giovedì 4 luglio 2019

Sempre meglio a sapersi

Quest'anno ho deciso di visitare le cinque terre, un territorio che mi ha sempre affascinato e per il quale stavo anche diventando invidioso, perché tutti mi incontravano dicendo d'esserci andati, che erano una meraviglia e quasi a volermi sfottere, finivano sempre con la frase: "vacci! ne vale la pena, vedrai che non te ne pentirai".
Che ne valesse la pena non avevo dubbi, era tutta una questione di incastrare questa visita tra le tante che non ho ancora fatte e dargli una priorità, quest'anno è arrivato finalmente il fine, solita programmazione a febbraio, perché noi viaggiatori con poche risorse economiche, oramai siamo in tanti e gareggiamo su internet alla ricerca dell'offerta di viaggio migliore o dell'ultimo B&B a buon mercato.
A febbraio era già tutto pieno, prima cosa sempre meglio a sapersi: sui siti per farti acquistare, ti dicono sempre che ci sono gli ultimi due biglietti o l'ultima stanza e che li stanno guardando con te altre venticinque persone, non è vero niente, ma siccome non hai una riprova e rischi poi veramente di non trovare niente, li prendi.
Stavolta ho pagato i B&B più cari delle altre volte, perché solitamente individuo dove andare in vacanza in funzione dei B&B, stavolta ho fatto al contrario, avevo da visitare le cinque terre e ho pagato qualcosa in più, ma non è quello che è sempre meglio sapere, non vorrei che chi mi ha "istigato" ad andare alle cinque terre, per sadico divertimento si sia dimenticato di parlarmi di un piccolo particolare e cioè, che da Portovenere a Santa Margherita ligure non c'è una strada litoranea.
Direte voi va be! la strada passerà qualche chilometro più dentro, no ne che deve per forza passare sul mare, snodarsi sulla costa, vero, esatto, ma il fatto è che la strada che congiunge Riomaggiore, Manolara, Corniglia, Vernazza e Monterosso (le cinque terre), scorre sulle "prealpi apuane", vuol dire, che per andare da Riomaggiore e Manolara, unite dal sentiero dell'amore lungo un paio di chilometri, ne dovevi fare 6/7 per salire sulla statale, 6/7 di statale e poi altri 6/7 per scendere.
Chiaramente, tutti rigorosamente, su stradine piccole di montagna, dissestate e senza la pulizia del fogliame e delle ramaglie a bordo strada, con il pericolo (realmente vissuto) di trovarti in curva un'altra macchina difronte o di vedere scorrere la ruota della macchina a qualche centimetro dal ciglio della strada, per non parlare che quando arrivavi, dovevi posteggiare a un paio di chilometri dal paese, perché il transito delle auto era praticamente impossibile e dovevi farteli a piedi con il caldo, a mo di pellegrinaggio.
Nessuno mi aveva mai detto che sarebbe stato così stancante visitare le cinque terre, l'unica cosa vera che mi hanno detto è che sono meravigliose, quindi è sempre meglio sapere che conviene prendere un B&B a La Spezia (non è niente di che), la mattina alle 9 e 15 prendere il vaporetto per il "tour" e visitarsele comodamente e meravigliosamente in barca, con rientro nel pomeriggio, giusto in tempo per una doccia, una passeggiata e una cena con spaghetti cozze vongole e una frittura di pesce per niente male e poi ripartire la mattina seguente.
Sempre meglio a sapersi che le cinque terre si possono visitare anche con il treno, non so se è meno costoso o più difficoltoso (il treno fa la litoranea e arriva proprio in piazza), sicuramente meno affascinante del battello, già a ripensarci mi sento stanco di nuovo, tanto che il resto ve lo racconto un'altra volta.

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