sabato 30 novembre 2013

Belotti e Jachini ci porteranno in A.

Il Palermo batte 2 a 1 il Novara e si porta al secondo posto in classifica a un solo punto dall'Empoli, una vittoria firmata da Belotti con una doppietta e ancora una volta decisivo, il gioiello del Palermo e dell’under 21 si è dimostrato attaccante di razza, prima con un bolide di collo pieno dal limite all’incrocio dei pali e poi con uno stacco di testa su cross di Stevanovic.
Il Palermo vince una partita tatticamente paziente e lineare, compromessa a momenti dall’ennesima amnesia difensiva nel secondo tempo, imprecisione e sfortuna hanno poi impedito al Palermo di chiudere prima la pratica, l’ingresso di Barreto sul finire della gara, ha ridato tono e vigore all’azione, alzando ritmo e pressing per il forcing finale, anche sé nella sfida contro il Novara il vero protagonista è stato Belotti.
Il giovane attaccante sta dimostrando tutto il suo valore, e ha regalato tre punti meritatissimi al Palermo, un Palermo che ha attaccato per tutta la gara e che oltre a Belotti, anche Daprelà e Bolzoni sono stati protagonisti di un ottima gara, con Bacinovic e Stevanovic in grande crescita, come tutto il gruppo che vuole centrare l´obiettivo.
La prima palla gol è per Lafferty dopo un quarto d’ora, risponde il Novara con un'imbucata di Rubino per l’inserimento di Lazzari, il Palermo costruisce molto sulle corsie esterne, su un cross Stevanovic di piatto mette in difficoltà la difesa novarese, il Palermo alza ritmo, intensità e baricentro, mettendo sotto assedio il Novara, alla ricerca dello sbocco sull’esterno, con Hernandez che spreca incespicando sulla palla.
Tocca poi ad Andelkovic e a Munoz incornare a lato da due passi, l'espulsione di Pesce praticamente chiude la partita, ma bisogna aspettare l’ultimo assalto in pieno recupero, Stevanovic crossa sul secondo palo e Belotti schiaccia di testa in rete, tre punti fondamentali  ancora più importanti per la vittoria del Trapani sul Lanciano e sabato c'è proprio Lanciano-Palermo.
Per chiudere due cose che mi stanno sullo stomaco e non riesco più a trattenerle, il fallimento di Ilicic che a Firenze sta dimostrando ancora il suo scarso valore e poi, avete visto la differenza tra Sannino e Gasperini, il primo ha confermato che la serie A non è la sua categoria, mentre per il secondo se vi ricordate, dicevo che era l' unico che faceva giocare il Palermo, solo che la squadra era scarsa, una squadra di serie B e nulla più.

lunedì 25 novembre 2013

Prima o poi doveva accadere.

Iachini subisce la prima sconfitta della sua gestione, perdendo tutto in una volta, imbattibilità e primo posto in classifica, il Latina ha vinto (e allunga la serie positiva, portandosi 7° a 23 punti), con le stesse armi che avevano portato i rosanero al filotto e alla testa della classifica, cinismo ed equilibrio tattico, quello che è mancato ai rosa contro i laziali.
L’assenza di  Barreto è stata rimpianta da tifosi e addetti ai lavori, certo se dobbiamo rimpiangere Barreto (ed imputare a questo la sconfitta), come sempre ho ragione io a dire che questo Palermo è solo una buona squadra di serie B, il Palermo di oggi a pranzo è stato lungo, con una linea difensiva morbida e svagata.
Tutto confermato in occasioni dei due gol del Latina, l’atteggiamento della linea difensiva ha lasciato molto a desiderare, neanche tra i dilettanti ci si dispone in questo modo, poi   nel secondo tempo un Latina corto, compatto ed ordinato, hanno fatto il resto.
Attenzione, il Latina non ha rubato nulla, ha impostato la sua partita su di un centrocampo dinamico e rapido e due punte  perfettamente funzionali e lucide nel finalizzare, il Palermo è stato  poco brillante e impacciato sul piano atletico, con una imperfetta condizione fisica in  alcuni elementi, ma resta un organico comunque da rivedere, specialmente in alcune zone del campo, in occasione del prossimo mercato.
Il Latina dimostra organizzazione, compattezza ed equilibrio tattico, il Palermo prova a farsi spazio con lanci lunghi e così Hernandez ci prova per due volte e dopo 8 minuti i rosa sono già vantaggio, sembra tutto in discesa, ma i neroazzurri frenano con facilità i rosa che non trovano nè ampiezza né profondità, cosi ci provano con una serie di traversoni scontati dalla trequarti.
Neanche le sostituzioni danno estro e qualità e Lafferty che non sta benissimo, non si vede per niente, così vince il Latina, per il Palermo è uno scivolone inatteso e antipatico, ma sabato al “Barbera “ arriverà il Novara e i rosa potranno ricominciare a correre, "si sa firanu".

sabato 16 novembre 2013

.....e va bene così.

Il Palermo si appresta a giocare l'anticipo serale con la Reggina da secondo in classifica a due punti dal Lanciano, che domenica affronta l'Empoli un uno scontro diretto che potrebbe avvantaggiare i rosa, i quali in caso di vittoria si porterebbero intanto al primo posto e potrebbero anche restarci.
Dopo i successi con Avellino e Trapani, i rosanero cercano la terza vittoria di fila che avrebbe un peso decisivo sulla classifica e anche sul morale, specie adesso che la squadra è alle prese con l' emergenza in attacco, Hernandez e Belotti sono impegnati con le loro nazionali e Dybala è infortunato.
Ad affiancare Lafferty in attacco c'è Troianiello (potremmo dire finalmente, per lui s'intende), mentre in difesa Milanovic (come scontato) viene confermato al posto di Terzi, poi il solito 3-5-2 che infila un'
importantissima vittoria al "Granillo", una vittoria e poi per 2 a 0 mancava da circa 47 anni, dai tempi di Perucconi e Bercellino, terza vittoria consecutiva e primo posto, anche se momentaneo.
Oramai le gerarchie sono state definite e giuste o sbagliate, Verre va ancora in panchina per fare spazio a Bacinovic, la partita inizia subito forte, i rosanero cercano la terza vittoria consecutiva e così solo dopo appena 9 minuti passano in vantaggio con l'ex Barreto, che raccogliere la corta respinta di Benassi, segnando la seconda rete stagionale.
La Reggina accusa il colpo e non riesce mai ad impensierire Sorrentino, il Palermo non fa fraceli, gestisce il risultato e di tanto in tanto punge la retroguardia avversaria, così si va al riposo sullo 0-1 per i rosa, che nella ripresa gestiscono il vantaggio facendo fare la partita agli amaranto per poi coglierli in contropiede.
Scelta sbagliata a mio avviso, ma Iachini è un catenacciaro e così presta il fianco agli avversari che si fanno pericolosi con Di Michele, mentre il Palermo comincia a perdere i pezzi, dopo Lafferty sostituito da Malele, fuori anche  Sorrentino e al suo posto Ujkani, la Reggina tenta il tutto per tutto  il Palermo si arrocca e si vede solo a 15 minuti dalla fine, con un grandissimo colpo di testa di  Malele, ma salva Benassi, con un intervento di piede che ha del formidabile.
2 minuti dopo su capovolgimento di fronte, botta dal limite di Foglio, Ujkani respinge, la palla arriva sui piedi di Di Michele che calcia a botta sicura trovando la deviazione di Andelkovic con il braccio, per l'arbitro è solamente corner.
Il Palermo continua a giocare di rimessa e Troianiello a 10 minuti dalla fine calcia su Benassi, dopo un forcing tremendo durato quasi tutta la ripresa, la Reggina si arrende all' 89°, cross su punizione sul secondo palo e di testa Milanovic chiude la partita, prima rete con la maglia del Palermo  per il difensore serbo.
La partita finisce sotto la pioggia di fischi dei tifosi reggini arrabbiati per l'arbitraggio, la Reggina non riesce a dare continuità a risultato e prestazione e devono arrendersi ad un Palermo più organizzato e cinico, adesso vero dominatore del campionato e pure primo in classifica, almeno per una notte.
 


 

sabato 9 novembre 2013

A due punti dalla vetta.

Primo derby in serie B tra Palermo e Trapani, l'ultimo risale alla stagione 87 / 88 in C2, quando il calcio siciliano era ai margini, mentre in questa stagione si incontrano due squadre, quella rosa "decaduta" in B per una scellerata gestione del presidente Zamparini e quella granata rinata dalle ceneri del Trapani di Arcoleo, di Barraco, di Guaiana ecc, alla terza promozione in 4 anni, partendo dalla serie D.
Non è un vero derby ma è qualcosa più di una semplice partita, il Palermo conquista altri 3 punti che lo rilanciano al secondo posto, dietro la capolista Lanciano in attesa del posticipo tra Ternana ed Empoli.
Batte il Trapani non è stato facile al di là del rotondo 3 a 0, che non lascia trapelare quanto insidiosa sia stata la partita, tanto che il primo tempo è finito 0 a 0, a testimonianza della difficoltà che i rosa hanno trovato, difronte ad un buonissimo Trapani, privo tra l'altro del loro "bomber" Mancosu e che in tutta onestà non merita la classifica che ha.
Anche il Palermo registrava l'assenza di Hernadez, solo che tra i rosa brilla la stella di Andrea Belotti, per lui un gol e in più un assist “e mezzo”, lontano parente di Paulo Dybala, ottimo corridore ma attaccante lontano dalla sufficienza, che il centravanti dell' Under 21 ha sostituito per infortunio e che ha cambiato la partita, rivitalizzando Lafferty stretto nella morsa dai due esperti e massicci centrali granata.
Il Trapani nelle sua collaudata ossatura, ha inserito gente del calibro Terlizzi, Djuric, Iunco e Ciaramitaro ed è un po' palermitano, perché oltre agli ex Abate, Ciaramitaro e Terlizzi, sono molti i giocatori di Palermo e provincia, Ciaramitaro, Priola, Lo Bue, Vitale, D'Aiello, Crimaldi e Caccetta.
Il Palermo gioca sempre meglio anche se il primo tempo è stato molto statico, Sorrentino da il solito contributo di sicurezza e grinta al reparto arretrato, dove Munoz (solita partita di sostanza) con Milanovic (tanta “legna”) e Andelkovic (pochissime sbavature), con la loro fisicità compongono e si completano nell' ideale difesa a di Iachini. 
Un altro terzetto che si è ormai consolidato è quello centrale dei 5 di centrocampo, composto da: Bolzoni (prestazione di carattere e quantità), Bacinovic che in mancanza di un regista vero, prova a dare ordine al centrocampo e Barreto, il capitano che in Serie B è un lusso e poi c'è Verre che quando entra alza il livello tecnico della squadra, verticalizzando spesso per le punte.
E a proposito di punte, dispiace per Dybala  che è volenteroso, corre e sgomita, ma non riesce ad incidere nella partita, non come Belotti con cui oramai si contende la maglia da titolare, l' Under 21 ieri ha messo in mostra tutto il suo repertorio, e poi quel Lafferty, gioca di sponda e fa l' attaccante, segnando sempre gol importantissimi, non è uno che segna tantissimo, ma con lui e Belotti, il Palermo sarebbe ancora in Serie A.
Jachini aveva chiesto due mesi di tempo per farci vedere il gioco, e piano piano sta arrivando, è un Palermo operaio che lotta su ogni pallone, costruisce tanto, magari con poca qualità, ma non è una squadra affidata ai singoli, capisco che il presidente ha investito tanto in Dybala ed Hernadez, ma a furor di popolo e di prestazioni la coppia titolare è Belotti - Lafferty.
Forse sarebbe meglio cedere i due sud americani a gennaio con tutta quella truppa di trequartisti e cominciare a portare in squadra i futuri giocatori per la serie A, anche per centrare il più presto possibile la risalita ed avere già mezzo organico idoneo, perché questa resta una buona squadra di B.

venerdì 1 novembre 2013

Buon compleanno.

Palermo 113 anni e non sentirli, infatti l' 1 novembre 1900, Ignazio Pagano ha fondato la società rosanera ed è stato un bel modo di festeggiare, la vittoria ad Avellino, con la quale il Palermo continua a scalare la classifica e a mantenere l' imbattibilità di sei partite, tutte quelle che Jachini a fatto sulla panchina rosanero.
Quarta vittoria in sei partite e agganciando proprio l'Avellino, al quarto posto a quota 21 punti, a sole quattro lunghezze dal primo posto, grazie ad una prestazione autorevole e concreta, interpretata con personalità, determinazione e sagacia tattica, il Palermo passa con Lafferty complice un clamoroso l'errore di Arini, che favorisce la conclusione da due passi, si porta in vantaggio nella prima frazione.
Il Palermo gestisce il vantaggio con ordine ed attenzione, davanti ad un avversario generoso ma poco brillante, così Hernandez che subentra nel finale a Lafferty sigla il raddoppio e chiude la partita, sono tre punti importanti, specie se al Partenio  l'Avellino, non ha mai perso in questa stagione, il risultato è figlio di una prestazione convincente, nonostante fosse un campo insidioso.
Primo tempo combattuto, proprio perchè Avellino e Palermo si stanno giocando un posto nei piani alti della classifica, entrambe le squadre sentono la gara e il successo, è stato provvidenziale per non lasciare scappare le squadre di testa, prestazione convincente, dal punto difensivo hanno concesso poco agli avversari,  i risultati si vedono e adesso sono 21 punti, unica nota stonata il giallo ad Hernandez  che gli farà saltare la gara contro il Trapani.              
Buono il lavoro evidenziato dalla coppia Lafferty-Dybala, con il nordirlandese che firma il successo mentre l'argentino si rende protagonista di un'ottima prestazione in fase di impostazione, manca ancora la rete, speriamo arrivi a breve, l'ingresso di Hernandez è stato devastante, subentrato a Lafferty all' 80°, segna dopo appena quattro minuti, ottavo gol in campionato e capocannoniere della B con Babacar e Antenucci.
L'Avellino è risultato sterile e mai pericoloso nel primo tempo, riesce a riscattarsi parzialmente nella ripresa, ma Sorrentino è chiamato a pochi interventi fino al 2-0 di Hernandez che chiude la partita, intanto il Palermo in vista della riapertura del mercato di gennaio, pensano a Francesco Renzetti venticinquenne esterno sinistro del Cesena ed ex Under 21.