sabato 10 febbraio 2018

10 Febbraio 2018

E' un poco che non torno a scrivere, per scrivere di qualcosa bisogna aspettare che questo qualcosa si costruisca, quello che si costruisce più presto è il viaggio, ma non avendone fatto in questi sei mesi, l'unica cosa che è successa è la nascita di Giulio e tutti vi starete chiedendo; -ti pare niente? come mai sono passati tre mesi (oggi) e io no ne avevo ancora accennato niente?
Come vi dicevo una storia si deve costruire, occorre che fatti e persone, che eventi ed emozioni abbiano il tempo di crescere e verificarsi, sarebbe stato troppo presto prima, raccontare cosa prova ad essere "nonno", perchè in quel momento ho vissuto l'evento con la sua emozione e tutto il resto, ma diventare nonno, lo fai giorno dopo giorno sempre di più.
Quando nasce c'è la gioia del momento, una confusione se vogliamo anche mentale, è arrivato questo bel bambolotto, tutti a guardare, a disquisire sulle somiglianze, sai che è cambiata qualcosa ma non te ne rendi conto, non riesci a capire cosa, è con il tempo che ti cresce qualcosa dentro, ad un tratto non fai altro che pensare a lui.
Avrà mangiato?, starà bene? e poi cominci con i progetti, quando cresce gli regalo .... appena è grande lo porto con me ...... devo sbrigarmi a fare questa cosa perchè devo andare da Giulio, ieri non l'ho visto oggi caschi il mondo devo andare a vederlo, è questo quello che cresce e che ti da consapevolezza, ora cominci a sentirti nonno, adesso che hai un'altra persona (questa diventata primaria) a cui pensare.
Adesso dopo l'esperienza fatta con i tuoi figli, senti che con lui è diverso, non è che si vogliono bene di più, si vogliono bene meglio, ora sai come si fa e gli darai tutto quello che non hai dato ai tuoi figli perchè non lo sapevi.
Ora quando entri in un negozio di abbigliamento non vai più per prima cosa al reparto donna, subito vai al reparto bambino e se per strada vedi una cosa bella, anche una macchina per dire, subito pensi: questa poi gli e la compro.
Ti prende tutti i pensieri, poi quando dopo qualche mese ti accorgi che quando gli stai davanti ti guarda intensamente, poi ti sorride e ti segue con lo sguardo quando ti muovi o comincia a muoversi freneticamente perchè già ti riconosce, allora si che capisci che sei nonno e non ti interessa più nemmeno che questo vuol dire che ti stai facendo vecchio.
Ma le emozioni non si possono descrivere, uno stato d'animo non si può raccontare, come diceva Lucio Battisti: un amore non si prova (non è una cosa che la provi e poi se ti piace ....) si indossa direttamente (vedi una donna, vedi una cosa, vedi un animale e tac, l'amore c'è l'hai subito cucito addosso.

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