domenica 29 dicembre 2013

Non è San Silvestro è San Uijkani.

Il Palermo è campione d'inverno in Serie B con quaranta punti, è l'obiettivo che la società si era fissato in estate, ma che si era perso di vista durante la gestione Gattuso, l'ultimo atto di quest'anno e anche per arrivare a questo titolo, effimero quanto vogliamo ma pur sempre un traguardo, i rosa lo compiono, battendo in Calabria un grande Crotone, una squadra che merita pienamente la classifica che occupa e che avrebbe meritato anche di vincere la partita, la solita partita che il Palermo ha sofferto come sempre e più di sempre.
Il Palermo si presenta primo al giro di boa del campionato cadetto, con molti limiti tecnici e strutturali d’organico, scarsa qualità nella manovra, ma compatto e tatticamente quasi perfetto, l'agguerrita concorrenza alla promozione diretta (vedi: Empoli, Pescara, Cesena, Brescia e lo stesso Crotone), impongono alla società, di integrare l'organico con nuovi più adatti al gioco (si fa per dire) di Jachini, per evitare il rischio play off.
A Crotone il Palermo comincia bene, con personalità mettendo subito i calabresi nella propria metà campo, pressing alto e circolazione della palla (con Verre in campo è un'altra musica),  giocando una ventina di minuti a buon livello, con un Lafferty ideale nel coprire la palla e far salire la squadra, con Morganella particolarmente ispirato ad arrivare sul fondo, ed addirittura Hernandez è stato partecipe rispetto al solito.
Dopo i venti minuti iniziali e in vantaggio di 1 a 0 con gol di Hernandez, è il Crotone a prendere in mano la partita e diventando sempre più pressanti e pericolosi, neanche il raddoppio di Lafferty nella ripresa, ha tagliato le gambe ai rossoblù, anzi ha acceso di più la partita, tanto che è arrivato subito l' 1 a 2.
Gli ultimi venti minuti della giovane formazione calabrese allenata da Drago, ha schiacciato i rosa nella loro metà campo, che hanno sofferto maledettamente, con Ujkani che sfodera interventi decisivi, nella fase più calda del forcing rossoblù, spinto da un’instancabile ex come Mazzotta, ma nonostante tutto, il Palermo vince ed è campione d’inverno. 
Ora è tempo di mercato e sul prossimo di gennaio, il Palermo é alla ricerca di un centrocampista alla Lodi, quel tipo di giocatore, che faccia compiere il definitivo salto di qualitá, alla squadra rosanero, operazione di mercato confermata a quanto pare anche da Perinetti, che ha parlato pure di Lores (prestito allo Spezia) e Di Gennaro.
I due giocatori contro la Ternana, si sono fatti trovare pronti e quindi non è detto che partano, in uscita quasi sicuramente Bacinovic sistemato in una tra Modena e Padova, mentre pare che in entrata il Palermo si sia assicurato un baby talento dalla Serie D, un centrocampista centrale classe '95, Alberto Acquadro del Borgosesia.
Un altro che può andare via è Struna, il difensore mai utilizzato potrebbe lasciare il posto a Vitiello e poi comunque nessuna cessione illustre, mentre Vazquez potrebbe essere reintegrato in rosa, il calciatore non è convinto di restare e pensa il Rosario Central.
Il Palermo cerca anche un difensore e sembra essere ripreso, l' interessamento per Cristiano Del Grosso dell'Atalanta, ormai da un paio d'anni nel mirino dei rosa.
Un buon anno nuovo a tutti.
 
Foto tratte dal web.
 
 
 

giovedì 26 dicembre 2013

Ci pensa Santo Stefano.

Il Palermo ha battuto 1-0 la Ternana con un gol di Morganella al 12° del secondo tempo, dopo avere sofferto e rischiato tantissimo, con gli umbri che hanno attaccato per tutto il primo tempo e con una salve di fischi, che ha accompagnato il rientro negli spogliatoi della squadra rosa.
Così il Palermo torna capolista della serie B, grazie anche alla contemporanea sconfitta dell' Empoli in casa con il Cittadella, anche se devo dire immeritatamente, visto le prestazioni mediocri e quelle fatte specialmente in quest' ultimo periodo, così non stupisce il fatto che dopo avere vinto il campionato, Jachini non viene mai confermato.
Nel primo tempo il gioco è saldamente nelle mani della Ternana, la quale ha sbagliato tantissimo sotto rete, poi il gol ha cambiato l'inerzia della partita e il Palermo è tornato a macinare gioco creando qualche occasioni da gol, risultando però spesso poco lucido, tanto che ha pure rischiato di subire il pareggio, con Rispoli che da due passi  ha mandato alle stelle il pallone, in pieno recupero.             
Una vittoria sofferta come dicevamo, con molte occasioni sprecate, che quasi fanno il pari con quelle della Ternana che ha sbagliato moltissimo anche lei, è vero che eravamo davanti ad un Palermo in grande emergenza, senza Milanovic, Munoz, Daprelà, Barreto e all'ultimo momento anche dell'influenzato Verre, ma non si può giustificare la prestazione, anche se Iachini ha dovuto cambiare  modulo, passando al 3-4-3, dando finalmente fiducia a  Troianiello.
La Ternana, come tutte le squadre quando incontrano i rosa, si difende bene, magari con tutti gli uomini in un fazzoletto, andando comunque più volte vicina al gol, con Rispoli, Ceravolo e Maglietta, in una occasione è bravissimo Ujkani a mandare in angolo, tenendo in piedi  un Palermo senza idee.
Un fatto oramai scontato, come è scontato che serve il regista, tanto che per tutto il primo tempo il Palermo non tira mai in porta e si rivedono le scene della scorsa stagione, con i giocatori rosanero  fischiati al rientro negli spogliatoi, fischi che il pubblico del "Barbera", indirizza più a Zamparini che ai giocatori, perché non si può vedere giocare così una squadra che deve tornava, quella almeno di 2 anni fa.
I fischi, forse sortiscono l'effetto sperato (si profilava un' altra Latina), o più vero similmente è l'ingresso di Di Gennaro che porta idee e geometrie, che lo spirito sembra diverso e meno male che Morganella mette in rete un pallone smanacciato da Brignoli, sul cross da sinistra di Stevanovic.
Il gol libera un po' i giocatori, i rosa adesso giocano meglio ed hanno qualche occasione da gol, poi il finale è rocambolesco,  prima Hernandez sbaglia a tu per tu con il portiere il gol del 2 a 0 e partita finita, poi dall'altra parte Rispoli spara alto quel pallone che avrebbe beffato ancora il Palermo e regalato un meritato pareggio alla Ternana, stavolta Santa Rosalia a lasciato che ci pensasse Santo Stefano.
Intanto un altro santo a cui votarci è sicuramente Perinetti, che dovrà rinforzare questa rosa, preparandola possibilmente anche per la prossima stagione, sempre senza soldi e lo sappiamo, ma speriamo almeno con le idee, intanto l'emergenza ha portato il Palermo a cercare un difensore, speriamo uno già da A e non un rincalzo per completare l'organico.

Foto tratte dal web.


domenica 22 dicembre 2013

Anche il Carpi nella storia.

Come era successo già al Latina, anche per il Carpi, al loro primo campionato di serie B entrano subito nella storia, per avere battuto il grande blasonato Palermo, che oltre alla partita e al primato, perde anche gli squalificati Munoz e Barreto, già diffidati ammoniti e quindi squalificati Daprelà e Milanovic direttamente espulsi nella ripresa.
Il Palermo in questa trasferta di Carpi è stato disastroso, per un ora si è visto il peggior Palermo di questa stagione e non è cosa facile per una squadra che si ha vinto, ma non ha mai convinto, una pessima partita giocata male da entrambe le squadre, senza uno spicciolo di gioco, con un centrocampo che ha pressato ed aggredito, ma che non ha mai ragionato, gestendo male la palla con una circolazione lenta e senza mai una sovrapposizione, solo lanci lunghi dei difensori.
Dopo un'ora scarsa di gioco e di emozioni, l’arbitro assegnava su segnalazione del guardalinee, un rigore se vogliamo generoso, per un fallo di mani involontario di Daprelà, secondo giallo ed espulsione, li finiva la partita del Palermo ed il Carpi entra nella storia, anche perché un Palermo così brutto e in inferiorità numerica, altro non poteva fare che perdere anche la testa, così fuori Iachini e cartellino rosso per il segretario Francoforte e per Milanovic (manata sul volto dell’avversario).
Zero gol segnati, zero punti presi e zero tiri in porta, quattro cartellini gialli e cinque rossi, sono questi i numeri della partita del Palermo, contro un Carpi ordinato e disciplinato che faceva del pressing spietato e dei  raddoppi sistematici la sua arma migliore, un Carpi arroccato che dava vita ad una partita agonistica, senza nerbo ne qualità.
Il Palermo ci metteva del suo, confermando Ngoy al posto di Verre, è vero che sarebbe stata una partita dove si sarebbe lottato tanto, ma è anche vero che così si costruisce poco e la palla gira male, se poi anche gli esterni bassi sono più bloccati del solito, non c'è proprio dove andare e chiaramente neanche l'ingresso di Lafferty per Ngoyi, può cambiare le cose, manca il fosforo, la mente pensante.
Solo dopo l’episodio del rigore per il Carpi e l' espulsione di Daprelà, prima di restare in 9, il Palermo passa al 4-3-2 ed entra Verre, ma a quel punto la storia non cambia e il fischio finale consegna al Carpi uno storico successo e al Palermo la certezza che non può continuare a fare di necessità virtù, occorre un regista davanti alla difesa, in mezzo tra i 5.
Si è parlato di Lodi ma è inarrivabile, comunque sia a gennaio il Palermo deve cominciare a preparare la squadra per il salto di categoria, adesso devono arrivare almeno due esterni bassi di serie A, Padoin e De Ceglie per esempio e un regista di categoria superiore: Ledesma, poi se arrivasse anche una punta: Emeghara e un centrale: Roncaglia, della categoria che ci deve ospitare la prossima stagione, non sarebbe male.
Foto tratte dal web.

lunedì 16 dicembre 2013

Palermo maglia rosa.

Il Palermo vince e approfittando del contemporaneo pareggio dell'Empoli si porta in testa alla classifica di serie B, anche se non convince proprio del tutto, contro il Cittadella e così come in altre partite, il Palermo ha ragione degli avversari per la qualità dei singoli, ma mai per un gioco di categoria superiore, certo in un campionato così difficile, la cosa importante sono i tre punti e la vetta della classifica.
Come dicevamo tre punti con il minimo sforzo, in una partita per nulla spettacolare, contro un Cittadella ben messo in campo, con Foscarini tecnico dei veneti che per l'occasione abbandona il suo 4-4-2 per passare ad un più difensivo 3-5-2, che complice anche l’autorete di Andelkovic, ha reso incerta una partita con un avversario indubbiamente modesto, ma al momento quello conta è tornare in serie A e jachini pare abbia la giusta alchimia.
Anche senza Verre squalificato, il centrocampo rosa ha fornito una buona prova, nonostante Jachini avesse sostituito il regista con un mastino come Ngoyi (poi rivelatosi uno dei migliori), è davanti che sorprendentemente il Palermo è stato poca cosa, la scelta è caduta sulla coppia Lafferty-Belotti, considerata oramai la coppia titolare, con Hernandez in panchina e forse alla fine della sua avventura palermitana, così come pare anche per Bacinovic e Morganella, pure loro in panchina.
Sul 2 a 0 la partita si porta avanti stancamente, un lampo del Cittadella prima della fine del primo tempo, esalta i riflessi di Ujkani con il suo giocatore Pecorini, palla in angolo, stacca Andelkovic che nel tentativo di anticipare Pellizzer, mette dentro e riapre la partita.
Il Cittadella sospinto da uno sparuto gruppetto di tifosi, una quindicina arrivati dal Veneto, tenta la rimonta presentandosi pericolosamente dalle parti della porta rosanero, con il Palermo che comincia a soffrire, ci pensa Hernandez però al suo decimo gol stagionale, entrato al posto di un per niente convincente Lafferty, con un sinistro nell'angolino basso alla sinistra di Di Gennaro (portiere omonimo del fantasista del Palermo), rimette le cose a posto.
Grazie anche ad una serie di pareggi dell'Empoli nelle ultime partite, il Palermo completa la sua rimonta al primo posto, da dopo l'esonero di Gattuso, il Palermo in 12 partite, ha collezionato 7 vittorie e una sola sconfitta, un rullino di marcia che ci porterà sicuramente dritti, dritti in Serie A, spereiamo solo dopo una stagione di purgatorio, anche se il campionato è lungo.
La squadra comunque dovrebbe essere sistemata meglio, con gli innesti giusti del mercato di gennaio, più adatti per la squadra di Iachini visto che molti uomini voluti da Gattuso, non rientrano più nel progetto tecnico della società.

Foto tratte dal web.

sabato 7 dicembre 2013

La beffa al 93°.

Manuel Turchi attaccante del Lanciano: Sono sempre sincero, lo stop è stato di coscia e poi ha sfiorato anche la mano, ma lo stop non è stato con la mano. Così sfuma la quarta vittoria consecutiva in trasferta e il sorpasso in vetta alla classifica all' Empoli che a sua volta aveva pareggiato con il Crotone, proprio all'ultima azione con Turchi, un gol con un involontario fallo di mano, da parte dell' attaccante nonché marito della presidentessa Maio del Lanciano e che pareggia il gol di Belotti ad inizio ripresa.
Un pareggio che lascia invariata la classifica visto che le prime 3 hanno tutte pareggiato, con il Palermo sempre ad un punto dall'Empoli, i rosa alla fine sembrava potessero portare a casa un altro successo, anche senza giocare una grande partita, ma è anche vero che pure il Lanciano ha raramente messo in difficoltà la difesa rosanero.
Primo tempo tutto di marca abruzzese e Palermo che sta a guardare, bravo Terzi in due occasioni e Palermo che può tirare un sospiro di sollievo, la squadra rosanero non gira per niente, poco lavoro sugli esterni e un Bacinovic che non ne azzecca nessuna, il Lanciano dal canto suo però mostra più voglia.
E' una partita dove i padroni di casa sono spinti dal pubblico che riempie tutti i cinquemila posti dello stadio, mantenendo il possesso della palla, ma risultando quasi mai pericoloso, i rosa invece mai, arrivando indenne così alla ripresa, dove il Palermo va subito in vantaggio con il terzo gol di fila di Belotti, bravo a girare di testa un calcio d'angolo battuto dall'altro gioiellino Verre.
Il Lanciano ci prova e lo possiamo dire fino alla fine, la reazione è sterile e sembra fatta, Palermo di nuovo in testa alla classifica, ma solo per poco perché come già raccontato al 48° del secondo tempo, Turchi sbuca alle spalle di Morganella e batte Ujkani, che pure ha fatto bene specie nel finale.
Per Stefano Nava opinionista Sky Sport ed ex giocatore del Milan, il Palermo di Gattuso dava un po più di spettacolo, quello di Iachini è migliorato nei risultati, ma no nel gioco, lui preferiva il  Palermo contro lo Spezia, io nessuno dei due, forse perché ho ancora davanti agli occhi il Palermo di Rossi e di Guidolin, ma neanche quello di Ballardini era male.   
 
Foto tratte dal web.