martedì 21 ottobre 2014

Palermo piccante, alla messicana.

Dopo il posticipo Genoa-Empoli, conclusosi 1-1 e che di fatto ha chiuso la settima giornata, la classifica per il lato destro, quello che purtroppo sarà il lato che interesserà il Palermo, per tutto il campionato, vede dall' undicesima posizione in poi, la seguente graduatoria: Genoa 9; Torino 8; Empoli e Atalanta 7; Cesena e Palermo 6; Cagliari 5; Chievo e Sassuolo 4; Parma 3.
Dopo il ritiro, i cambi tecnici e le voci dell'interesse di un gruppo di messicani intenzionati a  rilevare la società, ci aspettavamo tutti un Palermo "piccante", in salsa messicana, invece la partita è stata al quanto soporifera, la vittoria è stata particolarmente entusiasmante, solo per il modo come è arrivata, ma la paura di scoprirsi e prendere un'altra scoppola, come quella di Empoli, ha frenato i rosa.
Tre punti fondamentali che salvano la panchina di Iachini, che rilanciano le prospettive di salvezza e che danno nuovi stimoli a tutto l'ambiente, una vittoria che coincide con l'addio di Ceravolo e la promozione a direttore sportivo di Baccin, dell'esordio con gol, del tanto atteso difensore Giancarlo Gonzalez e del ritorno di Munoz.
Una vittoria conquistata allo scadere, quando neri presagi, facevano già pensare al peggio, invece come d'incanto, il Palermo, Zamparini, Jachini e noi, tifosi tutti, ritroviamo il sorriso e la serenità, specialmente in vista, di una settimana in cui incontreremo Juventus e Milan fuori, intervallato dal Chievo di Maran in casa, nel turno infrasettimanale.
Il Palermo è corteggiato da giorni da alcuni emissari messicani, che a quanto si dice,  sarebbero disposti a sborsare una cifra (25 milioni), per l'acquisizione della società,  Zamparini, come diciamo noi, senza sapere ne leggere e ne scrivere, intanto, ha rifiutato l'offerta che comunque era intesa all'acquisto del 70%, se son rose fioriranno, nel senso che se la trattativa è seria, si potrebbe arrivare ad una conclusione, visto che Zamparini è intenzionato a cedere e oltre ad averlo detto chiaramente in passato, negli ultimi 4 anni, ha dimostrato di non avere più l'entusiasmo e la voglia di una volta.
L' imprenditore messicano che ancora non è uscito allo scoperto, pare che abbia un patrimonio da 1100 milioni di euro e che Zamparini ha ritenuto bassa la prima offerta da 25 milioni per acquisire il 70% del club, pare anche comunque che la trattativa sia destinata a proseguire, dato che nei giorni scorsi c'è stato anche uno scambio di documenti per fare il punto sullo stato di salute del club.
Ma torniamo alla partita, che non è stata comunque una bella partita, l'importante è stato il risultato, una vittoria ottenuta nei minuti di recupero, oramai inaspettata, ma non potevamo perdere ancora e contro una diretta concorrente, il risultato era fondamentale, perchè in caso di esito negativo, avrebbe avuto strascichi importanti.
Nel primo tempo è stato un buon Palermo, anche perchè o meglio essenzialmente perchè il Cesena è stato inesistente, salvo a svegliarsi e giocarsi la partita a viso aperto con l'ingresso di Rodriguez, poi dopo il pareggio e grazie all'espulsione, con il Cesena in 10, il Palermo è tornato nella metà campo romagnola, ma neanche allora comunque è stato un Palermo molto incisivo, sempre in punta di piedi, sempre coperto ed allineato, mai dirompente tranne nei minuti di recupero.
L'ingresso di Makienok, doveva servire a dare più peso in avanti, per provare a vincere la partita, alzando ancora di più il baricentro della squadra, se ha funzionato oppure no, non lo sapremo mai, anche perchè l'apporto dello "scandinavo" è stato presso chè nullo, ma l'importante era vincere, anche se resta sempre tanto da lavorare.
Bene la difesa con i rientri di Munoz e Gonzalez, anche se bisognerà vederli all'opera con attaccanti veri, di razza, l'anello debole in difesa resta il centrodestra, ne Andelkovic, così come Bambà e Feddal, sono  risultati affidabili, così in attesa di gennaio, occorre trovare una soluzione "tampone", quella più immediata potrebbe essere Terzi.
A centrocampo Rigoni fa il suo compitino, ma se Jachini continuerà a giocare con Vazquez e Dybala di punta (e lo farà), sarà sempre un Palermo senza identità, occorre almeno che con Barreto si riporti in squadra Maresca e anche se è vero che Chocev non ha sfigurato, è giovane è va dosato, Bolzoni lo terrei per la panchina, sempre ammesso che a lui aggrada.
Di contro, restano distanti le mie idee da quelle di Jachini o Zamparini, io specialmente in questo momento, farei la difesa a 4 con Morganella, Munoz, Gonzalez e Lazaar, 3 a centrocampo, con Barreto, Maresca e Rigoni, due mezze punte Vazquez e Dybala con licenza di svariare e la davanti il futuro bomber  della nazionale "gallo " Belotti, così a mio avviso, saremmo competitivi per una salvezza complicata, sia per la rosa risicata del Palermo che per la forte concorrenza, ancora più forte per la presenza inaspettata in zona salvezza, di un avversario come il Parma.

Foto tratte dal web.

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