martedì 20 marzo 2012

Il Palermo riprogramma il futuro.

Dopo 3 sconfitte consecutive arriva il punto di Lecce, il quinto esterno di una stagione che vede ancora i rosa senza nessuna vittoria esterna e abbandonare anche l'ultima piccola residua speranza di agganciare l'Europa, perchè se si potevano giustificare le sconfitte arrivate con Milan e Roma, la prestazione di Lecce non autorizza a niente più di una salvezza che prima arriva e meglio è.
Ancora una gara senza gioco dove ognuno fa la propria parte e spesso a discapito dei compagni, così come dimostrano le prestazioni di Viviano, Mantovani e Donati che si notano in grave difficoltà a causa di prestazioni abuliche da parte dei compagni.
Il Palermo a sorpresa si schiera con la difesa a 3 e l'esordio in assoluto di Labrin (in settimana il suo agente aveva avuto modo di lamentarsi), una grande prova di coraggio da parte di Mutti che con il centrocampo a 5 presenta tutto sommato un buon Palermo che subisce poco e si vede poco, quello che serve ad una squadra che deve arrivare senza paure alla salvezza.
Vedere il Palermo ridotto così specialmente dopo gli anni con Rossi e Guidolin fa piangere il cuore, e speriamo che questo supplizio finisca quanto prima anche se il futuro è un grosso punto interrogativo, al di là della promessa di 200 milioni di euro in 5 anni che gli Emiri vogliono investire per rilanciare la squadra, quello che preoccupa è la mancanza di programmazione, di un vero progetto.
Noi non siamo il Napoli che con l'arrivo di De Laurentis, è partito dalla "C" programmando un ritorno ai fasti di Maradona e nemmeno l'Udinese che ha programmato una squadra di seconda fascia impegnata al lancio di giovani talenti, restiamo una squadra che cambia due-tre allenatori in una stagione o che fa a meno di un direttore sportivo per sei-sette mesi, siamo un'incognita eterna promessa.
Domenica si è rivisto Hernandez, un calciatore che ha ottime potenzialità ma sui cui bisogna costruire un gioco adatto e che bisogna assistere, ma quasi mai è così e poi l'esordio di questo Labrin che in una rosa di giocatori mediocri non capisco come mai non era stato utilizzato visto fra l'altro la carenza di difensori centrali più volte patita.
Sabato contro l'Udinese dovremo avere la rosa al completo con la difesa a 4 titolare e lo stesso a centrocampo, non mi piace Ilicic specie come rifinitore io sono per Zahavy e curioso di vedere a che punto è Vazquez, e poi penso che Budan abbia finito le cartucce e che la davanti Miccoli ed Hernandez contro Guidolin potranno essere più idonei.
Martedì arriva il nuovo tim manager Cristian Panucci, è il primo tassello dello staff dirigenziale per il futuro, dovrebbe essere il tramite tra squadra e società mentre per Perinetti si deve aspettare la fine del campionato visto che è sotto contratto con il Siena e poi l'allenatore, che visti i risultati e gli attriti con la Lazio dovrebbe essere proprio Reja.

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