Il Palermo perde anche a Bari, una sconfitta tale e quale alle altre di questa stagione, una sconfitta desolante ancora di più perchè avvenuta in uno stadio enorme e vuoto, ma anche per il palpabile presentimento dell'esonero di Rino Gattuso.
E' stata una prova pessima e non riesco a capire come mai dai microfoni di RGS, Giuseppe D'Agostino, all'inizio del secondo tempo, criticasse i tifosi (Zamparini compreso) che si erano lamentati per la mancanza di gioco, sostenendo adesso che c'era il gioco non arrivava il risultato, come se uno dovesse escludesse per forza l'altro, o come se basta fare i punti e poi se si gioca male....
Io non ce l'ho con Gattuso perchè la squadra è mediocre, ma sono ormai 3 anni che "arrunzamu a palla", sono 3 anni che vediamo una squadra disarmante per pochezza di coralità, di gioco e di contenuti, con addirittura uno sperimentalismo tattico di stile Allegriano, 4/5 punte tutte in campo per ribaltare il risultato, con un gruppo di giocatori lontani dal concetto di squadra, senza una vera identità.
Se a questo poi togliamo anche il carattere, lo spirito battagliero e i famosi "occhi della tigre" tutte cose rimaste nello spogliatoio, il resto viene automaticamente e non può servire nemmeno tornare al 4-2-3-1 per raddrizzare la barca, specie se per sopperire alla mancanza di geometrie in mezzo al campo ci si affida al lancio lungo di Terzi a pescare Stevanovic, nella speranza di un uno contro uno.
Il Bari è sornione attende e poi riparte con rapidità ma poca qualità e meno male se no.....tanto che non tira mai in porta, alla mezzora Sciaudone, un ragazzotto di buon fisico e discreta tecnica, piazza un sinistro all’incrocio su gentile omaggio di Terzi che, nel cuore dell’area, rinuncia al rinvio ed azzarda un controllo sciagurato.
La reazione del Palermo non c'è anzi, invece di svegliarsi si tramortisce, così nella ripresa: dentro Lafferty per Ngoyi, si passa al 4-3-1-2 con Barreto vertice basso, Stevanovic e Di Gennaro intermedi, con questi ultimi due adattati in una zona nevralgica, ma con Lafferty che almeno con la sua presenza, allenta la pressione del Bari sui compagni di reparto.
La costruzione del gioco latita, interrotta da due lampi di Di Gennaro per Abel ma in fuorigioco eper Dybala, che si incarta perdendo il tempo per battere a rete, errori e lanci nel mucchio caratterizzano tutta la ripresa e a 20 dalla fine, Ceppitelli di testa in una difesa immobile segna il raddoppio.
Gattuso si ricorda degli insegnamenti di Allegri e lancia il giovane Belotti, (4 punte tutte in campo) che quanto meno conferisce un pizzico di verve e serve a Lafferty l’assist per il gol della speranza, con gli ultimi cinque minuti di caos che producono soltanto un pressing alto e disperato, ma non evitano la seconda sconfitta consecutiva e l’esonero di Gattuso.
Lo score del Palermo dopo sei partite è deludente, le uniche due vittorie non ha mai convinto sul piano del gioco, Gattuso è uomo carismatico di personalità, un campione prestigioso ed indiscutibile, ma come tecnico....ci ha messo passione, energia ed impegno, ma doveva cominciare in una squadra con molte meno ambizioni.
Il campo ha fin qui denunciato lacune strutturali nell'organico, la qualità degli esterni bassi è oggettivamente mediocre anche per questa categoria, manca un playmaker che pensi, ed intermedi che si inseriscono, questa squadra può certamente fare meglio, ma non è un grosso organico, ora toccherà a Iachini, provare a ripetere il miracolo fatto con la Sampdoria.
La reazione del Palermo non c'è anzi, invece di svegliarsi si tramortisce, così nella ripresa: dentro Lafferty per Ngoyi, si passa al 4-3-1-2 con Barreto vertice basso, Stevanovic e Di Gennaro intermedi, con questi ultimi due adattati in una zona nevralgica, ma con Lafferty che almeno con la sua presenza, allenta la pressione del Bari sui compagni di reparto.
La costruzione del gioco latita, interrotta da due lampi di Di Gennaro per Abel ma in fuorigioco eper Dybala, che si incarta perdendo il tempo per battere a rete, errori e lanci nel mucchio caratterizzano tutta la ripresa e a 20 dalla fine, Ceppitelli di testa in una difesa immobile segna il raddoppio.
Gattuso si ricorda degli insegnamenti di Allegri e lancia il giovane Belotti, (4 punte tutte in campo) che quanto meno conferisce un pizzico di verve e serve a Lafferty l’assist per il gol della speranza, con gli ultimi cinque minuti di caos che producono soltanto un pressing alto e disperato, ma non evitano la seconda sconfitta consecutiva e l’esonero di Gattuso.
Lo score del Palermo dopo sei partite è deludente, le uniche due vittorie non ha mai convinto sul piano del gioco, Gattuso è uomo carismatico di personalità, un campione prestigioso ed indiscutibile, ma come tecnico....ci ha messo passione, energia ed impegno, ma doveva cominciare in una squadra con molte meno ambizioni.
Il campo ha fin qui denunciato lacune strutturali nell'organico, la qualità degli esterni bassi è oggettivamente mediocre anche per questa categoria, manca un playmaker che pensi, ed intermedi che si inseriscono, questa squadra può certamente fare meglio, ma non è un grosso organico, ora toccherà a Iachini, provare a ripetere il miracolo fatto con la Sampdoria.