sabato 6 giugno 2015

Rimpatriata I.P.S.I.A. 1975

Con questo post, dò inizio al mio primo "atto" del nuovo blog, che ho già provato a spiegare nell'introduzione del 3 giugno scorso.
Oggi, finalmente, almeno per uno di noi che nella precedente rimpatriata di 10 anni fa, non c'era e c'era rimasto male, ci siamo riuniti ancora una volta dopo 40 anni dal diploma, almeno l'85 % della quinta meccanici, nonostante ci fossimo visti dieci anni fa, ancora una volta abbiamo avuto difficoltà a riconoscerci, non tanto fisicamente, quanto la difficoltà era data dal fatto di assegnare un volto ad un nome.
Devo dire che è stato un vero piacere per tutti, già 10 anni fa pensavo che la cosa potesse sapere di retorica, una cosa fatta così tanto per fare, che fatta la prima volta difficilmente sarebbe riuscita una seconda volta, invece anche stavolta l'affluenza è stata massiccia e la riunione è stata piacevolissima, ci siamo ritrovati dopo tutti questi anni, come quando eravamo a scuola, come se fossero passati solo pochi mesi, magari qualche anno.
E pensare che la stragrande maggioranza di noi, dopo il diploma non si è più vista e che dopo tutto al quarto anno, c'è stato una convergenza di 3 o 4 classi dal triennio precedente, quindi molti di noi, siamo stati insieme solo per il secondo biennio, quello che ci ha portato al diploma.
Era questa diversa "estrazione" che mi aveva sempre fatto pensare, che finita la scuola in pratica finita la sopportazione, anche perchè i gruppi nel bene e nel male, sono rimasti come era normale, per tutto il biennio un pò "frazionati", c'era il gruppo degli intellettuali, quello degli sgobboni, quello dei "mancia ossa cu sali" e quelli della terra di mezzo.
Però ci si integrava alla grande, ricordo che tra gruppi, fuori dalla scuola non ci frequentavamo, ma eravamo veramente uno per tutti e poi facevamo una cosa che per quei tempi e forse anche adesso, era veramente fuori dal comune, quando ci andava, perchè non avevamo interrogazioni o a scuola c'era un momento di stasi, la mattina ci si vedeva a scuola, si faceva "l'ora" tutti insieme e facevamo fare l'ora, pure al nostro
professore di riferimento, per farci una scampagnata pazzesca.
E oggi quello spirito, quella "guascogneria", quell'intesa, è ancora intatta, come se il tempo veramente non fosse mai passato, sono passate tre ore come se nulla fosse e se non fosse stato per il fatto che molti noi (loro), avevano degli impegni familiari che 40 anni fa non avevamo, saremmo stati li per tanto tempo e senza i soliti e patetici "ti ricordi", era tutto naturale, come se da allora non ci fossimo mai quasi persi di vista.
Alla fine gli assenti erano 5 o 6, uno lo abbiamo aspettato ma poi non è venuto, un'alto "il generale" era impegnato in un cambio di comando, un altro l'unico poverino è morto qualche anno fa, un'altro vive a Pordenone e infine di uno, solo di uno, neanche 10 anni fa siamo riusciti a rintracciarlo, pur avendo l'indirizzo e ecc., non siamo riusciti a trovarlo neanche stavolta.
Alla fine c'è un gruppo su facebook e un gruppo si sta creando su wozap, ma quello che è più importante, è che tutti abbiamo voglia di rivederci sistematicamente e per questo ci siamo dati appuntamento ogni anno, prima delle festività natalizie, teniamo così tanto a vederci, che uno di noi oggi è arrivato addirittura da Torino, per la rimpatriata e poi riparte, promettendoci che verrà tutte le volte che vorremo.
Tutti vi starete chiedendo come eravamo fisicamente, tutti in grande forma tranne qualch'uno con qualche chiletto in più, nessuno dimostrava i 60 anni di media, niente panciacce o altro, anche questo mi ha fatto piacere, non sembravamo per niente dei "vecchi" sessantenni e anche come lavoro, bene o male ci siamo realizzati un pò tutti. 



mercoledì 3 giugno 2015

Avviso ai lettori.

Come molti di voi sanno, ho risposto alla collaborazione che il sito di calcio "una questione di centimetri" mi ha chiesto e per il quale ho già postato un paio di articoli, nella sezione "calcio nazionale", per questo motivo e per il fatto che possibilmente a breve andrò in pensione, ho deciso di trasformare le pagine del mio blog.
La pagina principale che è diventata "Quella strana leggerezza dell'essere.....", dove i puntini dell'essere, si possono sostituire con:.....essere in pensione, o .....essere allenatore, o .....essere padre o nonno, o in viaggio e così via, dovrebbe diventare una pagina come una sorta di "diario di bordo" e come dice il sottotitolo, un posto dove raccontare le mie "piccole gioie quotidiane", per chi vorrà continuare a sapere, come e dove vivo la mia vita da futuro pensionato.
Credo che sia lontano da Palermo, sicuramente di nuovo in campo, vi racconterò dei miei viaggi, della mia nuova realtà calcistica, attività che spero di riprendere dopo due anni sabatici, delle mie passeggiate o dei miei incontri al parco con gli altri vecchietti pensionati.
La seconda pagina continuerà ad occuparsi di calcio, delle mie passioni Milan e Palermo, ma saranno trattati in un post unico, mentre piano piano, la mia collaborazione con "una questione di centimetri" smetterà di occuparsi in maniera distinta di Palermo e Milan, per scrivere su tutta la serie A.
Quindi vi do appuntamento oltre che sul nuovo sito, al momento alla seconda pagina del blog, che resta intitolata "Quando il calcio è opinione", chiaramente la mia.