palermo per quello che si è visto, dovrà fare molto di più che reintegrare Crivello, non ho nulla contro il calciatore, ma sentire che la scelta è stata condivisa al 100% mi lascia un po' perplesso, la scorsa stagione è stato se non il peggiore, uno dei peggiori anche nella seconda parte a firma Filippi, ma purtroppo questa società non ha i mezzi per sostenere il salto di categoria e dobbiamo farcene una ragione.

Sicuramente si è trattato di un'assurdità, tenere fuori rosa un calciatore che comunque continuava ad essere pagato profumatamente dalla società, ma nel calcio non c’è posto per la riconoscenza e né tanto meno per i trascorsi, tutto passa e tutto se ne va, io personalmente non lo trovo più competitivo a questi livelli o per lo meno nel Palermo.

Per tanto sono sicuro che la difesa del Palermo non migliorerà, perché come centrale Perrotta e Marconi sono di gran lunga migliori nel ruolo e sulla corsia sinistra, non si possono mettere in dubbio Valete e Giron, la vita è bella perché è varia e ognuno ha le sue idee, sarà il campo a dare le risposte.

Non credo che appena Marconi e Perrotta tornano dall’infermeria, la coppia di centrali sarà quella formata da Lancini e Crivello, fra l’altro in squadra c’è un giovanotto di nome Buttaro che sta facendo benissimo e non dimentichiamoci che in serie C c’è il minutaggio dei giovani che sono soldini.

Tornando alla partita con l’Avellino, il Palermo era passato in vantaggio con una rete di Lancini e poi è stato raggiunto dagli irpini sul finale e su calcio di rigore, rigore inesistente, ma la prestazione dei rosanero è stata buona fino al gol di Lancini, poi l’Avellino è venuto fuori e il Palermo si è difeso ad oltranza, senza più riuscire a prendere in mano il gioco.

Dopo l’espulsione di Doda, ha stretto i denti in inferiorità numerica, ma poi quando è stata ristabilita la parità numerica con l’espulsione di Rizzo, l’Avellino è riuscito a pareggiare su calcio di rigore (inesistente) trasformato da Tito, ma tra i due gol e le due espulsioni l’Avellino ha preso due pali con i palermitani Di Gaudio e D'Angelo.

Anche per il tifoso più scettico o per uno come me obiettivo c'è molta amarezza, perché il Palermo ha buttato via due punti, sicuramente non li avrebbe meritati, ma dopo avere resistito per tutto quel tempo e perdere due punti per un rigore che non c’era, è un risultato amaro per la classifica.

L’1 a 1 contro una squadra forte come l’Avellino è tutt’altro che disprezzabile e nel complesso giusto, ma che non ci dà la possibilità di agganciare il Monopoli e il Catanzaro, con tanti rimpianti per quello che poteva essere e non è stato (il secondo posto a 5 punti dal Bari)

La qualità dell’Avellino è venuta fuori gradualmente dopo il primo quarto d’ora di marca palermitana e il trend della partita è rimasto lo stesso, con l’Avellino proiettato in avanti alla ricerca del pari e perché no dell’intera posta in palio e il Palermo che si difende e si affida alle ripartenze, finché non arriva il pareggio al 76esimo.

Peretti rinvia male una palla che gli resta fra i piedi, Plescia, uno dei 5 palermitani che giocano fuori che farebbero al caso del Palermo, arriva primo sulla palla e la sposta, Peretti prova a calciare la palla che non c’è più, ma non c’è neanche il piede dell’attaccante irpino, che nel tentativo di evitare il calcio salta il difensore rosanero e cade.

Plescia si rialza per andare a prendere la palla, perché Peretti non lo ha colpito, non è dello stesso avviso l'arbitro, che ritiene di avere visto il contatto e decreta il rigore, per il resto non succede più nulla di importante e nel complesso forse è il risultato più giusto.