martedì 25 gennaio 2022

Diciamo, buona la prima.

Diciamo che la prima partita del Baldini 2.0 è stata buona, solitamente si dice che è buona la prima, perché arriva la vittoria, quella non è arrivata ma credo che i tifosi, la società e lo stesso Baldini siano soddisfatti, in campo si sono visti carattere e voglia di giocare, contro un avversario già forte e che si è notevolmente rinforzato, tenendo prevalentemente in mano il pallino del gioco e giocando per una 80tina di minuti nella metà campo calabrese.

Complimenti al mister e ai ragazzi, che nonostante tutte le complicazioni, hanno giocato bene e interpretato bene la gara con aggressività, ma deve ancora migliorare nel palleggio, un Palermo più fluido rispetto a quello di Filippi e con questo modo di giocare, con questo spirito, non dico che andiamo a prendere il Bari, ma il secondo posto non ce lo toglie nessuno e poi si vedrà.

Complimenti anche alla società per la scelta, anche se ha già messo le mani avanti sul mercato, dicendo di sentirsi già al completo, in realtà avevamo sempre detto che servivano 2/3 giocatori, Felici e Damiani sono arrivati e poi forse i rinforzi li abbiamo in casa, solo che non hanno reso ancora come dovevano.

Almici nelle prossime ore è atteso a Ferrara per le visite mediche e la firma del contratto, a sostituire Almici ci ha pensato Doda, un Doda nuovo, maturo, molto diverso da quello impacciato visto di recente e poi c’è sempre Accardi, che può fare bene anche in quel ruolo, l’altra novità è stata Luperini trequartista, che se gioca sempre così è il terzo acquisto.

Scongiurato il timore del 4-2-3-1, il Palermo ha fatto abbastanza bene, ha pressato gli avversari, ha riconquistato palla ed è ripartito velocemente, con Boscaglia si stentava, non credo che accada anche stavolta e poi, Baldini alla vigilia aveva detto, che con lui il Palermo non avrebbe avuto un solo modulo a disposizione, grazie alla grande disponibilità dei calciatori.

Nonostante il Covid, ha detto che sono state provate diverse soluzioni e tra queste anche la difesa a tre che i rosa già conoscono, il trequartista che ci manca a detta dell’allenatore, dovrebbe essere un giocatore di quantità e di qualità, noi non ce l’abbiamo e lui ha intenzione di sostituirlo con uno che almeno faccia gol e Luperini in quel ruolo, ha fatto la sua migliore partita della stagione.

Luperini è uno che i gol li ha fatti e poi Baldini in quel ruolo vede bene Fella, ma Damiani? Si dice che è un giocatore che può fare la Serie A, contro il Catanzaro ha giocato gli ultimi concitati 10 minuti e non si è potuto vedere nulla, speriamo di poterlo vedere la prossima partita con il Monterosi e magari vedremo meglio anche l’altro nuovo arrivato Felici che è stato poco incisivo ed è apparso ancora fuori condizione.

La partita è stata molto tattica, con due squadre forti che si sono praticamente annullate, poche occasioni da gol da entrambi le parti, ma con il Palermo più propositivo, padrone del gioco e più pericoloso nelle poche occasioni prodotte, soprattutto negli ultimi 20 minuti, con Luperini, Soleri e Brunori.

Ci ha lasciato all’età 82 anni Gianni Di Marzio, ex allenatore, consulente e dirigente del Palermo, persona competente e limpida, che ha dato un grandissimo contributo al nostro calcio, ha ottenuto i maggiori successi di una lunga e brillante carriera, quando ha allenato il Catanzaro, con il quale prima ha perso lo spareggio promozione per la Serie A nel 1975 contro il Verona e poi ha conquistato la promozione nella stagione successiva, la seconda della storia dei calabresi.

Nel 1977 e per 3 anni allena il Napoli, con cui ottiene il quinto posto in classifica, il piazzamento UEFA e perde la finale di Coppa Italia a Roma contro l'Inter, Catanzaro-Palermo rappresenta la sua partita, con il Catanzaro è arrivato per la prima volta in serie A, mentre con il Palermo ha chiuso la sua carriera da allenatore, dispiace tanto che una persona come lui ci abbia dovuto lasciare, le condoglianze alla famiglia.


 

 Continua proficuo il lavoro del Loria.

Anche lunedì le squadre si sono ritrovate per l'allenamento, con l’obiettivo focalizzato sul prossimo inizio di campionato, che vedrà il Loria affrontare il Postioma, come al solito terminato il riscaldamento e la parte atletica, sono state fatte alcune esercitazioni incentrate sulla velocità, sulla precisione e sull’intensità, svolte con un lavoro sul possesso, attacco al giro palla e verticalizzazioni, prima di passare alla consueta partitella su campo ridotto che ha chiuso l'allenamento.

Emergenza continua, colpa del covid e dei relativi non vaccinati, che da tempo stanno attanagliando le quattro maggiori squadre, le ripetute assenze stanno risultando assai pesanti, specialmente nell’ultimo mese, è vero che anche le altre hanno numerosi assenti, ma un conto è riprendere a giocare con gli stessi giocatori, un altro conto e trasmigrare i ragazzi nella squadra superiore e ricominciare. 

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