venerdì 18 settembre 2020

Parliamo un po' di soldi.

Per un Milan veramente competitivo, che possa lottare per la Champions League, serve un innesto di spessore e qualità nel reparto dei centrali difensivi, uno che faccia fare il salto di qualità, la dirigenza lo ha individuato in Milenkovic e anche se la trattiva è difficile, potrebbe sbloccarsi nelle ultime ore di mercato, specialmente se il giocatore continua ad impuntarsi per non rinnovare, l'agente del giocatore sta lavorando per cercare di colmare la differenza tra richiesta ed offerta.

Il Milan però resta attento ad altre soluzioni, tra queste una che porta a Pezzella, che uno dei due centrali viola possa partire, è testimoniata dal fatto che la Fiorentina ha già bloccato Fazio, che era diretto a Cagliari, dopo l’affare Rebic che vede coinvolta anche la “Viola” per quel suo 50%, uno dei due centrali sicuramente andrà al Milan ed io spero che sia Milenkovic.

L’altro cruccio che tormenta il Milan sono le cessioni, intanto spera di vendere Paquetà, perché è l’unico che può portare un tesoretto di almeno 22-23 milioni (per non fare una minusvalenza), al di là delle smentite, il Lione sta trattando il brasiliano e anche in Spagna qualcuno si è fatto avanti, la mancata convocazione per il primo turno preliminare di Europa League, è indizio di trattativa ben avviata.

Un indizio che non può passare inosservato, perché nasconde chiari motivi di mercato, il Lione ha però bisogno di cedere e fare cassa, in uscita ci sono Depay (Barcellona) e Reine-Adélaïde, la trattativa è sicuramente partita, non so quanto poi possa essere difficile.

Il mercato oltre alle cessioni dipenderà anche dall’esito dai preliminari di Europa League, perché se il Milan dovesse passare alla fase a gironi (resterebbero 4 giorni alla chiusura del 5), andrebbe a rinforzare un po' tutti i reparti, perché avrebbe più partite da giocare, un obiettivo in più da provare a raggiungere per una evidente questione economica non indifferente.

L’Europa League non è la Champions, ma è pure una competizione molto importante, per il prestigio e come dicevamo per questioni economiche, visto che potrebbe valere circa 15 milioni, il solo accesso alla fase a gironi, arrivare in finale significherebbe portare a casa qualcosa come circa 35 milioni, che per il bilancio del Milan di questi ultimi anni, i premi UEFA diventano importanti per migliorare i conti, senza dimenticare che vincere l’Europa League, significa qualificazione diretta alla prossima Champions, oltre alla possibilità di disputare la Supercoppa Europea.

Quindi Chiesa al momento non è una priorità, Bakayoko potrebbe anche lui interessare in caso di passaggi dei preliminari, per avere in organico quattro mediani di qualità, per garantire una adeguata rotazione, il Milan non ha fretta, ma non abbassa l’attenzione e in un caso o nell’altro, potrebbe comunque cercare un’alternativa a Bakayoko, oltre a Florentino Luis e Soumaré, c’è un altro calciatore che piace e si tratta del 22enne Sangaré del Tolosa, nazionale ivoriano e ha una valutazione di 10 milioni.

E per parlare un po' di soldi e bilanci, “sparliamo” un attimo della Juventus che ha pubblicato il terzo consecutivo bilancio in rosso e molto probabilmente lo sarà anche il quarto, numeri per certi versi clamorosi, che in realtà, per la Juventus che è gestita dal un gruppo, per il quale un rosso da 70 milioni per i bianconeri, è un niente rispetto a un utile di 8,2 miliardi del gruppo.

Diciamo che le perdite della Juventus vengono ammortizzate dagli utili delle altre “aziende”, quello che succedeva per il Milan di Berlusconi, dove il rosso veniva “ripianato” dalle aziende dei figli, fino a quando non si sono stufati e hanno deciso di tagliare il ramo secco, per la Juventus è una questione di pubblicità, di potere, di divertirsi e aprire nuovi canali di investimenti e profitti.

Per il gruppo della Juventus non c'è nessun problema a ripianare le perdite, così come per gli sceicchi di Paris Saint Germain e il Manchester City, il fondo Elliott (Milan) e il gruppo Suning (Inter), pur potendolo fare devono sottostare al FPF, ecco perché la Juventus non verrà mai esclusa dalle coppe (Manchester docet), del resto la Juventus sta investendo anche in soluzioni virtuose, come la riqualificazione del centro sportivo la Continassa, oppure dei servizi collegati allo stadio.

Potrebbe essere la stessa cosa anche per il Milan e L’Inter, se solo facessero in modo che i due colossi Elliott e Suning, possano anche loro ripianare le perdite con gli utili degli altri “rami” dei gruppi e se avessero la stessa facilità che ha la Juventus, nel costruire stadi e centri sportivi nuovi, perché all'interno dei bilanci sono considerati investimenti virtuosi che non affliggono la questione Fair Play.

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